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Referente DSA
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Dal corrente anno scolastico è stata istituita la figura del referente per i problemi specifici di apprendimento (D.S.A.) con l’obiettivo di agevolare i rapporti tra le famiglie interessate e la scuola e tra quest’ultima e il Servizio di Neuropsichiatria Infantile.

L’insegnante referente, la prof.ssa Laura Grande, è a disposizione il sabato mattina dalle ore 8.05 alle 9.00 ed è in contatto con i docenti delle classi in cui sono inseriti alunni con tali problematiche.

Parallelamente sono stati attivati specifici gruppi di lavoro per l'elaborazione di schede operative da usare per lo studio della storia e della geografia.

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D.S.A.: DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
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Cosa si intende per DSA
Con il termine Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) vengono identificati i soli disturbi che interessano le abilità scolastiche, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale.

Il disturbo specifico di apprendimento si manifesta dunque in alunni normodotati, che presentano capacità sensoriali (uditive, visive, ecc.) e cognitive adeguate, ma che, inseriti in un contesto di apprendimento scolastico, incontrano difficoltà ad usare le abilità nella lettura, nella scrittura, nel calcolo.

La diagnosi di DSA viene rilasciata proprio solo in assenza di disturbi neuromotori o sensoriali o di disturbi psicopatologici preesistenti.

Le diverse tipologie di disturbo
In particolare ci si riferisce a :
•    dislessia (termine sovente usato in senso generico)
•    disgrafia
•    disortografia
•    discalculia
Recentemente si tende a comprendere tra i disturbi specifici anche la difficoltà di comprensione di un testo scritto, ma in merito sono in corso ulteriori approfondimenti.

Tali disturbi specifici possono presentarsi in una sola delle aree di apprendimento indicate, ma è statisticamente molto probabile la loro compresenza.

DISLESSIA: difficoltà nell’apprendimento della lettura, in particolare nella decifrazione dei segni linguistici, pur in assenza di deficit visivo.
Si manifesta con errori nella lettura, scarsa fluidità e rapidità, errato abbinamento lettere/suoni e quindi inversione di lettere, omissioni o aggiunta di suoni, ecc.  Il bambino  può anche imparare a leggere e scrivere, ma non in maniera automatica e quindi con un notevole dispendio di energie e conseguente rapido insorgere della stanchezza.

DISGRAFIA: difficoltà nella riproduzione di segni alfabetici e numerici, che si presentano con tracciato incerto e irregolare, nelle forme o nelle dimensioni.
Si tratta di una disfunzione con caratteristiche osservabili anche dall’esterno (matita impugnata male, mancata regolazione della pressione sul foglio, ecc.)
L’alunno disgrafico presenta difficoltà e scorrettezza anche nella copiatura, soprattutto dalla lavagna.
Spesso alla disgrafia si associa la disortografia.

DISORTOGRAFIA: difficoltà a scrivere le parole usando tutti i segni alfabetici, collocandoli al posto giusto nel rispetto delle regole ortografiche.
Nei testi dell’alunno disortografico si ritrovano errori che si ripetono sistematicamente (confusione tra fonemi simili quali f-v oppure s-z, ecc.; omissioni delle vocali o consonanti intermedie, confusione tra grafemi simili quali b-p oppure m-n, ecc., inversioni nella sequenza dei suoni per cui la diventa al oppure cinema cimena, ecc.)

DISCALCULIA: difficoltà che impedisce di raggiungere adeguati livelli di rapidità e correttezza in operazioni di calcolo e di processamento numerico (enumerazioni avanti e indietro, lettura e scrittura numeri, ecc.).
Tale disabilità che riguarda la parte esecutiva della matematica può ostacolare l’efficienza del ragionamento aritmetico e della risoluzione di problemi matematici.

Il ragazzo con DSA in classe
Per favorire il successo scolastico e ridurre i disagi dell’alunno con DSA occorre adottare alcuni semplici accorgimenti quali ad esempio evitare di far leggere a voce alta, di far copiare dalla lavagna, di scrivere sotto dettatura, di far prendere appunti, preferire le prove orali a quelle scritte e in quest’ultimo caso strutturarle con domande chiare e circoscritte, comunicare in anticipo le date di svolgimento e prevedere tempi più lunghi, ecc.
Lo studio mnemonico va limitato allo stretto indispensabile, i compiti a casa calibrati con riferimento ai tempi di esecuzione puntando sulla tipologia più che sulla ripetizione quantitativa e fornendo materiale di studio con modalità diversa (schemi con parole chiave, concetti e contenuti essenziali organizzati con opportune modalità grafiche a partire dalla dimensione dei caratteri, dalla spaziatura, ecc.)
Infine, gli alunni con segnalazione diagnostica di DSA hanno diritto a fruire di apposite misure compensative quali l’uso di tecnologie informatiche, della tavola pitagorica, della calcolatrice, del registratore, ecc. e anche di misure dispensative  (uso vocabolario, studio tabelline, valutazione del contenuto e non della forma , ecc.).

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Materiale a disposizione per alunni con D.S.A.
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Il materiale a disposizione si trova qui.

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