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Questo studio ha centrato l’attenzione su uno dei periodi storici più importanti del quadro storico Calabrese : il Settecento un ‘epoca molto sui generis a causa dei problemi tecnologici e filosofici che l’Europa ha portato fino alla parte più estrema della Penisola Italiana.
Alla luce dei dati raccolti , vi è una nutrita serie di testi di elevato valore storico , analizzati nei quattro capitoli della presente trattazione , che disciplinano la condizione di tutto il Regno di Napoli e di Nicotera nel Settecento.
Nicotera , nel Settecento , malgrado i continui colpi provocati dalla natura si è dimostrata una terra molto ricca in tutti i sensi . Benché il centro fu sottoposto alla sovranità del governo , grazie ai numerosi interventi come la Cassa Sacra nata per ricostruire quello che il Grande Sisma distrusse , la mancanza del governo Borbonico raggiunse l ‘ acme proprio in questo episodio .
Su quest ’ ultimo fronte è emerso un quadro variegato e molto
dettagliato portato avanti dallo storico Augusto Placanica che alla sua Calabria ha dedicato opere di elevato valore storico. Nonostante ciò , tutto il Regno di Napoli viveva in una condizione di disfacimento malgrado i continui aiuti da parte del Governo.
Di conseguenza la vita nel secolo in questione fu per dire molto attiva specie nella “ cittadeja “ di Nicotera dove malgrado i continui colpi inferti dalla natura ha visto la sua popolazione avanzare dignitosamente secondo le stime dei Registri Parrocchiali . Dalla visione di tali registri ho potuto riscontrare un trend demografico abbastanza elevato .Degno di nota è il risultato raggiunto dall’elevato indice di nuzialità nella prima metà del Settecento . Una realtà che , per il Regno di Napoli tutto era ancora molto più complicato ,vivendo in siffatta situazione di degrado politico ed economico.
Il riconoscimento principale lo si deve essenzialmente ai problemi di varia natura che la pirateria turchesca arrecava alle città costiere, tra cui figurava Nicotera come polo d’ attrattiva principale.
Essenzialmente ho potuto constatare l’inerzia Borbonica contro questi
popoli infedeli , che devastavano le coste calabresi e specie Nicoteresi , puntando ogni volta sui beni che il borgo possedeva .Dalla visione di questa trattazione , ho potuto conoscere a fondo la situazione in cui stagnava la Calabria , alcuni mali non sono affatto cambiati , vale a dire la mancanza di vie di comunicazione un feroce banditismo ed i numerosi problemi che il baronaggio provocava.
Senza dubbio la situazione ad oggi per alcuni aspetti non può migliorare osservando la conformità territoriale della Regione .
Senza dubbio il degrado economico e le ristrettezze hanno permesso a questo lembo di terra di partorire dei grandi letterati e attenti illuminati che hanno portato lustro alla nostra Calabria . Dallo studio delle varie opere e dei vari testi , tuttavia , ho potuto giungere a conclusione che la Calabria e Nicotera come uno dei borghi più belli della Calabria Ulteriore fino ad oggi non ha mutato la sua gloria .
Nicotera nei suoi dieci secoli di storia ha mantenuto il suo fascino immutato con la tipica caratteristica di borgo medievale.
Concluderei citando le parole di un poeta Nicoterese Gino Labate che alla città di Nicotera ha dedicato tali versi che non necessitano commento :
<< Baciata dal sole ,accarezzata da zefiri soavi
sull ‘ amenità di una splendida collina che , dal
Poro degrada dolcemente al mare ,sorge Nicotera.
Qui si respira ancora aria di Magna Grecia e la
città, le cui origini sono ultra- millenarie è ricca di
bellezze , di storia e d’ umanità .
Il suo mare tra i più belli del Mediterraneo , si offre al
canto spontaneo del poeta con il suo indescrivibile
scenario >> .
(Gino Labate ) .