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CESARE LOMBROSO :
L'ANTROPOLOGO MALEDETTO
DI MARIA LOMBARDO
Nato da genitori ebrei Ezechia Marco Lombroso , nel momento della sua massima
produzione criminale acquisisce il nome di Cesare italianizzando la sua
perversa figura . Utilizzando il falso nome il giovane Lombroso prima che
italiano e medico poi antropologo criminale e psichiatra era ebreo . Ironia
delle sorte anticipò gli orrori nazisti , il Lombroso , a seguito
dell'esercito della Nuova Italia nel 1862 giunge in Calabria per compiere studi
sulle popolazioni del posto . Furono anni molto difficili quelli che dopo tale
data , il popolo calabrese ,visse per mano dell'aguzzino criminale dopo
giorni di pseudo studi scientifici , con rudimentali autopsie sui crani dei
nostri legittimisti ( i famosi briganti ) rese questa vile testimonianza :” i
calabresi in particolare ed i meridionali in genere (….) si ribellarono alla
conquista sabauda ( ….) perchè sono irriducibilmente selvaggi “ parole che non
necessitano commento . La figura del padre della “criminologia” viene a
collocarsi in anni difficili per la penisola italica , il medico Lombroso non
aveva mai visto un meridionale prima di tale periodo lo stesso Giacinto De'
Sivo in una sua famosa opera annotò questo :”gli italiani del Nord e gli
italiani del Sud si conobbero solo dietro il mirino di un fucile “ chi vuol
capire capisca . Nella spergiura veste di medico militare nella campagna contro
il Brigantaggio riceve dalle vive parole del nuovo Roie D'Italie ( re straniero
che si spacciava per italiano ) il permesso di compiere sui crani degli
irriducibili e fedelissimi briganti i suoi studi . Centinaia di crani trafugati
, che il medico chiedeva dopo l'uccisione dei nostri eroi e facendoli mettere
nell'alcool li faceva spedire a Torino , centinaia di resti umani , dei nostri
avi campeggiano nelle teche del museo che porta il suo nome . La cattura e la
carcerazione del Brigante Villella di anni 70 ed originario di Motta Santa
Lucia provincia di Catanzaro in Calabria Ultra fu davvero la goccia che fece
traboccare il vaso , sebbene fosse il suo primo caso dopo aver sezionato il
cranio di pazzi e criminali partorisce la teoria della “fossetta occipitale “.
Nel 1872 , dopo aver trovato delle anomalie “delinquenziali “ il professore
universitario Cesare Lombroso nel suo verbale annota :” anomalia strutturale
del cranio una concavità dal fondo liscio nella zona dell' occipite “ con tali
demenziali parole afferma con impeto che i calabresi sono per natura e
composizione fisica dei delinquenti , effettivamente si interessò sullo studio
di soli crani calabresi . Ma è dalle sue vive parole che si vede la sua pazzia
scientifica :” In una grigia e fredda mattina di dicembre del '70 analizzando
il cranio di Villella (…) mi appare tutto ad un tratto una pianura ( …) risolto
il problema della natura del delinquente (…).Tuttavia , fu nel 1876 che divulgò
la sua teoria dopo aver misurato crani di briganti morti sia nell'ex Regno
delle Due Sicilie che a Fenestrelle in Piemonte dedusse che si diveniva
criminali per discendenza classificandoli con tali caratteristiche annotate “
nell' opera “ l'Uomo Delinquente : “ grandi mandibole , zigomi sporgenti , naso
schiacciato (…) sono le caratteristiche del delinquente per antonomasia “ . Lo
stesso lo definisce il suo totem quel cranio del brigante contadino :” quel
cranio divenne per me il totem “ il feticcio dell Antropologia criminale .
Negazione di Dio sarebbero le tesi avallate dal Lombroso , sulla convinzione
atavica studiata sui crani dei calabresi , ed è proprio su tale base che le
sue sconsiderate teorie furono messe in discussione perfino dai suoi allievi ,
nonché dallo stesso Enrico Fermi . Sebbene il suo nome fu legato
all'antropologia criminale , in quanto padre , le tesi sopra elencate vennero
riconfermate dallo stesso nell' Uomo criminale datato 1875 a conclusione della
campagna contro i Briganti del Sud. In egual modo anche in quest'ultima opera
annota : “ la costituzione fisica sarebbe la più potente causa di criminalità
“ non aggiungendo nulla di nuovo al suo sconsiderato pamplet scientifico ,
permutandolo come grave errore scientifico . Fece il simbolo di tutta la
delinquenza calabrese ,sezionando quei crani , contribuendo ai preconcetti
nazisti nei confronti della nostra gente chiamandoli “ pericolosi “ . Ed
aumentando a conti fatti la divisione delle Due Italie secondo i desideri dei
nuovi padroni che fomentarono i pregiudizi ancora oggi esistenti nota ancora
uno scritto della Commissione Parlamentare d'Inchiesta sulla Sicilia del 1876
:” la polemica delle Due Italie è antica e datata 1860 in cui esistono due
popoli il Nord di razza euroasiatica ed il Sud di razza euroafricana “.
