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INTRODUZIONE
A mia madre che da lassù guidi ogni mio timido passo verso il sentiero del successo .
IDDIO CONSERVI IL RE PER LUNGA Età,
COME NEL COR CI STA
VIVA FERDINANDO IL RE.
IDDIO LO SERBI AL DUPLICE TRONO DEI PATRI SUOI .
IDDIO LO SERBI A NOI
VIVA FERDINANDO IL RE .
La sconfitta e l’esilio di Napoleone Bonaparte cambiarono nuovamente ,la situazione politica dello scacchiere europeo. Il Meridione della penisola Italica dopo la Restaurazione avvenuta a Vienna nel 1815 toccò ai Borbone .
Il famoso congresso di Vienna decretò che il trono del Sud fosse ripristinato sotto il potere di Ferdinando I di Borbone , compì l’inizio di un Paese all’avanguardia oserei dire un vero Paradiso . L’unificazione delle due corone del Regno di Napoli la parte continentale del Regno e del Regno di Sicilia in Regno delle Due Sicilie inaugurò un periodo di elevati primati economico – politici .
L’unico cruccio che la dinastia dovette fronteggiare furono le continue rivolte siciliane che chiedevano di mantenere l’autonomia , puntando alla Costituzione che ottennero svariate volte .
La Penisola Italica uno spezzatino di staterelli in quegli anni cercava con a capo lo Stato Sabaudo ( Regno di Sardegna e Piemonte) , uno stato in disfacimento ,alla bancarotta che niente aveva da spartire con il Regno del Sud ricco florido all’avanguardia in ogni settore , di puntare al pretesto dell’Unità per ovvi motivi che attingono alla fonte di questo splendore . L’aiuto programmato a tavolino con l’Eroe dei due mondi ,( Giuseppe Garibaldi ) spalleggiato dall’Inghilterra che si era inimicata la Sicilia a causa della via dello zolfo fece il resto .
I Piemontesi alle direttive del conte di Cavour il cui unico scopo era “il pareggio del bilancio “ del Regno di Sardegna decretò la fine nel 1860 –’61 di questa zona ricca potente che non conosceva mortalità infantile ed i cui primati si contavano a centinaia.
Dopo aver raggiunto il culmine della parabola in fatto di splendore economico politico e culturale a cui dedicherò un nutrito capitolo il Mezzogiorno d’Italia cadde sotto i colpi ed i sotterfugi di Garibaldi , che in tutto il Sud portò orrore ed infamia.
Permise ai suoi Lanzichenecchi di usare ogni tipo di barbarie , morti ,stupri , fucilazioni e contratti con i”rozzi “ picciotti parole che non necessitano un commento . Le torture fisiche e psicologiche che andavano a denigrare la grande dinastia borbonica ,coniando termini dispregiativi tipici delle lande del Nord ma catapultati a Sud .
Inoltre , grazie ai documenti inoppugnabili già scoperti nel ‘900 si è in grado di intrecciare i fili di questa storia celata , nascosta inaugurando , un nuovo cambiamento nelle sorti storiche, il Nord ci ha colonizzati da 150 anni con l’inganno e la forza ,ha costretto i nostri antenati all’emigrazione dove qui al Sud fu terra di “accoglienza”a vivere di stenti e miseria in nome dei Savoia . Il generalissimo ha aperto una “Questione Meridionale “ in un paese dove l’Unità e la storia esistevano già dal 1130 seppur sotto svariate dinastie. Costrinse i patrioti del Regno delle Due Sicilie ad abbracciare il fucile e ad essere etichettati “briganti” , trucidandoli al fine di sommettersi all’usurpatore.Garibaldi infine scortato dall’Inghilterra condusse nelle mani del”re galantuomo”un bottino di inestimabile valore che servì a ripristinare il potere del Nord .
A conclusione di questa impresa dal sapore epico quasi da colossal cinematografico il cui regista l’Inghilterra , minuziosamente ordisce la decapitazione di una grande dinastia la più evoluta d’Europa. Nonostante ciò fatta l’Unità sul sangue dei nostri avi l’attore della Spedizione dei mille non fu nemmeno invitato al”pranzo “della vittoria ,le sue truppe furono escluse dell’Esercito Unitario a lui restò solo pane e formaggio .