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GIOVANNI D'AVANZO FA VISITA ALLA CITTA' DI LAMETIA TERME.
DI MARIA LOMBARDO
Ennesimo successo quello di Fiore Marro, che per la seconda volta dall'inizio dell'anno porta in Calabria il suo testo :La Fine dei Vinti ,Giovanni D'Avanzo da Gendarme a Brigante edito dalla Società Editrice L'Aperia. L'imprenditore Sannicolese nonché Presidente dei Comitati Due Sicilie che alla testa del suo gruppo C.D.S Calabrie con maestria e professionalità nella Libreria Gioacchino Tavella al centro di Nicastro propone una serata che ne ha viste delle belle. Con una puntualità assoluta e applaudito da una platea attenta tra cui per l'ennesima volta spiccano giovani attenti e interessati, si dà inizio alla chermessè, dando la possibilità alla classe di chitarra dell'Istituto Comprensivo di Sant'Eufemia di allietare la platea sulle note di Brigante se more, canzone simbolo degli odierni briganti. Durante la presentazione,condotta dal prof Mario Vigliarolo dell'Associazione Mondo Libero, oltre alle tante persone che hanno avuto la possibilità di puntualizzare, tra cui è degno di nota l'intervento di Amedeo Colacino sindaco di Motta Santa Lucia, il quale sul finire degli interventi ripropone la figura del brigante Villella. Il testo di Marro ormai conosciuto nell'area Calabrese,viene chiarificato pagina per pagina descritto con dovizia nelle parole dell'introduzione fatta dall'Avvocato Francesco Tassone grande meridionalista calabrese che ha citato un passo di uno dei tanti quaderni Svimez dove per la prima volta, tale quaderno, asserisce la verità storico-economica delle regioni Napolitane dopo il 1860.Emozionante la serata per la prima volta si parla di una pagina di storia travisata, cambiata dalla mente piemontese affidandoci un destino che non fu mai nostro. In sala vige un sacro silenzio tutti sono assorti quasi rapiti dalle parole dei conversatori tra cui spicca per merito Luigi Maffia Sostituto Procuratore il quale ha spiegato attraverso una preparazione magistrale eventi,personaggi e leggi la famosa Legge Pica da lui stesso definita incostituzionale. Una cascata di applausi cade in sala,le due ore volano senza che nessuno si renda conto preludio che l'argomento sia piaciuto ,per la prima volta si comincia a fare luce sul periodo del Brigantaggio si comincia a capire che la storia ha mentito è stata manipolata da storici poco chiari che hanno voluto cancellare il nostro glorioso passato, ricordando le parole dell'autore e ripetute da Tassone in sala :” STIAMO TORNANDO”.