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Marco G. Gorsini

 

Dopo tanto studiare la Storia viene il momento che uno nella Storia gli viene voglia di andarci sul serio. Ciò che mi propongo è  conoscere le leggi fisiche dell’universo  in cui viviamo, al fine di realizzare il Cronovisore e la Macchina del Tempo, che chiamo il braccio sinistro dell’Uomo, mentre il braccio destro lo stanno già costruendo alla grande i medici in collaborazione con gli ingegneri (cui in seguito si assoceranno verisimilmente anche gli informatici), cioè la Vita Eterna. Con questo lavoro prenderò due piccioni con una fava perché stando l’universo  al posto di dio potrò dimostrare l’inesistenza di dio spezzando una lancia contro il Male Assoluto di coloro che l’hanno inventato per servirsene a proprio vantaggio contro i loro simili. Non è solo questione, nell’intero Mondo  Civile, di ridurre dio a un Babbo Natale o una  Befana, perché, essendo una Menzogna Pericolosa, non deve mai più servire da paravento per i Malvagi Terroristi e Furbi di ogni risma.

 

Contribuisci a finanziare le mie ricerche sull’universo, il cronovisore e la macchina del tempo, la macchina della resurrezione dai morti.

 

Perché esiste solo l’universo con la sua a materia stupida,  ma coi mattoncini della quale tutto  è costruito, pure la stupida idea di dio, elaborata dal primo deficiente assassino della storia.

Poiché sulla scia di due imperi mondiali, di Atlantide e Roma, gli dèi siamo sempre stati noi gli Italiani (i Titani e i figli dei Titani, i Giganti;  la religione l’hanno praticamente inventata gli Orientali (ce ne rimangono tracce nei Greci ed Ebrei) sulla base della nostra superiorità di conquistatori  che a loro appariva divina), fino ai nostri più recenti antenati con la A maiuscola, che per scrivere l’ultima epopea, quella risorgimentale (dall’Unita d’Italia alla Breccia di Porta Pia e Roma capitale il 20 settembre 1870), citando  da ultimo, i Mille, i picciotti siculi, i bersaglieri di Porta Pia,  morirono e lasciarono a  migliaia i propri teschi e  ossa aride a imbiancare sotto la pioggia, il sole e il vento, sul teocalli del dio del  papa di Roma, ma lo sconfissero, insieme al papa suo tirapiedi,  occupando Roma che divenne capitale d’Italia,

 

Perché Noi dobbiamo tollerare  ancora (nel III millennio del trionfo dell’uomo, che questo vecchio sedicente vicario di un dio che abbiamo comunque sconfitto il 20 settembre 1870, capo dell’associazione terroristica mediorientale fondata dall’Egiziano detto Gesù, trapiantata duemila anni fa a Roma,  dove vuole essere l’Apoteosi del Terrorismo, del Male Assoluto, dell’anti-uomo, lo Stato dentro lo Stato, come la Mafia,  oltretutto finanziato dallo Stato iniquo suo complice che per fortuna sta per andarsene),  continui a gracchiare le sue stupide e false parole da agnello castrato-disco rotto dalle nostre televisioni, avendo le sue di televisioni, e non paghi le tasse insieme all’accozzaglia di furbi ladri cattolici che lo segue e che bloccano con le larghe intese la politica italiana?

Che dio esista (e non esiste) o meno ce ne freghiamo perché lo abbiamo sconfitto il 20 settembre 1870. Dal 1895, sotto la Sinistra di Francesco Crispi!,  si commemorò la festa nazionale della Breccia di Porta Pia  il 20 settembre 1870, ma quel fottuto  di Mussolini, il sinistro, della sinistra, direttore dell’Avanti!, che proprio perciò faceva pappa e ciccia coi cattolici e ne portava le camicie nere dei Guelfi neri, squadristi romagnoli del papa Bonifacio VIII, quel fottuto di Mussolini, dicevo,  si piegò ad abolirla  nel Concordato del 1929.

 

Io chiedo che l’Italia prossima a rinnovarsi, ritorni a bagnarsi al fonte battesimale   dei migliori ideali sui quali fu costruita disinteressatamente dalla Destra cosiddetta storica, e ristabilisca la festa con una fiamma perenne alla Breccia, monumento alla liberazione del mondo intero dai soprusi della religione in genere, dai soprusi di chiunque affermi di parlare in nome di un dio quale che sia,  di millantare contiguità con un dio, istituendo il reato di millantato dio.

 

L’Italia non e mai caduta cosi in basso, nemmeno coi Visigoti, Unni, Vandali, Eruli, Ostrogoti, Bizantini. Il colpo di Stato di Napolitano e dei comunisti col sedicente nuovo centrodestra  non servirà a impedire la fine della casta. Siamo in quella terra di mezzo in cui un regime infame sa che se ne deve andare, che è finita, eppure rimane aggrappato alle poltrone, e comincia addirittura ad alzare i toni minacciosi contro Matteo Renzi, il vincitore.  A Capodanno l’esorcizzeremo bruciando l’anno vecchio e augurandoci che il 2014 ci  porti una nuova classe dirigente non più arrogante sfruttatrice del popolo ma servitrice rispettosa e, soprattutto, capace.  Chi ci  darà la Nuova Italia? Penso a  Grillo,  ai Forconi, a Berlusconi, a Renzi.  I nemici sono il PD che siede in Parlamento (non quello che ha votato, plebiscitariamente, Renzi), il Nuovo Centro-Destra, Sel, Scelta Civica, che si assumono la responsabilità del marcio della Repubblica dal 1876 a oggi. Difendono tutto il marcio di questo disgraziato Paese, la pappa e ciccia col papa (ogni primo ministro appena eletto va dal papa nostro nemico in seno come per riceverne l’indirizzo politico e la benedizione) e con la sua destra estrema e sinistra estrema, i Guelfi neri e rossi, le brigate nere e rosse che sono la stessa cosa unita nelle larghe intese contro l’Italia Unita, che essi hanno appunto rinnegato dopo il tristissimo ventennio fascista e lo sfascio dell’Italia finito solo con l’appeso a Piazzale Loreto, non ristabilendo la festività della Breccia di Porta Pia, festa repubblicana e dunque nettamente in contrasto con la Chiesa e col suo Uomo del destino (Mussolini appunto) inviato da dio.