Facendoci passare per Italiani di serie b.
FENESTRELLE : PRIMO
LAGER DELLA STORIA.
DI MARIA LOMBARDO
Dopo la caduta di Civitella del Tronto ultima roccaforte borbonica , caduta
dopo ben un anno di duro bombardamento Sabaudo ed accompagnata da una testarda
resistenza , che la fece passare alla storia come ultimo baluardo , le cose
declinano drasticamente per l'ex Regno delle Due Sicilie .Francesco II Re
delle Due Sicilie ereditava un paese , nel 1859 , che ha i giorni contati ,
gli avvenimenti cavalcano il giovane Borbone è costretto ad rimanere ospite dal
Papa , dopo la nomina del nuovo Regno d'Italia ,sperando in un ritorno al
trono . Un noto detto recita così “ fare la fine dell'esercito di
Franceschiello “ ma non fu così con indomito coraggio difesero fino alla fine
il proprio Re vennero , trucidati nelle file borboniche , la resistenza ebbe
826 morti , 569 feriti , 200 dispersi mentre nelle file della nuova Italia 46
morti , 321 feriti , 0 dispersi chi vuol capire capisca .Catturati i soldati
duosiciliani agguerriti ed anche spaventati a loro toccava la libertà tornare
dalle proprie famiglie cosa che non accadde per l'ennesima volta la storia si
concluse all' Italiana in senso dispregiativo . Fu Fenestrelle la nuova
residenza per i giovani soldati meridionali , e fu a Fenestrelle che il nuovo
Stato compì la prima pulizia etnica della storia confinando i fratelli
meridionali . Secondo le autorevoli fonti storiche prima di allestire il lager
a Fenestrelle , i Piemontesi , fiaccavano gli animi irriducibili dei
duosiciliani rinchiudendoli in cuniculi inumani a Gaeta per poi liquidardi
definitivamente a Fenestrelle . Narrano le fonti storiche che la fortezza di
Fenestrelle in Piemonte sia stata la prigionia e la tortura di giovani soldati
e irriducibili del Re Borbone . La fortezza costruita sul confine tra Francia e
Italia era vista come una sorta di “ muraglia invalicabile “ una sorta di
fortini tutti ammassati che la rendevano inespugnabile a causa dei 400 gradini
ubicati dopo il ponte levatoio . Un luogo che fa spavento quello del lager per
eccellenza ad un tiro di schioppo dalla Francia . Questa la strada dei
siciliani costituita per stremare la gente prima dell'ingresso nel lager. Lo
stesso Edmondo De Amicis autore del libro Cuore la definisce “necropoli
guerresca “essendo lo stesso ufficiale sabaudo , prestando servizio proprio
alla fortezza . Ma continua ancora De Amicis nel suo racconto :” adduggita ,
impaurita quasi dai morti altissimi che la dominano da ogni lato “ .Sebbene una
celebre frase campeggia anche sui muri di Fenestrelle come campeggiava quella
ad Auschwitz “ ogni uno vale quanto produce “ parole che non necessitano
commento . Agli sconfitti vennero riservati trattamenti abominevoli , sconfitti
ed ammassati al porto di Napoli ,i soldati napoletani , vennero stipati nelle
navi dirette a Genova e da li smistati nei tanti lager Savoiardi tutto seguendo
la boria dei vincitori . Tuttavia quello di Fenestrelle non fu l'unico lager
sabaudo gli edifici erano dislocati su tutto il territorio del Nord perfino a
Bologna vi sono tracce di quanto scritto . Canavese , Alessandria , Milano ,
Parma , Modena tutti luoghi di morte . Fulvio Izzo a conti fatti autore dei
Lager dei Savoia annota questo :” Per vincere la resistenza dei prigionieri di
guerra un tronfio Reuccio “ Galantuomo “ rinchiuse nel lager di Fenestrelle i
soldati del Sud , torturandoli (…) che a confronto Hitler lo si può
considerare agnellino (… ) onore a questi eroi e vergogna ai loro aguzzini “ .
Ma la medesima sorte toccò non solo ai soldati napoletani , venne riservata
anche a giovani donne bambini ed anziani la cui unica colpa fu di essere
meridionali . Nel famoso carteggio di Cavour Liberazione del Mezzogiorno edito
da Zanichelli si legge questo :”I giovani forse potremmo utilizzarli ma i
vecchi che sono molti bisogna disfarsene” , dalle parole del “ grande statista
“ si evince che il disegno era quello di ripulire il Sud che per immagine non
potevano massacrarli sul luogo .
