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DISFIDA DI BARLETTA
DI MARIA LOMBARDO
La Francia e la Spagna ,due delle maggiori potenze europee tra il 1499 ed il 1502 ,fecero scoppiare l'ennesima guerra di potere sullo stivale italico . Il Napoletano allora era debole indifeso e le potenze europee non rimasero con le mani in mano .La battaglia si svolse come ogni battaglia proprio sul suolo napoletano e a conti fatti Francesi e Spagnoli stritolarono Federico I .Tuttavia fu con il trattato di Granata (11 novembre 1500) che venne smembrato il Regno di Napoli ma la divisione stabilita non andò bene alle due parti ed a Barletta successero gli scontri più difficili .Una battaglia dura e logorante per le tre parti ingenti perdite beffe e si arrivò anche a sbeffeggiare l'onore locale cosa che spinse i cavalieri ( italiani ) a rivendicare la causa d'onore ,con un duello che passò alla storia come la :disfida di Barletta .I dati storici annotano che il tutto ebbe origine nella famosa cantina di Veleno dal nome del suo gestore,poi intitolata della sfida ,dove gli Spagnoli festeggiavano la vittoria e la cattura di alcuni francesi tra cui vi era il cavaliere francese Charles La Motte che con piglio offensivo ostentò il valore napoletano .Scorreva buon vino pugliese tra le due fazioni e galeotto il prodotto principe enogastronomico del posto riscaldò gli animi dei focosi soldati ,sembrava una serata pacifica ed alleato il vino del luogo i francesi definirono i soldati del luogo con duro piglio :” uomini senza fede ,vili e traditori “.Si decise di svolgere una giostra cavalleresca per lavare l'onore tradito con le armi ,giostra ,che si svolse il 20 settembre 1502 ed in cui vennero convocati 13 cavalieri tra i più valorosi capeggiati dal napoletano Ettore Fieramosca o Fierramosca come dir si voglia ed altre tanti soldati d'oltralpe .La prima fazione a giungere sul luogo designato proprio Trani fu quella napoletana ed alle ore 13dopo il terzo sqillo di tromba caddè al suolo il primo francese e subito dopo numerosi feriti spagnoli .Il duello continuò per molte ore 5 in tutto
e dopo una serie di perdite cavalleresche ,vi fu un corpo a corpo tra Fieramosca e La Motte che con indomito coraggio ed allo strenuo delle forze esclamò :”Mi arrendo “.I soldati francesi vennero puniti ed a sera si concluse con la deportazione dei soldati francesi a Barletta l'onore napoletano fu reso salvo da 13 cavalieri coraggiosi .La storie epica in queste righe raccontate descrive il coraggio napoletano e l'onore di un popolo salvato .