 

Da quando la Sinistra cattolico-comunista  ladra e incapace ha preso il potere,  dal 1876 ad oggi, inaugurando la peggiore stagione della storia d’Italia sulla via del disonore fino allo Sfascio, con  la sua corruzione ha determinato  il degrado di tutto e prima di tutto della cultura e insieme dell’insegnamento della storia (la bussola di un popolo, che gli indica sulla base del passato il suo futuro), divulgandola nelle scuole di Stato (e in quelle cosiddette “private” che finanzia al papa e ai cattolici) a suo uso e consumo attraverso storici addomesticati per lavare i cervelli dei sudditi, mantenendoli o renderli ignoranti, credendo, alla sua maniera catto-populista, che un gregge di pecore si munga meglio, vero? Sbagliato!

 

A conclusione dei miei studi storici, con la scoperta dell’Impero di Atlantide con capitale a Roma capitolina, insieme con la voglia e la necessità   di scrivere anche la storia d’Italia, proprio in questo momento di sbandamento, ho deciso di programmare una complessiva storia d’Italia in quattro parti, dalle origini a oggi.  La meravigliosa avventura dell’Italia sulla via della costruzione di un impero di Titani 1,   l’Impero di Atlantide dal 2000 al 753 a. C. (già pubblicato il  26 Maggio 2013); La meravigliosa avventura dell’Italia sulla via della creazione di una civiltà universale 2, Il secondo Impero di Roma  dalla monarchia fondata da Romolo, 753 a. C.  al Sacco di Roma di Alarico coi suoi Visigoti, 410 d. C.;  La meravigliosa avventura dell’Italia sulla via dell’onore  3, da Carlomagno a Roma capitale sotto la Destra, 1870, e La meravigliosa avventura dell’Italia sulla via del disonore  4, dalla Sinistra al potere, 1876, allo sfascio del 2013.

 

Lavorando alla terza parte (che spero di pubblicare al più presto nel 2014) e cioè alla difficile risalita durata  oltre mille anni, degli Italiani  contro i cattolici e il papa,  ricostituendo l’Unita d’Italia e Roma capitale (grazie alla tessitura dell’inimitabile regista Cavour, ovviamente all’idealismo antipapale di Garibaldi, e a potenze europee che chiusero benevolmente un occhio, o anche parteciparono sotto copertura, o ancora agendo per i fatti propri indirettamente ci diedero una mano  a favore della causa, che a ben vedere non era solo italiana, bensì mondiale, abbattere il potere piratesco dei cattolici e  del papa di Roma, che si proclama da sempre vicario di dio  a Roma e in Italia, e dunque anche sconfiggendo lo stesso dio), era necessario che riflettessi su un fatto di portata filosofica, ma anche molto molto concreta, giuridica, e cioè: se la Chiesa cattolica  falsamente millantò di rappresentare dio deve pagare e se dio non esiste  deve pagare doppio. Il fatto che l’Italia batté dio e il papa, già di per sé non gioca a favore dell’esistenza di dio, perché questo non intervenne in difesa del suo tirapiedi, e se poi dio invece lo sconfessa e sconfessa tutti i terroristi, perché in suo nome gli islamici uccidono gli innocenti facendosi saltare per aria? O dio è d’accordo, ed ecco allora un motivo in più per dargli la caccia ovunque sia. Difendi te stesso dio,  se ne sei capace, e se non lo sei, dio non sei, e nemmeno quei quattro buffoni  di cattolici che ti seguono. Ma devono pagare e pagheranno, risarcendo tutti i danni che hanno provocato non solo all’Italia ma all’umanità intera.

 

Dunque mi riproponevo di dimostrare l’inesistenza non solo del dio dei cristiano-cattolici ma anche di dio tout court. Ma questa premessa era diventata troppo lunga e decisi di farne un lavoro a parte, quando mi capitò di fare interessanti osservazioni sull’universo, e allora decisi di spostare l’accento sulla Fisica (perché perdere tempo  a dimostrare l’inesistenza di Babbo Natale se puoi far fare un passo in più alla Scienza per dare all’uomo il dominio sull’Universo?). Sarà la Fisica ad uccidere dio (Video killed the radio star). Ma comunque sia  è veramente l’ora di mettere fuori legge ed eliminare fisicamente tutti coloro che venerano dio bombarolo e ladro e comunque menzogna politica.

 

Il papa è sedicente (sulla base di una sedicente tradizione che partirebbe da Gesù figlio di Maria fecondata da dio; Gesù avrebbe nominato suo successore Pietro, tu sei Pietro e su questa pietra fondo la mia Chiesa, e la successione continuerebbe di papa in papa (una sequenza di papi e antipapi, alcuni palesemente criminali, altri ladri, altri ancora puttanieri, fino al prototipo di tutti Bonifacio VIII, tutte queste cose insieme, che portò alla perfezione lo statuto papale della riforma cluniacense dei domenicani, cioè l’onnipotenza del papa, re dei re (finito a fare il collettore di denaro e il faccendiere del re di Francia a Avignone e poi tornato appena in tempo perché il discussissimo  spagnolo papa Borgia dirimesse la controversia fra Portogallo e Spagna sulla spartizione delle Americhe appena scoperte dal nostro Colombo), fino alla riforma protestante, che ridimensionò il papa contrapponendogli  un bastione nell’Europa del Nord (non sarà mai benedetto abbastanza Martin Lutero, cui suggerisco di dedicare  una festa da celebrare in tutta Europa), e ne acuì la  ferocia degli ultimi giorni che si sfogò con il filosofo  Giordano Bruno bruciato vivo a Campo de’ Fiori a Roma, nel 1600, vittima che grida vendetta contro tutti i cattolici, proprio perché diceva cose verissime e scomode per la Chiesa falsa e bugiarda e  ladrona, e, nello stesso torno di tempo,  della reclusione a vita (sostituita all’ultimo al consueto rogo) del fondatore della Scienza moderna, Galileo Galilei. Gli ignoranti e/o collusi che ogni domenica vanno ad applaudire papa Bergoglio, gesuita, in Piazza San Pietro dovrebbero invece  meglio starsene a casa e studiarsi la storia, che è la bussola che dal nostro passato ci indica il futuro. Questo papa pecora fuori  (ma sempre gesuita dentro) è solo l’ultimo della serie di una dinastia di capi di una associazione a delinquere che ha provocato per oltre mille anni guerre fratricide fra europei l’un contro l’altro armati per soccorrerlo e soccorrere i suoi interessi a dominare Roma, l’Italia, la stessa Europa, impedendo l’Unità d’Italia; guerre che egli scatenava servendosi di mezzi che oggi farebbero ridere, come le scomuniche, ma allora, con la creduloneria medievale imperante, no, perché lo scomunicato, se era re, perdeva il rispetto e la soggezione del suo popolo, mentre i baroni opportunisti se ne spartivano le terre, o, per fare un altro esempio, se erano banchieri fiorentini (che tenevano per i le palle tutti i re d’Europa), venivano espropriati dei loro beni e tesori all’estero nelle differenti banche e sedi commerciali; o farebbero gridare all’assassino, con l’inquisizione e il rogo di libri e persone indifferentemente. Fino a ieri il papa-re ha mandato al rogo o alla ghigliottina degli italiani che reclamavano la libertà,  e se l’attuale papa viene dai gesuiti, le peggiori bestie nere dell’esercito della Chiesa,   l’ex papa a latere Ratzinger ha diretto l’ancora esistente Index Librorum Proibitorum, a futura memoria, che se un giorno putacaso la Chiesa recuperasse il potere sovrano statale con diritto di morte, molti  finirebbero al rogo, pure gli scienziati. E la Chiesa di Roma è fatta di altrettante teste vuote, ma con la memoria da elefante e un cinismo che non ha confini come il suo dio.

