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Denti
(2000) di Gabriele Salvatores
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Con Sergio Rubini, Anita Caprioli, Paolo Villaggio, Anouk Grinberg, Fabrizio
Bentivoglio.
A volte ciò che viviamo attraversa il nostro corpo fermandosi in qualche angolo
nascosto aspettando solo di venir fuori.
Un viaggio all'interno di se stessi dove passato e presente si mescolano tra
ricordo e sogno passando per la parte più sensibile di noi, la bocca, i denti.
La storia è quella di un uomo sospeso tra la gelosia e il ricordo di un'infanzia
segnata dalla mancanza della madre e dal difficile rapporto con i propri denti,
troppo grandi.
I denti diventano qui il fulcro di ricerca della propria identità, dell'uomo
costretto a crescere e a vivere continui distacchi, per rinascere ancora questa
volta più consapevole e forse più felice.
Le immagini surreali e metafisiche lascia spazio all'immaginazione, come un quadro
fatto solo di colori forti e non definiti. Un film da vedere.
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Ilaria M.
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Le radici di una persona messe a nudo dalla caduta dei denti. Da dove nasce l'idea per questo film?
Innanzitutto dal romanzo di Domenico Starnone da cui il film è tratto. Alla base della storia c'è proprio la convinzione che il nostro corpo sia "abitato" da un vissuto che non si deposita solo nella memoria ma anche, fisicamente, negli organi. Personalmente sono convinto che il nostro corpo conservi una memoria storica di quello che viviamo, ed è in questo la chiave della vicenda che racconto nel film: la fidanzata del protagonista, rompendogli gli incisivi, apre letteralmente una porta sul passato di quest'uomo…
Gabriele Salvatores
(di Alessandro Scotti, da www.cinematografo.it)
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