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                       L'ULTIMO RE.

 

 

 

Sua Maestà Francesco II fu Sovrano delle Due Sicilie nacque a Napoli il 16 gennaio del 1836 e si spense ad Arco il 27 dicembre 1894.L'ultimo Sovrano ereditò dal padre Ferdinando II un trono che aveva i giorni contati a conti fatti rimase al potere dal 22 maggio 1859 al 13 febbraio 1861 a seguito del processo unitario .Figlio di prime nozze del Re Ferdinando e di Maria Cristina di Savoia ( ironia della sorte il giovane Principe perse la madre di parto e perse inseguito per mano del cugino Victor Emmanuelle il trono legittimo delle Due Sicilie ) ,tuttavia  è per via materna che poteva vantare diritti sul trono Savoiardo .Fin dall'inizio del suo mandato il giovane Re amò profondamente la sua terra che in più occasioni ebbe a dire :”Io sono Napoletano ,nato tra di voi ,non ho respirato altra aria non ho veduto altri paesi non conosco altro suolo che il suolo natio .Tutte le mie affezioni sono nel mio Regno .I vostri costumi sono i miei costumi ,la vostra lingua la mia lingua ,le vostre ambizioni le mie ambizioni !” parole che non necessitano commento .Il Borbone di carattere timido e riservato ,religiosissimo a tal punto che passava intere ore raccolto in preghiera secondo le norme educazionali apprese dagli Scolopi.tavia raggiunta la maggiore età secondo le usanze del periodo a Francesco venne fatto ammirare un dipinto della giovane Maria Sofia di Baviera ,sorella di Sissi ,e ne contrasse fidanzamento ed in seguito auguste nozze .Maria Sofia fu molto diversa dal giovane Borbone ma di questo non possiamo farne una colpa ,la giovane donna arguta e dal carattere temprato prese in mano le redini della sua amata terra .Sebbene narrano i cronisti del tempo che fu lui stesso a spingere l'augusta consorte verso il Governo vedendola portata ed attenta .Con l'aiuto prezioso delle menti illuminate del Napoletano e della giovane moglie ,il Borbone , varò norme molto importanti dimostrò così di non essere affatto quel Re Lazzarone che la cronaca piemontese dipinse .Tuttavia , con una mossa strategica diminuì la tassa sul macinato alleviando i dolori del suo amato popolino ,indisse le amnistie rendendo vivibili i bagni penali del Duosiciliano .Fece ancora aprire a spese dello Stato due borse di cambio una a Reggio di Calabria rendendo  prestigiosa la città dello Stretto ed una a Chieti .In occasione della famosa eruzione del Vesuvio che decimò e distrusse l'hinterland napoletano ,Francesco , acquistò dai paesi europei del grano che rivendette a sottocosto per far rifiorire l'economia violentata dal Vesuvio  ed inoltre dall'esilio nel 1872 inviò dei soldi al suo popolo ,( di tutto ciò la storiografia ufficiale ed i libri di storia non ne hanno fatto parola ).Ampliò ancora la rete ferroviaria fino in Calabria cosa che si arrestò definitivamente col processo unitario .Gli eventi storici incalzano il Regno dei primati viene attaccato senza casus belli dai Savoia ,diretti parenti del Borbone ,con la scusa di liberare l'Italia dallo straniero (uno straniero napoletano sia inteso ,lui che si firmava in francese ).La corruzione ed i sotterfugi dilagano grazie agli emissari dell'Unità passati come padri della patria “, Francesco chiamato affettuosamente Re Lasagna dai suoi connazionali per i suoi gusti culinari ,viene ridicolizzato per via di alcune scelte a stampo protezionistico dalla stampa nordista .Il Re lascia la Capitale senza combattere quando Caribarto ( Garibaldi ) protetto dalla camorra giunge trionfale a Napoli in treno ,la scelta regale di non attaccare dipese in prima persona dall'amore verso la città al fine di preservarla dalla lotta e per non essere messa a ferro e fuoco .La cronaca Piemontese per vestirsi ancora una volta di una verginità che non fu sua ,non raccontò mai che Francesco lasciò Napoli senza soldi e ne opere d'arte ma solo con gli effetti personali ,nemmeno raccontò mai che confiscò tutti i beni del Borbone senza mai restituirli e minacciando il Sovrano di riottenerli ad una sola conditio non rivendicare mai più il diritto al trono cosa che il Borbone puntualizzò usando tali parole :” il mio onore non è in vendita” chi vuol capire capisca .Alla testa del suo esercito ,un valoroso esercito ,passato però sbagliatamente alla storia come l'esercito di Franceschiello ,si portò in esilio nel papalino dove vi rimase circa 10 anni vivendo a palazzo Farnese proprietà del Casato Borbonico da generazioni .Visse modestamente con l'Augusta Regina che come lui spese la sua vita a riconquistare il trono legittimo .

 

 

 

 

 

 

 

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