Korn

"Follow the Leader"



Era il disco più atteso dell’anno e Jonathan Davis e soci non hanno sicuramente mancato l’appuntamento con il grande successo, finendo direttamente al primo posto della classifica di Billboard. Era dai tempi di "Nevermind" dei Nirvana o di "Ten" dei Pearl Jam che una band di rock alternativo non suscitava una cosi grande attenzione da parte del pubblico. Se poi si considera che la proposta dei Korn è effettivamente molto più che alternativa, anzi dovremmo dire, per onor di cronaca, molto più che estrema, si capisce che questo gruppo rappresenta una vera eccezione nel panorama metal mondiale. In realtà definire i Korn metal è sicuramente restrittivo perché la loro musica è una sapiente e geniale commistione di tutti i generi musicali che hanno imperversato in questo ultimo decennio compreso ovviamente il metal. E’ comunque vero che l’impatto di una canzone dei Korn è assolutamente devastante e di una violenza che non conosce epigoni: per farla breve è come un bel calcio in faccia dato di punta. "Follow the Leader" costituisce una naturale evoluzione nel sound del gruppo: meno violento dei suoi illustri predecessori ma molto più sperimentale e aperto a nuove influenze. Jonathan Davis avrà sicuramente superato le sue ansie e i suoi incubi ma la sua musica resta comunque claustrofobica e opprimente, con buona pace di chi aveva sperato in un disco più commerciale.

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