 

31 dicembre 2013 – Tutti i diritti riservati

 

  

Vorrei iniziare le mie riflessioni su dio (quel che dico, vedrete, finisce col valere invece perfettamente bene per la materia e l’universo) dal punto di vista filosofico e scientifico, ma a questo punto non posso non rilevare che   ho avuto l’onore di scoprire (onore facile, data l’ignoranza e/o la connivenza  degli storici col Regime, i quali  dunque sono pagati per lasciare le cose così come stanno in modo da far credere agli Italiani, che dimenticano facilmente la storia, che hanno studiato male, perché scritta da costoro, che i cattolici e il papa siano buoni come il gesuita papa Bergoglio, che si esibisce molto buonista davanti alle telecamere, tanto che pare un  Papa Buono redivivo) che il cristianesimo nasce intorno alle imprese terroristiche dell’ideologo (falso profeta Egiziano alias Gesù) della sollevazione palestinese contro Roma dal Monte degli Ulivi e da Gerusalemme (66) fino a Masada (73), e dei suoi degni discepoli Simone (Pietro) di Ghiora e Giovanni di Giscala (il discepolo che Gesù amava), condannati a morte per strangolamento il primo nel 70 d. C. prima del trionfo di Vespasiano imperatore e dei suoi figli (Tito aveva preso Gerusalemme dove erano morti o fatti prigionieri gli ignari ebrei convenuti per la Pasqua ebraica, presi in mezzo dal fuoco incrociato di ribelli pagani (Galilei, Samaritani, deportati al nord dagli Assiri che avevano disperso le cosiddette dieci tribù israelite di Israele, nord) proto-cristiani contro i Romani), e alla reclusione perpetua il secondo, a Pathmos (dicono le fonti cristiane), dove, come i mafiosi nostrani in carcere di sicurezza, ebbe il tempo e l’ausilio di carta e penna per scrivere l’allucinata visione terroristica dell’Apocalisse,  e  il primo dei vangeli (che si differenzia dagli altri, la cui redazione ultima e del II-III d. C. e si chiamano sinottici perche scopiazzati fra loro). Fu l’unico dei terroristi cristiani a scrivere, dato che i terroristi  in mano sanno tenere solo le bombe. Tutti gli altri, di cui probabilmente non conosceremo mai il vero nome,  furono i furbi ideatori occulti della macchina per far soldi e potere che,  a partire dall’ultimo quarto del I d. C., divulgarono le nuove della presunta crocefissione di Gesù l’Egiziano lontano e molto lontano da Gerusalemme (a Antiochia, Alessandria, Efeso, Roma, Milano, Lione, Cartagine), retrodatandole di 40 anni, dal 70  al 30 d. C., in modo che l’indagine sulle fonti storiche dell’Egiziano ne fossero compromesse, tanto più che si ricercava un Gesù nato sotto Augusto e morto sotto Tiberio, in un’epoca in  cui a Gerusalemme parrebbe che  tutti si chiamassero Gesù (e Antichita giudaiche di Giuseppe Flavio ne risultarono massacrate di interpolazioni cristiane; è un  “miracolo” che si  sia salvata Guerra giudaica e che Atti orgogliosamente mantenga i dati sull’Egiziano secondo il motto dei furbi terroristi  secondo cui guarderanno ma non vedranno, ma ignoravano che sarei nato io e avrei visto). Per completare l’opera poi i preti avrebbero aggiunto la ciliegina sulla torta dicendo che i vangeli sono  la parola di dio, non opera di  storia. Ma ogni tanto i papi avrebbero scritto libri per dimostrare che Gesù è realmente vissuto, mentre a rigor di logica una continua tradizione papale dovrebbe conoscere perfettamente un tale individuo e ritenere superfluo dimostrarne l’esistenza (come se oggi noi sentissimo necessario provare  l’esistenza di Cesare o Cleopatra). Noi non scriviamo continuamente libri per dimostrare la sua esistenza (dell’Egiziano) e dei suoi collaboratori (Giovanni e Pietro), visto che sono noti perfino ai commentatori della Bibbia di Gerusalemme delle edizioni dehoniane di Bologna, nella tavola cronologica alla fine.  

Guerra giudaica di Giuseppe Flavio che, riuscito a salvarsi con furbizia dall’ennesimo suicidio di massa terroristico, divenne lo schiavo liberto e biografo di Vespasiano prendendone il cognome di casa  Flavia, servì a questi pericolosi ideologi del terrorismo trapiantato a Roma per da qui conquistare dall’interno l’Impero, per ricostruire la cronologia del nascente cristianesimo  arruolando nel cristianesimo ignari individui, non a caso vissuti 40 anni prima, come quello  Stefano che si ritrovò ad essere battezzato come proto-martire.

