Angra

"Fireworks"



Terzo disco per i brasiliani Angra che già con il loro primo "Angel’s Cry" si erano imposti all’attenzione della critica come la nuova promessa del Power Metal mondiale, promessa che è ormai diventata una solida realtà. "Fireworks" è un gran disco che ha permesso agli Angra il salto di qualità che li ha proiettati nell’olimpo del Metal e soprattutto al nono posto della classifica italiana dei dischi più venduti (cosa che era precedentemente riuscita solamente ai Dream Theater). Ovviamente il punto di forza della musica degli Angra è la grande voce del singer Andrè Matos (migliore voce metal dell’anno scorso) che conquista di diritto lo scettro del miglior cantante metal del 1998 e si candida come il naturale successore di Michael Kiske. Oltre alle grandi qualità di Andrè gli Angra possono comunque contare su un organico che non ha molti rivali nella scena metal e sulla produzione del veterano Chris Tsangarides (già con Judas Priest, Ozzy Osburn e Yngwie Malmsteen). Registrato agli Abbey Road Studios con attrezzature e strumentazioni analogiche e utilizzando solamente strumenti che a detta dello stesso Andrè non hanno meno di 20 anni, gli Angra riescono incredibilmente ad ottenere un suono moderno e molto potente che li consacra definitivamente tra i grandi del metal mondiale.

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