Fear Factory

"Obsolete"



L’ultimo disco "Remanufacture" aveva fatto storcere la bocca a molti, anche ai fan più accaniti del quartetto californiano. Del resto sarebbe ingiusto non sottolineare che l’album in questione era nelle intenzioni dei Fear Factory solamente un esperimento, una rivisitazione in chiave techno d’alcune loro canzoni e che quindi le accuse di gruppo "trendy" che sono piovute loro addosso sono del tutto ingiustificate a mio avviso. Consapevoli di questo fatto i quattro cyber-metallers sfornano un disco violentissimo e durissimo, ma allo stesso tempo molto sperimentale e moderno. "Obsolete" è il terzo capitolo della saga cominciata con "Demanufacture" che ha come oggetto il rapporto tra l’uomo e la tecnologia, un rapporto di amore-odio che in questo ultimo disco sfocia nella vittoria della macchina sull’uomo che diventa orami obsoleto (termine questo che si usa prettamente per indicare una tecnologia superata e caduta in disuso). A differenza del monolitico predecessore questo disco, anche se caratterizzato dallo stesso furore distruttivo, risulta più vario e se possibile ancora più futuristico grazie alla presenza di un vero DJ nell’ultra-potente "Edgecrusher" e di una vera e propria orchestra negli ultimi due brani che chiudono il disco. Un ottimo disco da quello che ormai può essere considerato il miglior gruppo di musica estrema sulla scena mondiale.

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