 

Gesù evangelico e il falso profeta detto l’Egiziano di Alessandria d’Egitto, che parlava greco, e l’ultima volta e segnalato da Saul — sacerdote del tempio di Gerusalemme e, dopo la sua missione in Grecia (66-67),  007 undercover col nome di Paolo al servizio di Nerone contro questi pendagli da forca — a Qumran coi suoi quattromila seguaci. Se l’avvistamento di Paolo  (58 d.C.) non è stato retrodatato dai secredenti furbi cristiani rimaneggiando (Atti degli Apostoli) la sua relazione all’imperatore, vuol dire che l’Egiziano è uscito fuori di scena dopo aver solo dato il via dal Monte degli Olivi, ai suoi  degni seguaci,  in quanto  e solo nel 66 che Gerusalemme viene presa dai ribelli e la ribellione dilaga in Palestina.  Nel 67-68 di Gerusalemme si impadronisce  Giovanni (il discepolo che Gesù amava: in senso omosessuale; altrove troviamo un sedicente Marco, anche lui evangelista, che scappa nudo dalla stessa alcova) di Giscala con gli idumei e nel  69 lo raggiunge  Simone (alias Pietro) di Ghiora coi suoi sicari);  non risulta a nessuno che l’egiziano sia stato crocifisso (del resto nei vangeli si rimarca come sia abile a dileguarsi tra la folla, il più delle volte minacciosa nei suoi confronti; e che dire poi della beffa che sarebbe scappato alla pena della crocefissione come bar Abbas, Barabba, Figlio del Padre?), nemmeno a Giuseppe Flavio che, pur essendo sacerdote ebreo e comandante supremo ebreo nella prima parte della rivolta contro Roma,  non conosce i cristiani (del resto questo è solo un epiteto derivato dall’unzione santa, Gesù il Cristo, l’Unto, già nota agli Ebrei sotto il termine di Messia, attributo di tutti i matti che credevano di essere inviati da dio a salvare il mondo, e che regolarmente erano da molti decenni prima finiti nell’unico posto dove potevano finire, in croce, sotto i Romani), che dunque ancora non  esistono e non hanno eletto a loro dio un sicuro terrorista, l’Egiziano, che, secondo diritto romano, avrebbe dovuto essere  condannato  alla croce (come i listes, i banditi, i terroristi, crocifissi alla sua destra e sinistra;  i vangeli non tacciono che Gesù abbia fatto appello nell’ultima cena alla ribellione procurandosi le spade, che qualcuno ha gia sotto il tavolo, a cena, ne sull’Orto degli Olivi fonte della ribellione, dove Pietro con la spada taglia l’orecchio del capo pattuglia che viene ad arrestare Gesù). La croce e il peggiore marchio d’infamia romano e anche l’emblema della superiore giustizia e sovranità delle autorità italiane complici dei cattolici e del papa. Ricordo ai Procuratori della Repubblica, potere indipendente a tutela del Popolo Sovrano,  che la vera sovranità è appunto del Popolo Italiano, non dei terroristi che ne  vogliono abbattere il libero Stato, e che trovano nel simbolo osceno della croce la promessa della loro impunità e  sperato futuro trionfo.

 

La Guerra giudaica avvenne in Palestina, e fu vinta da Roma che la schiacciò, mentre la cricca che ne volle trarre vantaggi economici di raccolta oboli e politica di potere (mascherato da religioso) fu creata a Roma, intendendo infiltrarsi e radicarsi in Occidente attraverso le sue città più nevralgiche, entrando i terroristi fatti schiavi da Roma nelle famiglie come sic! docenti di  greco e di cultura greca (non a caso l’imbecillità nazionale fa dei terroristi anche oggi degli uomini degni di salire in cattedra! Ricordo poi che Alessandro Magno aveva conquistato l’Oriente e vi aveva diffuso il greco, l’unica lingua e popolo che avrebbe potuto fottere i cervelli dell’umanità), spargendo a larghe  mani il veleno del cristianesimo che in breve tempo portò l’Impero alla debilitazione fisica e all’agonia fino alla morte. Però fu aiutato dalla grande decimazione  dell’Impero Romano causato dalla peste del 168 d. C. sotto Marco Aurelio, portata dalle legioni romane che avevano combattuto contro i Parti, la vera anima oscura, palesata dagli angeli e dal manicheismo, dell’ebraismo ellenistico e del cristianesimo romano. (I Magi che ossequiano Gesù nella capanna fra il bue e l’asino sono i subdoli Persiani, quelli del dualismo manicheo e dunque del Diavolo, di Qumran, penetrato appunto nei Vangeli di Gesù). Senza questa grande peste persiana che, diciamo cosi, fece cadere Roma da cavallo, ne i cristiani ne gli orientali grecizzati, ne i germani (che alla fine vennero comunque a salvare l’Impero dagli orientali grecizzati e dai cristiani), l’avrebbero avuta vinta.

 

Chiuso l’inciso, torniamo a dio. (pausa di riflessione assai  lunga, tipo il film cecoslovacco con la massaia che rimestava di continuo nella pentola proposto per la critica a V. Sgarbi su Scherzi a Parte). - Allora? - Allora che. - Hai detto che parlavi di dio. - dio. – Tutto qui e quello cha hai da dire? - E ti pare poco? Ho detto dio! Non sai che è l’unico esistente eterno e infinito, e perfetto? Esiste solo dio. Non è possibile dire che dio è nato né che morrà. Esiste da sempre e per sempre. Non è possibile dire fin dove arriva perché se per ipotesi vai fino  all’estrema galassia che possiamo osservare coi più potenti telescopi egli è ancora più esteso all’infinito. Fin dove arriverai lontano egli è ancora miliardi e miliardi di anni luce oltre e oltre e oltre all’infinito. L’infinito è però strano, a pensarci bene, perché se dico che non posso aggiungere un solo pelo all’infinito, perché altrimenti quello di prima non sarebbe vero infinito, ne devo concludere che l’infinito é proprio finito, cioè saturo. L’infinito non può estendersi ancora di più perché è già esteso al massimo, non a caso è infinito. Non potrebbe dio estendersi di più di quanto è esteso altrimenti non sarebbe dio, ma qualcosa in divenire, mentre dio è per ipotesi perfetto così com’è dall’eternità e per l’eternità.

 

Ne possiamo tenere conto per fare degli esempi semplificati al momento di discutere se l’universo è stabile o in moto, e ne concluderemo che è stabile.

Dicono che dio è invisibile, di puro spirito. Io non ho mai capito cosa significhi di puro spirito. Certo non è un alcolico, se no dio avrebbe fatto il mondo ancora più storto di quello che è.  Guardando lo spazio dalle foto dei telescopi o dei satelliti mi immagino che il vuoto o comunque l’elemento in cui ruotano le galassie, mi parrebbe ciò che più si potrebbe avvicinare all’essenza di dio. Non è propriamente aria, né etere, dimostrato superfluo dalla teoria einsteiniana della Relatività. Se il più semplice elemento chimico  dell’idrogeno potesse essere considerato all’origine di tutto (non lo potrei definire dio perché dio non nasce e non diviene; del resto l’idrogeno è composto di un nucleo e di un elettrone che gli ruota intorno; difficile definirlo dio, ma del resto i cattolici credono in realtà a padre figlio e spirito santo, tre dèi in uno laddove entrerebbero in conflitto, parenti serpenti, e ne uscirebbe vincente uno; che dico? Non è possibile che dio sia altro che una realtà omogenea e semplice in ogni sua parte, anzi senza parti, tutto sempre omogeneo) o il tutto  degli elementi chimici (la cui conoscenza per noi aumenta nel tempo perché se ne scoprono o compongono di ulteriori; per la carta che ho sotto gli occhi  l’ununbio, 112° sarebbe l’ultimo), meglio, perché il tutto contiene anche la parte,    avremmo risolto il problema ma non e cosi. In ogni caso abbiamo scoperto che dio se esiste deve essere non solo il più semplice elemento avendo solo un elettrone o solo un nucleo, altrimenti non è semplice e omogeneo come vogliamo, ma anche che cosi non funziona nulla, abbiamo proprio il nulla, il vuoto assoluto, proprio perche l’universo esiste perché gira, e invece il dio immobile è la morte, l’inesistente.

