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Lino Lazzari                                         (Critico d'arte e giornalista)

 

…..non si tratta di una pura e semplice raffigurazione di una realtà per se stessa già avvincente, bensì di esaminare con scrupolosità l’intento che il giovane pittore e scultore bergamasco vuol raggiungere e che di fatto raggiunge.

L’eleganza di cui si diceva è messa in chiara evidenza attraverso soprattutto un disegno ben eseguito in ogni particolare e che, nelle opere di scultura si realizza in forme che si snodano nell’insieme senza scompensi e disarmonie.

E’ giusto, pertanto, riconoscere a Marco Mayer il merito che gli è dovuto e che già in passato gli ha permesso di ottenere risultati con le sue personali allestite sia in provincia che fuori.

 

Amanzio Possenti                                       (Giornalista e direttore)

 

.....Marco Mayer, giovane epigono di una tradizione rara, presenta queste sue opere come la testimonianza raffinata di una ricerca che sta all’interno del suo esaminarsi dentro, nella autenticità dell’artista che trova continue sollecitazioni al “vedere” e al rappresentare.

Ovunque, si avverte una solida lezione acquisita nell’amare artisticamente i cavalli, come esempi di una vitalità prorompente, che nessun essere riesce a manifestare in misura tanto sensibile e accattivante.

Ora che è possibile ammirare l’intenso e vivace lavoro di Mayer resta davvero l’interrogativo: ma questi “cavalli” così unici, non sono forse la metafora di una società che ha bisogno di ritrovare certi simboli, per continuare a credere nelle tradizioni consegnate dalla storia?

 

Alma Peroni Treccani                                     (Collezionista d'arte)

 

Marco Mayer artista nato; pur tanto giovane ha già raggiunto un'alta quotazione nel campo artistico come pittore e scultore di grande qualità.

Il suo stile moderno ed antico colpisce la sensibilità di ogni essere umano che ama l'arte.............

 

Enrico De Marchi                    (Critico d'arte, storico, giornalista)

 

....... I cavalli nella scultura che in pittura sono stati anche nei secoli scorsi argomenti da sempre stimolanti e affascinanti per la sensibilità di schiere di artisti, ma pochi ne hanno quasi fatto una ragione di vita come Picasso, Marini, De Chirico e altri.

Chi ha reso il cavallo protagonista assoluto delle sue ricerche di pittura e scultura è Marco Mayer (classe 1972).

Nei cavalli Marco Mayer trova la ua massima espressione artistica. Opere nelle quali l'umile argilla è ricerca artistica di un autonomo gesto motorio.

Un transfer che dalle mani di Mayer trova uno squarcio per impossibili e dinamiche anatomie per trovare un sentimento creativo.

Si apre sulla mostra un'analisi sulle proporzioni usate e sul movimento per arrivare al vero gesto spirituale.

 

Gianluigi Agazzi           (Poeta, scrittore,Comm.Cav.,Accademico)

 

Cavalli a briglie sciolte

ho ammirato, senso di libertà

volto femmineo

avvolto in un vortice azzurrato

ove spazio di cielo sfiorava.

Azurrità di spazi infiniti

assaporavo fra le sue opere

laddove anche la

mia anima

carpiva azzurre speranze

come i suoi quadri.

                                                Complimenti!

 

Dedicata in occasione della  mostra all'Hotel Excelsior San Marco

Bergamo, Dicembre 1997.

 

 

 

 

 

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