Blind Guardian

"Nightfall in Middle-Earth"



Che il 1998 sia stato l’anno del ritorno del Power Metal è noto a tutti. Che molti abbiano cercato di cavalcare l’onda del successo di gruppi quali Stratovarius (eletti miglior gruppo metal dello scorso anno su molte autorevoli riviste musicali) e Gamma Ray, sfornando dei dischi di scarsa qualità è altrettanto evidente (vedi ad esempio i tanto acclamati Hammerfall che con il loro insulso "The Legacy of Kings" hanno fatto fare alla musica metal un salto indietro di 15 anni). Del resto molte etichette erano e sono tuttora alla spasmodica ricerca della next-big-thing in campo Power, senza rendersi conto che nessun gruppo potrà neanche minimamente avvicinarsi a coloro che vengono da tutti considerati come la massima espressione di questo genere ossia i grandissimi Blind Guardian. Hansi, Andrè, Marcus e Thomas hanno sfornato un disco che in campo Power non ha rivali e che fa letteralmente impallidire le proposte di altri gruppi come Angra (che comunque reggono bene ad un confronto diretto) e gli stessi Stratovarius (che invece ne escono piuttosto malconci). "Nightfall in Middle-Earth" è semplicemente perfetto: un concept album tratto dal "Silmarillion" di Tolkien suonato in modo grandioso e con i maestosi cori che hanno reso famosi i Blind Guardian. Basta sentire "Mirror Mirror" per rendersene conto. Il "guardiano cieco" è tornato e ha lasciato poco o niente agli altri.

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