 

Se la teoria del Big Bang (e del corrispondente Big Crunch) fosse esatta (e lo stesso Hawking che l’ha proposta l’ha rinnegata), dovremmo immaginare che tutto esplose da uno spazio che solo esisteva eterno e infinito. Posso immaginare che uno spazio siffatto possa esistere da solo e prima della eventuale nascita dell’universo e della sua vita fino all’uomo? Prima di tutto dovrei capire la consistenza di questo spazio/dio.  Dovrebbe essere sicuramente di una consistenza omogenea, puro spirito in qualsiasi parte, sempre uguale a se stesso, calma piatta, incolore (invisibile), inodore, insapore, inconsistente come l’aria anche se non è aria (inavvertibile al tatto), talmente calmo che non si sente un batter d’ali di farfalla. Una persona intelligente direbbe subito che stiamo parlando del nulla, ma i cristiani no. E allora occorre che io indaghi più a fondo. Se ipotizziamo un essere che è sempre uguale a se stesso, senza organi sessuali, perche questi compaiono per procreare e dio essendo un puro spirito se procrea lo fa in modo non usuale per gli esseri umani e in genere per tutti gli esseri viventi terreni; immaginare dio come un astronauta perso nello spazio per quanto grande ed immenso, non starebbe in piedi. E’ facile immaginare che sia tutto mente, una mente che, sottoposta ad esame, presenta un encefalogramma assolutamente piatto. E infatti se per ipotesi dio pensasse, non mancherebbe di scuotere la sua perfetta imperturbabilità, serenità olimpica si dice anche per gli dei greci e romani.  Proprio questo pensare di dio messo in dubbio mi pare l’occasione per parlare della sua presunta creazione del mondo a lui esterno. Per la verità il mondo visibile è più correttamente definibile all’interno di dio, in quanto dio essendo infinito comprende il mondo visibile. Se infatti il mondo fosse all’esterno di dio, dio non sarebbe più infinito. Altro punto sarebbe stabilire quando dio avrebbe deciso di creare il mondo. A parte il fatto che dio non avrebbe in un dato momento, a caso, espresso un pensiero (esempio: fiat lux). Nel suo essere completamente immobile, rimarrebbe da capire come mai avrebbe espresso questo pensiero telepatico in un dato momento piuttosto che in un altro. E poiché dio è eterno e dunque non ha inizio né fine, non si capirebbe come mai, in ogni caso, avrebbe aspettato un’eternità prima di creare telepaticamente l’universo da cui poi secondo una versione ebraica, elohista, si sarebbe evoluta la vita fino all’uomo (secondo un’altra versione ebraica, per la verità più tarda, sebbene in apparenza non si direbbe, jahveista aronnita, prima l’uomo, poi i viventi e infine la donna, e questa versione ci pare adatta ad un dio razzista e antifemminista, ma anche biologicamente infondata). Ora poiché dio non potrebbe pensare tardi ciò che potrebbe pensare prima (non foss’altro perché sapendo tutto e prevedendo tutto avrebbe previsto il suo pensiero di creazione nel futuro riportandolo all’immediato presente, ma quale presente?),  non rimane che pensare che dio abbia creato il mondo da cui poi si sarebbe evoluto l’uomo (una teoria evoluzionista!, altro che stupido e ignorante creazionismo biblico!, secondo la visione elohista e musita, israelita, del nord, della scuola da cui proviene Geremia, esule in Egitto) fin dalla sua stessa esistenza eterna, cioè esiste da sempre dio e insieme a lui esiste da sempre l’universo. Anche l’universo è eterno. Ma poiché due entità eterne ed infinite non possono coesistere, altrimenti dio distruggerebbe l’universo (l’universo non puo distruggere dio perche dio ovviamente non esiste, né puo nuocergli in alcun modo), ne dobbiamo trarre la conclusione che la Chiesa ha sbagliato (mandando al rogo libri, e corpi, indifferentemente, di eretici e scienziati laici che osarono mettere in dubbio questo dogma) e la Scienza ha vinto, come era destino. Se esiste l’universo con tutte le caratteristiche attribuite finora a dio, dio è pleonastico. Per comodità di discussione non abbiamo mosso alcuna obiezione alla creatività di dio, e lo facciamo adesso. Essendo   perfetto, dio,  guarderebbe continuamente in sé, meglio, sarebbe continuamente concentrato in sé come farebbe un cervello esistente  autonomamente, in ogni suo punto o parte, omogenea, per adorare se stesso percependosi e contemplandosi  mentalmente come un Adone (Adone è quello che si guardava trovandosi irresistibilmente bello, e infine facendosi un bel bagno nell’acqua in cui si specchiava, affogandovi), e farebbe appunto bene, essendo il solo e ottimo essere esistente. Solo che non comprendo come un cervello omogeneo, infinito, perfetto, eterno, fatto di qualcosa di elementare al massimo, inodore, incolore, inconsistente, invisibile, insapore, calma piatta, possa vivere e soprattutto avere la forza telepatica, non saprei cos’altro dire, di creare il mondo visibile. Un essere unico e perfetto che crei qualcosa (qualsiasi sia la modalità della creazione) genera l’universo, fino all’uomo, sotto la nostra osservazione. L’uomo non è certo perfetto come dio, al contrario, essendo rappresentato addirittura da serial killer, cannibali, stupratori che  uccidono le loro vittime e ne lasciano prova fotografica e video. E inoltre dove li mettiamo i cristiani e i cattolici e papi e cardinali che commisero una serie infinita di infamie come guerre di religione, roghi di eretici e di streghe, torturati con tenaglie roventi che ne tagliavano il corpo a pezzi?  Utilizzarono la scomunica come mezzo politico infame su gente  stupida, che credeva stupidamente in dio, ma soprattutto credeva nell’inesorabilità del potere iniquo della Chiesa? Gli animali ugualmente mostrano una analoga ferocia laddove i carnivori uccidono gli erbivori per nutrirsi. Anche loro disobbedirono alla parola di dio, di non mangiare dell’albero della conoscenza del bene e del male? Oppure anche loro seguono le leggi dell’evoluzione e anche le leggi della malformazione genetica, che vanno indagate nel DNA di tutti i viventi, dove non sempre le ciambelle escono col buco? Quanto all’universo è evidente che qua e là esplodono stelle e qua e là ne nascono di nuove. Tutto è in evoluzione nella materia, stupida, ma eterna e infinita. Per definizione dio è estraneo a tutto ciò perche dio E’, non evolve, non si trasforma.  Ai preti non piace sentir dire da Darwin che l’uomo deriva, parlando semplicemente, dalla scimmia, e nemmeno che la materia da cui tutto deriva è stupida, ma e proprio cosi. Non solo, da stupidi, gli fa ombra la scimmia, ma anche la materia, i mattoni dell’universo con cui tutto è composto, dall’evoluzione incosciente che prende coscienza di sé solo gradatamente, via via, che sale la scala degli esseri fino all’uomo, in teoria il più perfetto di tutti, ma solo nel cervello dei Premi Nobel e affini.

