I satelliti NOAA sono statunitensi e l'organizzazione che li controlla é appunto la NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), ente americano dedito al monitoraggio delle condizioni atmosferiche e oceaniche del globo. Trasmettono immagini del nostro pianeta sia in analogico (APT) che in digitale (HRPT). Una caratteristica del formato NOAA APT è la presenza sulla stessa linea di due immagini identiche riprese però in due differenti finestre spettrali: durante il giorno visibile e infrarosso, durante la notte infrarosso e infrarosso lontano.
Sono posti in orbita quasi polare retrograda eliosincrona con inclinazione sul piano equatoriale di circa 99°. L'altezza media dei satelliti NOAA sulla superficie terrestre è di circa 850 Km. Attualmente sono presenti più satelliti NOAA in orbita, di cui due (NOAA 14 e 15) pienamente funzionanti, i quali garantiscono una copertura globale due volte al giorno. In particolare si ricevono alternativamente i due satelliti: la mattina e la sera, uno, il giorno e la notte, l'altro.
Frequenze di trasmissione | 137,5 MHz 137,62 MHz |
Polarizzazione | Circolare destrorsa |
Modulazione della portante | FM, analogica |
Deviazione della portante | ± 17 KHz |
Frequenza della sottoportante | 2400 Hz |
Modulazione della sottoportante | AM 87%, max = bianco |
Linee al minuto | 120 |
Indice di cooperazione (IOC) | 576 |
Risoluzione | 4 Km uniforme |
Il sistema attualmente più diffuso
per la trasmissione di immagini dai satelliti meteorologici in formato analogico
è l'APT (acronimo di Automatic Picture Transmission). Come si può
intuire dalla denominazione si tratta di un sistema completamente automatizzato
che premette la diffusione di immagini in modo da non richiedere alcun
intervento da Terra. Ciò è molto importante poiché si affida all'elettronica
di bordo ogni compito e, per così dire, si abbandona il satellite al
"proprio destino". Il sistema APT è proprietario dei satelliti NOAA, ma
viene comunemente utilizzato per identificare l'analogo sistema di trasmissione
analogica di cui sono dotati i satelliti Meteor, Okean e Sich.
Da un punto di vista tecnico il segnale APT è costituito da
una portante intorno ai 137.5 MHz, modulata in frequenza con polarizzazione
circolare destrorsa. Per poter ricevere tale segnale è dunque necessario
utilizzare un'antenna accordata, anche se a queste frequenze il progetto
dell'antenna non presenta particolari punti critici. Un problema invece molto
più complesso e delicato riguarda la scelta del tipo di antenna: ground-plane,
a doppio V, Yagi a dipoli incrociati, a elica, QHA... Di seguito sono riportati
i principali vantaggi-svantaggi (molti desunti per esperienza diretta) per diversi tipi di
antenna:
APPROFONDIMENTO: « Analisi delle trasmissioni APT dei satelliti NOAA»
La linea APT dei satelliti
NOAA, simile ma non identica a quella dei Meteor, consiste in verità di due
immagini distinte: di giorno visibile e infrarosso, mentre di notte infrarosso
vicino e infrarosso lontano. Questi canali sono derivati dai cinque generati dal
radiometro a scansione AVHRR di bordo. In particolare nelle immagini
all'infrarosso la luminanza di ogni singolo pixel è proporzionale alla
radiazione infrarossa rilevata dal sensore, la quale è a sua volta legata alla
temperatura presente in quella determinata zona della Terra. Elaborando
opportunamente le immagini ricevute e facendo riferimento a particolari tabelle
è possibile avere una stima abbastanza accurata della temperatura superficiale.
La seguente figura mostra una porzione di un'immagine APT di
un NOAA. E' possibile individuare gli elementi costitutivi della linea APT molto
facilmente, da sinistra
:
Sincronismi canale:
Canale A: treno di onde quadre a 1040 Hz, 7 cicli
Oscilloscopio |
Analizzatore di spettro |
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Canale B: treno di onde quadre a 832 Hz, 7 cicli
Oscilloscopio |
Analizzatore di spettro |
---|---|
Dati dello spazio e marker:
Nell'immagine al visibile si tratta di una banda nera (spazio buio) con
inseriti marker bianchi ogni minuto. In quella infrarossa la banda è bianca
(spazio freddo) e i marker sono neri. Questi dati sono utili per valutare la
durata della ricezione del satellite: ad esempio la porzione dell'immagine
riportata dura poco meno di cinque minuti.
Immagine APT:
L'immagine viene generata modulando in ampiezza una sottoportante a 2400 Hz.
La massima intensità del segnale corrisponde al bianco, la minima al nero.
Considerando che generalmente l'immagine infrarossa è più chiara di quella al
visibile, si spiega il caratteristico "suono" dei satelliti NOAA.
Oscilloscopio |
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Oltre alle trasmissioni analogiche,
i satelliti NOAA gestiscono anche trasmissioni digitali, denominate HRPT (High
Resolution Picture Trasmission). La risoluzione offerta dal sistema digitale
raggiunge gli 1,1 Km. Come già accennato, il radiometro di bordo genera cinque
canali spettrali di cui due vengono trasmessi, ridotti in risoluzione, in APT,
mentre in HRPT sono trasmessi tutti e cinque in multiplazione temporale. Le
frequenze di trasmissione sono 1698 MHz e 1707 MHz, dunque si richiede
un'antenna parabolica in grado di inseguire il satellite in modo automatico.
Il tipo di modulazione impiegato non è dei più
banali: si tratta infatti di una modulazione di fase split-phase low o
codifica Manchester. I dati digitali sono rappresentati con variazioni di fase
di ± 67,3° a metà di ogni "cella" di dato. Se il bit è 1 allora il
segnale sarà positivo durante la prima metà e negativo durante la seconda.
Viceversa per i bit 0. Ne consegue che la direzione del cambiamento di fase
determina il livello logico del dato. Inoltre la codifica Manchester è
autosincronizzante, in quanto il flusso seriale dei dati contiene sia i dati
stessi sia il clock. Infatti la transizione a metà di ogni bit rappresenta il
clock, mentre la direzione il livello logico associato. In definitiva clock e
dati sono legati in fase.
In questa sede non si analizzerà la complessa codifica
digitale delle immagini HRPT, ma è importante evidenziare che a differenza dei
segnali analogici APT, per i quali è sufficiente un software per decodificare
il segnale, nel caso delle trasmissioni digitali, è necessario un ricevitore
dedicato che fornisca in uscita la media frequenza a 10,7 MHz. Una scheda di
decodifica (spesso dotata di microprocessore o FPGA), si occupa di estrarre
l'informazione e di inviarla al personal computer tramite porta seriale. Di seguito è
riportata un'immagine HRPT: