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Sesso? Preferisco la musica!
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Mp3: dietro questa sigla le note conquistano internet
Il sesso perde la sua corona di parola più cliccata della rete,
e sul trono, a guadagnare il primato della "più
gettonata sui motori di ricerca", arriva lei, la musica.
E così le forme rotonde di Pamela Anderson cedono il posto
alle note acute di Jennifer Lopez e delle altre icone
miti della cultura musicale giovanile. Il segreto del
sorpasso? Metti insieme Internet e la musica, ed ecco che
avrai la rivoluzione a portata di mouse, direttamente a casa
tua. Lurlo di battaglia è nascosto in una sigla
apparentemente senza significato, ma che in realtà è
destinata a rimanere impressa a caratteri cubitali nella
storia della rete telematica.
Mp3 è una parola chiave che serve ad indicare il formato di
compressione attraverso il quale è possibile distribuire con
facilità la musica senza perdere la qualità della stessa, e
che ultimamente è balzata al primo posto nelle ricerche di
quasi tutti i search-engines del pianeta.
E la dimostrazione concreta di come il fenomeno
Internet possa svilupparsi in maniera concreta, anarchica e
perciò priva di controllo. Un fenomeno che si sviluppa alla
velocità della luce, e che è molto difficile da
controllare, soprattutto per le case discografiche, che si
sono viste spodestare, in poco tempo, della propria capacità
di distribuire in esclusiva al pubblico le nuove canzoni ed i
nuovi cd.
Oggi, i siti che distribuiscono gratuitamente in rete la
musica codificata in questo nuovo formato si sono
moltiplicati in maniera esponenziale. Una rivoluzione vera e
propria, che nel giro di pochi mesi è riuscita a portare
oltre 30 milioni di canzoni in rete, depositate su decine di
migliaia di siti, per lo più privati.
Mp3 è diventato un fenomeno incontrollabile e non
perseguibile ai fini di legge, a tal punto che dopo parecchie
notti insonni anche le stesse case discografiche hanno dovuto
capitolare, scendendo a patti con la rivoluzione musicale
on-line ed aprendo dei siti che, saltando la distribuzione al
pubblico attraverso il vecchio cd, sono in grado di vendere i
brani in formato digitale.
Ma, come si sa, chi lascia la strada vecchia per la nuova è
inevitabilmente destinato a correre dei rischi. Ed in effetti
non è detto che ladeguamento alla nuova distribuzione
da parte delle principali etichette discografiche risolverà
completamente i problemi legati alla gestione in esclusiva
dei brani composti dagli autori.
Ma non solo; per le avanguardie musicali che da anni lottano
contro lo strapotere delle multinazionali discografiche Mp3
rappresenta il definitivo affrancamento da una
"schiavitù che durava da decenni. E allora ecco
spuntare i primi gruppi musicali che vendono i propri
prodotti direttamente, da sito a sito, senza alcun tipo di
intermediario. Basta digitare il numero della propria carta
di credito per far passare direttamente sullHard Disk
del proprio P.C. lultimo album in anteprima, senza
neanche muoversi da casa.
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Giacomo Bortolotti
Qui Italia
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