 

Una cosa che non riesco a capire è perche il cervello umano in genere ragiona per nascita dal nulla  e non per esistenza da sempre. Però mi correggo subito. E’ il cervello dell’uomo stupido, del bambino che ancora non ha avuto modo di riempire il suo cervello di scienza, ad aprire bocca e dire questa stronzata: - Da dove vengo? - Chi ha creato tutto quel che vedo? Parlo di me stesso da bambino, al che mio padre cultore di scienza in tutti i suoi risvolti e cattolico (due cose inconciliabili) si disse che aveva un figlio intelligente. In fondo vede o viene a sapere (insieme ai genitori e nonni analogamente ignoranti), che il bambino esce dall’utero della madre, che il gattino fa altrettanto da madre gatta, o, ancor più suggestivo, l’uovo (che si può immaginare cosmico) dal culo della gallina. Vien prima l’uovo o la gallina? La domanda può sembrare intelligente, e magari per ragionamento evoluzionista uno pensa all’uovo; ma subito dopo pensa che all’origine della vita c’e semmai la cellula, l’essere unicellulare, poi viene l’evoluzione e dall’ameba, via scimmia (per parlare semplice), l’uomo.  Ora torniamo alla chimica. Se dio pensa non può essere certo sulla base di un cervello chimico e basta (ancora morto come un pezzo di ferro o un pezzo di pietra). Semmai il suo cervello sarà composto di materia vivente, di una cellula, la quale, disgraziatamente per i cattolici, sarà ancora più complessa dell’idrogeno, tanto che nella scala dell’evoluzione viene dopo.

 

Non capisco perché non si riesca a capire che è più logico pensare che la vita è sempre stata. Parlo della vita elementarissima della stessa materia (stupida), senza che la quale viva nemmeno avverrebbe la vera vita animale e sub-animale. Non uso Vita con la maiuscola altrimenti i cristiani ci vedrebbero dio che non c’e. La materia e molteplice mentre dio è uno. Non condivido l’opinione che ho letto su internet, in pubblicità, di un libro di Hawking del 2010, non a caso subito criticato dal comitato dei religiosi di tutto il mondo uniti contro coloro che gli vogliono togliere il posto di lavoro, che l’universo nasca dal nulla grazie alla forza di gravità. Si ritornerebbe a supporre l’identità del nulla preesistente con dio che, avrebbe creato  l’universo esistente in cui viviamo, e dunque il Big Bang. C’è un’altra incongruenza, perché si suppone che le leggi, la gravità, siano preesistenti alla materia concreta, mentre è solo dall’esistenza della materia nel suo spazio infinito e saturo, dunque allo stesso tempo finito, che abbiamo detto, che nascono contemporaneamente le leggi della Fisica. L’enorme quantità di materia e di galassie che affollano l’universo eterno devono seguire una certa regola di convivenza (ovviamente inconsapevole) per continuare ad esistere, altrimenti avremo scontri fra galassie e stelle, buchi neri, big bangs locali che rimetteranno tutto in discussione fino a quando la “saggezza” si farà strada dappertutto.  

 

Ci torneremo fra breve. Come ho detto, in A Brief History of Time, 1988, dal Big bang ai Buchi neri, 1998 Rizzoli, Stephen W. Hawking ha rinnegato il Big Bang, che poteva far presa sui creazionisti (papa Giovanni Paolo II ebbe l’ardire di presentarsi ad un  congresso di fisici per vietargli di indagare oltre il Big Bang, cosa ovvia, perche li c’era dio e ne avrebbero violato la privacy; come se dio avesse bisogno di un suo tirapiedi per proteggersi dalla vista indiscreta delle sue creature!) Dal nulla  nasce nulla e lo stesso avviene dal puro spirito o dal vuoto, comunque lo definisci. Solo dal tutto  si trasforma qualcos’altro. In natura nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma. Possibile che non si riesca a pensare al di fuori di una creazione dal nulla? Tutta la materia è in movimento dagli atomi in su ed è proprio questo movimento che tiene in vita tutto. Il momento in cui questo movimento cessasse sparirebbe tutto come una bolla di sapone (state tranquilli che ciò non avverrà mai!) Eppure il filosofo San Tommaso paragonò dio al Primo Motore Immobile. Immobile come la Morte, l’abisso del male che attanaglia il cuore degli uomini da che si affacciano alla luce del sole. (e le madri non sanno che cantilenare loro cose come: - A chi darò questo bimbo? All’uomo nero…) Il cristianesimo in fondo è simile alla la sindrome di Copenaghen, l’avvilita sottomissione e falso amore nei confronti del carnefice, della Morte contro cui non sappiamo che fare, inesorabile, che ci ghermisce quando meno ce lo aspettiamo. Agli uomini piace la Morte, adorano costruire cimiteri e seppellire quei morti cui rivolgono cerimoniali attenti e maniacali, mentre da vivi magari li mandarono a mori ammazzati tante volte e altrettante gli negarono affetto o li schiaffeggiarono  e li maltrattarono. La religione nasce apparentemente dalla morte. E’ l’esorcismo, lo scongiuro della morte. Devi vederli come lavano le pietre di marmo e pongono fiori inutili che meglio servirebbero a sfamare un povero. E ancora la Chiesa cattolica ci fa affari con le sue messe a suffragio il 2 novembre, e gli oboli  che i visitatori inseriscono nella larga fessura del cassone collocato appositamente il giorno di San Lorenzo.

