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14.3.2004
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I CANDIDATI DELLA MARGHERITA (735KB)

Il 15 marzo alle ore 21 in Sala Beppe Fenoglio incontro sui circondari amministrativi. Interverranno, tra gli altri, Rostagno, Degiacomi, Rossetto e Guida
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ALBA INVASA DALLE POLVERI SOTTILI

Maurizio Marello

Febbraio si è rivelato un mese nero per la presenza di micropolveri pm10, additate dagli esperti come corresponsabili di malattie croniche alle vie respiratorie. L’aria è stata giudicata buona solo in due giorni del mese, il 20 e il 21 febbraio, quando l’intensa nevicata ha abbattuto al suolo le particelle inquinanti. per saperne di più clicca qui
In Consiglio comunale Maurizio Marello (nella foto) ha detto: «Sarebbero necessari provvedimenti urgenti, quali, ad esempio le targhe alterne. I dati dimostrano che la zona a traffico limitato si è rivelata un provvedimento del tutto inutile, che può arrecare solo disagi ai proprietari dei veicoli più vetusti, senza alcun beneficio per la qualità dell’aria". per saperne di più clicca qui


AMOS: I SINDACI DICONO NO

MA L'ASL 18 ADERISCE CON LA QUOTA MINIMA

Mariangela Roggero Domini

L'assemblea dei sindaci dell'Asl 18 Alba-Bra ha detto "no" all'adesione alla società Amos, mentre il direttore generale dell'azienda sanitaria Francesco Morabito ha annunciato l'adesione dell'ASL 18 con la quota minima. E' il risultato della lunga riunione svoltasi lo scorso 14 gennaio in municipio: l'assemblea dei sindaci, su proposta dei primi cittadini di Alba e Bra, Giuseppe Rossetto e Franco Guida, ha confermato il "no" già espresso dalla Rappresentanza dei sindaci nella riunione del 13 novembre. I primi cittadini hanno ribadito "che non sussistono per il momento ragioni né di tipo economico, né di carattere gestionale che motivino l'adesione formale dell'Asl 18 alla costituenda società, né che rendano ipotizzabile l'affidamento all'Amos spa di servizi sanitari ora gestiti in proprio dall'Asl 18". per saperne di più clicca qui per saperne di più clicca qui per saperne di più clicca qui
I candidati Sindaci dell'Ulivo per Alba Antonio Degiacomi e per Bra Bruna Sibille, gli Assessori braidesi ed i Consiglieri Comunali di Alba e di Bra appartenenti ai gruppi della "Margherita" e dei "Democratici di sinistra" avevano firmato nei giorni scorsi un comunicato nel quale esprimevano parere contrario alla sperimentazione nel campo dei servizi sanitari di Amos. per saperne di più clicca qui I Consiglieri Comunali della Margherita albese, in particolare Mariangela Roggero Domini (nella foto) e Maurizio Marello, stanno seguendo da vicino la delicata questione informando i cittadini, finora tenuti all'oscuro della situazione, e facendo pressione sui Sindaci, ottenendo il loro pronunciamento contrario.


ANTONIO DEGIACOMI CANDIDATO AD ALBA

'Alba attiva e solidale' la lista civica del candidato Sindaco

Antonio Degiacomi

Antonio Degiacomi (nella foto), 55 anni, laureato in Lettere, assessore provinciale alla Cultura, lavoro, formazione e istruzione, già segretario provinciale e regionale della Cisl, è il candidato sindaco del centrosinistra per le elezioni comunali del 2004. Degiacomi non è iscritto a nessun partito e presenterà una propria lista, denominata 'Alba attiva e solidale'. (www.albaattiva.it) Sarà appoggiato da liste Ds, Margherita e da una civica.
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Sartori: "Legge Gasparri? E' vergognosa!"

E Ciampi non la firma

Carlo Azeglio Ciampi

Il costituzionalista Giovanni Sartori critica pesantemente la legge Gasparri sulle telecomunicazioni: "È fatta a uso e consumo di Sua Emittenza". "Non è una riforma, ma una pietra tombale sul pluralismo informativo" "Il digitale terrestre diventerà centrale nel mercato tra il 2010 e il 2012, cioè tra un decennio. E Gasparri che fa? Ammazza il pluralismo oggi per dire che poi si salverà tra dieci anni?" "La Gasparri consentirà a Berlusconi di comprare anche dei quotidiani e l´impero è così destinato a diventare ancora più grande e invasivo. Che è grave di per sé, ma è più grave pensando che Berlusconi è e potrà anche restare il presidente del Consiglio. In tale veste lui è un monopolista che controlla tutti i mezzi di comunicazione e che quindi manipola come vuole l´opinione pubblica." per saperne di più clicca qui
Partendo da questi motivi il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi l'ha respinta alle Camere. per saperne di più clicca qui per saperne di più clicca qui


Un manifesto per l'Europa

Carlo Azeglio Ciampi

Dal 1° luglio al 31 dicembre 2003 l’Italia ha tenuto la presidenza di turno dell’Unione Europea. Il problema più grave che ha pesato sul semestre italiano è stata certamente la frattura, non ancora sanata, prodottasi a seguito della guerra anglo-americana contro l’Iraq. La presidenza italiana, purtroppo, ci ha riservato non poche 'figuracce' in campo internazionale. per saperne di più clicca qui
Di fronte ai rischi reali cui va incontro oggi la costruzione della casa comune europea, il "manifesto" di Prodi assume un valore non solo simbolico e morale, ma anche operativo. Infatti, il Presidente della Commissione, alla vigilia dell’approvazione della nuova Costituzione e dell’allargamento dell’UE e all’avvicinarsi delle prossime elezioni del 2004, invita tutti i riformisti europei a unirsi in una lista comune, per rilanciare un progetto più coraggioso di Unione. Nell’intento di ridare vigore agli ideali dell’europeismo, Prodi espone con un linguaggio a tutti comprensibile il "sogno" (come egli lo chiama) di un’Europa più libera, più solidale e più unita. Non espone un programma vero e proprio, ma appunto un "sogno" e un progetto, che bisognerà poi tradurre in programma. Parla perciò di sfide, di valori e di scelte. per saperne di più clicca qui


Sull'Iraq una menzogna dopo l'altra

Abbattere i tiranni ed esportare la democrazia: alla fine, non avendo trovato le armi di distruzione di massa e non potendo certificare l'esistenza di un patto fra Saddam e i terroristi che avevano abbattuto le torri di New York, l'amministrazione americana è giunta a quest'ultima giustificazione della guerra iniziata nel 2003 in Iraq. A forza di passare disinvoltamente da una menzogna all'altra, tuttavia, c'è il pericolo di affezionarsi alle menzogne. Si evocano pericoli incombenti, per poi dire che no, i motivi della guerra erano da principio tutt'altri. Si scopre che esiste ormai un terrorismo globalizzato, e poi si colpisce un paese molto dispotico ma senza legami certi con l'11 settembre. Esattamente la stessa cosa rischia di accadere, ora, con l'esportazione della democrazia: anche questa promessa ha tutta l'aria di essere poco credibile, come poco credibili son risultate le ragioni belliche. per saperne di più clicca qui


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