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QUELLO CHE SUL NORD-EST NON VIENE DETTO …..

                                           DI MARIA LOMBARDO

 

 

 

E' assolutamente difficile pensare che dal 2009, la situazione economica del nord-est, in ispecie nel Veneto è drasticamente in caduta libera. La questione dei giovani del nord-est vista e rivista, studiata quanto amplificata da fonti autorevoli che annotano dalla viva voce degli stessi una realtà fatta di forte crisi:” viviamo in una realtà di crisi economica e regressione culturale”. Tuttavia la situazione viene resa folle dalla delocalizzazione delle industrie che per ovvi motivi fuggono, lasciandosi dietro le spalle milioni di cassa integrati o addirittura di disoccupati. Siamo di fronte ad un fenomeno di americanizzazione, che tanto male fa ai lavoratori del Nord. In questo contesto fatto di paura e fatto di una lunga carrellata di fenomeni poco convenevoli, ha avuto buon gioco il fenomeno della Lega Nord. Lanciando il suo messaggio di xenofobia e razzismo, mirando come i fasci alla propaganda nella guerra tra poveri, un modello incapace per l'economia a conti fatti. Le cifre che i giovani lasciano intendere per il solo 2009,fa letteralmente rabbrividire, le stime vanno sui 200.000 posti di lavori persi .La Lega infatti racconta ai suoi elettori che la crisi è dietro l'angolo ...ma non è così. Generalmente, quando vengono citati i cosiddetti ammortizzatori sociali, è facile per noi portare la mente ai precari nel Nord-Est si urla :”alla burla”. Tuttavia anche l'assegno di disoccupazione che avrebbe dovuto aiutare i lavoratori ansimanti può essere elargito a soli 700 persone, chi vuol capire capisca. Situazione resa così da un leghismo che vede nell'altro e nel diverso un nemico da estirpare. Società della precarietà  aggiungono i giovani del Veneto che comincia dall'istruzione, partendo dalla precarizzazione della ricerca pur negando il non rilascio di fondi. Sebbene, l'istruzione non riesce a dominare del tutto la situazione si colloca la Chiesa che allunga i suoi tentacoli su questa ultima e sulla sanità. Le scuole confessionali crescono a dismisura, vengono addirittura avendo stipulato una convenzione tre Regione Veneto e Vaticano assunti 100 preti negli ospedali lasciando nel precariato 500 tra medici, infermieri e assistenti. Alla luce di ciò possiamo aggiungere SIA FATTA LUCE.

 

  

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