 

Ma non era Gesù che s’era sacrificato  sul Golgota per tutta l’umanità morendo in croce 2000 anni fa e cosi riscattando  il peccato originale dell’uomo (Adamo ed Eva) contro dio,  e, risorgendo, aprire la via della resurrezione all’umanità che sarebbe ascesa al Paradiso (tranne i malvagi insalvabili cui erano spalancate le fauci dell’Inferno)? Se ancora ci credete state freschi. E’ curioso che gli antropologi ci dicono che il primo uomo e nato in Africa, fra Etiopia, Kenya, Tanzania e Sud Africa. Eppure, combinazione, la parola di dio che si è rivelata dapprima agli Ebrei, ci dice che Eden è a Occidente, che Adamo ed Eva sono cacciati a Oriente, ovviamente in quello che noi chiamiamo Vicino Oriente o Mezzaluna fertile (culla delle prime civiltà Egizia, Sumerica e Assiro-Babilonese, laddove gli Ebrei verrebbero da Abramo che da Babilonia sarebbe arrivato ad Harran, mentre invece veniva direttamente da Harran che è in Mitanni, alta Siria), e che dio ha fatto mettere una barriera a Oriente di Eden (a Occidente del Vicino Oriente) affinché l’uomo non vi faccia più ingresso.  Eden è Atlantide, e prima di tutto l’Italia, dove nasce la tradizione della mela, dei pomi dell’albero del giardino delle Esperidi, delle custodi dell’albero della vita, che abitano ad Esperia, l’Italia, la Terra dell’Occidente. Questa tradizione giunge in Oriente sulla scia delle legioni romane del primo impero, quello di Atlantide, che sconfiggono gli Hyksos (i primissimi Ebrei/Cananei) alla fine del XVI secolo e si installano a Creta e altrove in Oriente, imponendo in alcune regioni primitive la loro lingua  che dalla Grecia dove rimarrà affermata sarà poi detta greca, e  in Egitto   con Ahmose, figlio di Ahhotep principessa di Haunebu/Italia,  fondatore della XVIII dinastia e sulle cui armi era disegnato il Grifone tirrenico. Ma che gli Ebrei  non stimassero troppo gli Africani progenitori emerge dal secondo popolamento della Terra dopo il diluvio cosiddetto Universale; è tutta una ignorante e fantasiosa manipolazione della realtà (questo diluvio di Atlantide mai avvenuto ma che gli Orientali, fino a Platone, si sono augurati,  è in realtà collocato al tempo dei Filistei/Romani che rappresentarono l’età del bronzo coi loro semidei  detti Giganti, quali Achille ed Enea figli di dee, e che non distrussero bensì ripresero Troia dalle mani degli infidi Ittiti, distrutti completamente, punendo poi anche l’Egitto di Rammses II, rendendolo una canna rotta), ma in ogni caso Noè il progenitore, che ha tre figli rappresentanti gli Indeuropei (Giapeto, Jafet), i Semiti (Sem) e gli Africani (Cam), maledice proprio il figlio Cam, Khemet, l’Egitto, che non è nemmeno primogenito). Questo peccato originale non esiste (ma i cristiani pur di ricevere oboli in cambio di perdono di peccati lo hanno inventato ugualmente e attribuito ad Adamo ed Eva), a meno che non lo vogliamo vedere nell’uccisione di Abele da parte di Caino. E in effetti in Canaan e in Mesopotamia in genere, nel III millennio a. C. El/dio, il dio Toro, era il principale dio, a capo del concilio di vari dèi e dèe (elohim). Fin da età paleolitica, in tutta Europa dapprima, uccidevano il toro come animale totemico da cui traevano tutto ciò che è necessario alla vita e lo chiamavano abu, padre, il dio padre toro, e intorno a lui si riunivano per un banchetto in cui se ne spartivano le parti cotte e se le mangiavano. La nascita del tempio consiste nel portare le bestie quadrupedi al tempio dove un clero apposito lo abbatteva, ne prendeva la decima e solo così qualsiasi singolo o famiglia ne poteva mangiare.  Il tempio di Gerusalemme con gli aronniti, nel 400 a. C., fu poi il solo autorizzato alla mattanza, e divenne l’unica banca ebraica. La banca nacque in mano ai preti, furbi. Nell’uccisione di Abele io vedo il modo in cui i preti aronniti introduttori dello Jahveh (anche cristiano e cattolico) a Gerusalemme nel 400 a. C. fino ai Maccabei (che riabilitarono il precedente El/Eloah/Allah),  si disfecero del  dio  arcaico, abu El, Abele. Che Jahveh sostituì. Pero a ben vedere questa arcaica religione (comune a tutti i popoli dell’antichità paleolitica) del Toro ucciso per nutrire il suo popolo, rassomiglia da vicino all’Ultima Cena dei cristiani, con Gesù al centro della tavola come un bel tacchino del ringraziamento o meglio un Agnello sacrificato e cucinato per essere mangiato dagli Apostoli (attraverso l’ostia; questo è il mio corpo) figli prediletti del rinnovamento religioso, della Buona Novella. E’ il dio che muore per la vita (spirituale, rinascita, resurrezione) dei suoi fratelli  e figli di dio. Dunque questa religione pagana che di ebreo nulla ha, nasce appunto in un’area che gli Assiri avevano paganizzato disperdendo le dieci tribù di Israele, in Galilea e Samaria (vedi il  buon Samaritano, proprio perché Gesù apparteneva ai ribelli distruttori di Gerusalemme e dell’intera Palestina), o meglio dal milieu culturale greco-asiatico dei furbi collettori di denaro per il potere che idearono questa religione Stato nello Stato (Mafia) incentrata sull’ideologo, l’Egiziano, della ribellione giudaica del 66-73 e avvalendosi anche di Guerra giudaica di Giuseppe Flavio, mettendoci di tutto ma soprattutto l’eco di questo culto ancestrale che si respira già in Ebla, alta Siria, del III millennio (il banchetto sacro della resurrezione cui partecipa lo stesso dio nella veste del re celebrante). Una celebrazione pagana da paleolitici carnefici e, in un certo senso traslato, anche cannibali, un’oscenità.

