2 - Funere mersit acerbo

 di Giosuè Carducci

 

O tu che dormi là su la fiorita

collina tosca, e ti sta il padre a canto;

non hai tra l'erbe del sepolcro udita

pur ora una gentil voce di pianto?             

 

E' il fanciulletto mio, che a la romita

tua porta batte: ei che nel grande e santo

nome te rinnovava, anch'ei la vita

fugge, o fratel, che a te fu amara tanto.

 

Ahi no! giocava per le pinte aiole,

e arriso pur di vision leggiadre

l'ombra l'avvolse, ed a le fredde e sole

 

vostre rive lo spinse. Oh, giù ne l'adre

sedi accoglilo tu, ché al dolce sole

ei volge il capo ed a chiamar la madre.

 

 

2 - Vento a Tindari

di  Salvatore Quasimodo

 

Tindari, mite ti so

tra larghi colli pensile sull'acque

delle isole dolci del dio,

oggi m'assali

e ti chini in cuore.