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MARGIN WALKER

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Smog - Knock knock



Nuovo disco e piccola virata stilistica per gli Smog determinata sia dalla volontà di cambiamento del leader della formazione sia dalla partecipazione di Jim O’Rourke in produzione.

L’inclinazione lo-fi e la vocazione intimistica rimangono intatte, ma si nota rispetto al passato un lieve arricchimento negli arrangiamenti (in "Held") probabilmente frutto dell’influenza dell’ex Gastr del Sol. Sono coinvolti, infatti, nella realizzazione di alcune tracce il "Chicago Childrens Choir" (che accompagna la voce di Callahan in "Hit the ground running" ed in "No dancing") ed un’intera sezione d’archi che rendono il suono più voluminoso, accentuando le differenze con i brani dell’album disegnati con la scarna semplicità che caratterizzava i precedenti lavori.

Gli episodi migliori sono sicuramente gli introspettivi "I could drive forever" (in cui l’interpretazione vocale assomiglia a tratti a quella di uno Shawn Smith svogliato) e "River guard" (spoglia ed emozionante) ed il più brioso "Cold blooded old times", che hanno tutti una impronta più tradizionalista degli altri.

A Bill Callahan non riesce l’esperimento di complicare la propria musica ed è forse meglio così poiché il suo talento si è sempre espresso con la semplicità e spesso semplicità è sinonimo di genialità.

FT


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