I poveri malcapitati se non diretti a Fenestrelle percorrevano il viaggio
della morte a piedi , coperti di cenci e spogliati di tutti i loro beni . Lo
stesso Cialdini il peggior carnefice della storia meridionale contemporanea
ebbe a dire :” non usare nessuna pietà con alcuno , uccidete tutti quanti vi
capitino per le mani “ .Un destino terribile quello degli abitanti dell'ex
Regno delle Due Sicilie , confinati in luoghi che per conformità climatica non
furono idonei per il popolo del Sud , ma questo , i “Saboia” ( Savoia) lo
sapevano lo scelsero appositamente . Uomini nati in un territorio dal clima
caldo e dolce come quello delle Due Sicilie gettati a spasimar di freddo e
stenti tra i ghiacciai , non superavano i tre mesi di vita , la prima strage
di Stato insabbiata , taciuta che vuole essere riconosciuta e che pretende di
essere conosciuta . L'Italia , perciò , continua ad ignorare la storia fatta di
atrocità e morte che attende di essere svelata “ l'unica colpa di essere
meridionali a loro negarono perfino la luce del sole “. Tra i tanti che
giunsero nel lager ricordiamo che vi furono molte donne una tra tutte la
calabrese Brigantessa Maria Oliverio detta Ciccilla che finì i suoi giorni
rinchiusa nelle fortezza .Giunti nel lager la vita per loro fu orribile
ammassati l'un l'altro malviventi e uomini per bene , sacerdoti e galantuomini
, coperti di cenci li nutrivano con una sozza brodaglia e pane nero subendo
trattamenti bestiali morirono in 40.000 persino legati ad un ceppo morirono di
inerzia . Senza regola alcuna di igiene e senza pagliericci venivano uccisi
anche solo perchè maledivano i Savoia . Lasciati infine morire di freddo loro
abituati a climi mediterranei , pochissimi sopravvissero per le torture fisiche
ma anche per quelle psicologiche , disarmati ed ingiuriati furono così
tormentati dai fratelli italiani .La carneficina deliberatamente messa a
tacere dai nuovi padroni dettò regole da primati per torture , tra le tante
operazioni criminali della nuova Italia ricordiamo che sciolsero i corpi nella
calce viva in una enorme vasca ancora oggi visibile con permesso scritto
adiacente la chiesa , tutto magistralmente nascosto . Le atrocità ancora
documentate in numerosissimi carteggi sia da parte Piemontese con Cavour sia da
parte Borbonica con il duca di Maddaloni Paolo Carafa il quale lascia questa
triste testimonianza :” ma che dico di un governo che strappa dal seno delle
famiglie tanti vecchi e generali (…) per relegarli nella fortezza di
Alessandria (…) sono essi trattati peggio dei galeotti che il governo
Piemontese si abbia preso tanto lusso di crudeltà “ .Ma la situazione continua
con il carteggio La Marmora il quale annota questo nel 1861 “ho pregato di
visitare i prigionieri napoletani che sono a Milano , su 1600 che si trovavano
a Milano non esistevano che 100 (…) coperti di rogna e vermi “ . Le atrocità
sabaude si rivolsero verso tutti , nessuno escluso . Esisteva a Fenestrelle
ancora un braccio ospedaliero ,faceva paura solo al pensiero dove venivano
ricoverati i giovani meridionali per forma ma lasciati morire . Le morti
ospedaliere vennero annotate nel Liber Mortorum di Fenestrelle , la Provvidenza
volle che oggi potessimo vederne nomi e fine , giovani dai 20 ai 40 anni
rinchiusi nella fortezza per essere rieducati . Ma , la visione dei liber
denota la dicitura esercito Napoletano scritti in francese sia dal 1861 al '65
mentre in seguito compilati in italiano . Loro che decisero di liberare il
Reame dallo straniero , uno straniero napoletano da 4 generazioni da un Reuccio
che parlava in francese definendosi :”Roie d'Italie”. Il Roie d'Italie ,
infine decise assieme al suo scellerato governo la via dell'esilio per i poveri
uomini del Sud volevano spedirli in Patagonia a concludere i proprio giorni ,
sventata questa situazione li esiliò nelle isole italiche Elba fra tutte . Oggi
a testimonianza di quanto raccontato in queste poche pagine il popolo
duosiciliano , ha lasciasto scritto una lapide che recita tali parole :”Tra il
1860 ed il 1861 vennero segretati nella fortezza di Fenestrelle migliaia di
soldati dell'ex Regno delle Due Sicilie che si erano rifiutati di rinnegare il
Re e l'antica Patria , pochi tornarono a casa molti morirono di stenti quanti
sanno s'inchinano “ .