 

Questa resurrezione gli stessi apostoli l’attesero invano giorni e giorni dopo la crocefissione (lo stesso Gesù esclamò, per Matteo e Marco, spirando: - Elì Elì lamà sabachthàni? dio mio dio mio, perche mi hai abbandonato? Parole dettate non certo dalla consapevolezza di essere figlio di dio che, tirato via il dente, si ritroverà alla sua destra vivendo in un superattico a New York e guidando una Ferrari testa rossa), ma nulla. Invecchiarono e morirono nell’attesta. Abbiamo aspettato il terzo giorno, e poi l’anno mille e poi ancora l’anno 2000, poi la profezia dei Maya, e chissà quante altre scemenze negli anni a venire. La verità dei vangeli è che (le varie versioni discordano fra chi realmente vide per prima o primo la tomba scoperchiata, con addirittura gli angeli che sedevano sulla pietra annunciando la resurrezione) all’interno della tomba c’erano le fasce sfasciate e basta. Che prova di resurrezione è, con la porta aperta da cui il corpo è stato sottratto nottetempo? La prova delle prove sarebbe stata ben altra, all’interno il bozzolo della “mummia” integro, ma senza più l’occupante, e la porta della tomba chiusa, da tutto ciò deducendosi  volatilizzato il corpo spirituale del risorto. Ma gli antichi erano ingenui anche quando fabbricavano le loro patacche. Il lino di Torino altro non è che una fotografia (inventata dagli Arabi) su lino di un capo templare Franco (che mirava alla conquista del Santo sepolcro, per cui doveva fabbricarsi la prova della necessità della prima crociata; non pensando, a causa del suo razzismo, che Gesù non poteva essere biondo e alto ma basso e bruno),  e proprio per ciò piatta. Se il lino fosse stato adagiato sul corpo del crocifisso l’impronta del corpo sarebbe stata non solo sbavata da siero e sangue, ma avrebbe avuto un aspetto da maschera di Agamennone, allargato nel senso orizzontale.   La verità è che certamente il falso profeta egiziano (di Alessandria d’Egitto da cui proviene anche il filosofo  Plotino della scuola neoplatonica, che servi ad elaborare una religione che non è monoteista bensì trinitaria di padre figlio e spirito santo) mori e fu sepolto, ma non è detto che sia stato crocifisso dai Romani insieme alle migliaia dei suoi seguaci. I Vangeli come tutti i prodotti dei criminali si divertono a prenderti in giro perche guardi ma non vedi. Prima di tutto, è scritto nei Vangeli, che  Gesù riusciva a dileguarsi nella folla che lo pressava e a volte con intenzioni cattive, secondo, Barabba (bar Abbas, figlio del Padre), Gesù l’Egiziano, fu liberato in cambio della crocefissione di Gesù. Dunque questo furbo matricolato sarebbe riuscito a sfuggire alla meritata pena, mentre i suoi compagni di rivolta, listes, ribelli assassini, sarebbero stati crocifissi sul Golgota, come meritavano.

 

Di un morto non si può parlare se non bene, dice l’ipocrita tradizione, come quasi tutto è ipocrita nella nostra civiltà cristianizzata e da rinnovare al più presto. Il Primo Motore Immobile dei cristiani è la Morte eterna vincitrice inesorabile, dove tutti torniamo prima o poi, nel buio profondo del cosmo che osserviamo di notte. Sembrerebbe cosi, ma non è vero. Tutto l’universo è vivo, a modo suo, eterno, infinito, dunque immortale. E’ la prima bella notizia (quella brutta è che dio non esiste ma non ci riguarda, riguarda solo i cristiani che, dementi e ignoranti, se non peggio, perderanno il loro giocattolo; pazienza, se ne faranno una ragione, prima o poi). E’ infatti ovvio che dalla morte (vorrei usare la maiuscola per rendere più scenografica la cosa, ma poi arriva un cristiano e me la personifica, divinizzandola, il che non si può) non viene fuori un bel niente, mentre è dalla vita (idem, meglio non personificare mai) che deriva tutto, morte compresa, perché l’universo è, a macchia di leopardo, in divenire; dio no e ciò dimostra che non esiste. Quando dico in divenire traduco “tutto si trasforma”, ma nulla si crea e nulla si distrugge. Gli antichi, quando disegnavano figure sui vasi non tolleravano spazi vuoti e li riempivano con disegni geometrici vari,  come fiori e stelle, ciò che noi chiamiamo horror vacui, paura del vuoto. Questa procedura mi ricorda l’universo esistente con tutte le stelle e le galassie e le nebulose e i buchi neri, ecc. ecc. Viceversa i moderni (che a causa del cristianesimo hanno regredito) non hanno l’horror vacui e immaginano che prima esista il vuoto e poi il riempimento da parte di qualcuno, il vasaio, ovviamente dio, l’apprendista stregone di cui abbiamo detto, che paga per un corso di magia egiziana ad Alessandria d’Egitto, riceve le prime dispense, poi c’e lo sciopero delle poste e rimane al baciamano. Decide di creare il mondo ugualmente e gli viene fuori cosi male (Fantozzi e sua moglie) che i suoi seguaci preferirono dire che il mondo lo creò un suo imitatore invidioso e malvagio, il solito Diavolo. Disgraziatamente il dualismo manicheo dio-diavolo, bene e male, non e accettabile, in quanto uno dei due dei vincerebbe e l’altro sparirebbe dalla scena. Però, a ben vedere, l’ipotesi apparirebbe giusta, perché, il mondo essendo  in prevalenza uno squallore, deve aver vinto il Diavolo. Tutto parrebbe quadrare. Ma resterebbe tutto invariato, in quanto ora il Diavolo sarebbe dio. Sempre dio di mezzo. Altri si inventarono che fu proprio dio a creare il Diavolo per punire l’uomo e tenerlo soggetto, ma anche questa ipotesi ricade nella precedente ed é perfino più puerile. Secondo un’altra versione Lucifero il capo degli angeli sarebbe caduto per superbia, per cui dio nella sua lunga vita avrebbe subito solo disfatte, prima da Lucifero, poi dall’uomo (Adamo = uomo, in ebraico). Fra l’altro il Diavolo/Satana/Serpente è l’unica persona a dire la verità in Paradiso, nell’Eden biblico. Infatti dio dice ad Adamo ed Eva che possono mangiare degli alberi del Giardino ma non di quello della conoscenza del bene e del male altrimenti  morranno. Viceversa il Serpente dice ad Eva che può tranquillamente mangiare di quel frutto oltretutto buono, e diventerà simile a dio per ciò che riguarda la sapienza, leggere e scrivere, le varie scienze, che gli uomini della Mesopotamia hanno raccolto nelle biblioteche di Babilonia dove appunto gli aronniti jahveisti sono stati deportati da Nabucodonosor.  Ma quale peccato originale? Ci hanno provato in tutti i modi i cristiani falsi e bugiardi a creare un peccato originale dell’uomo contro dio e sulla base di questa menzogna hanno mandato a morte chissà quanti disgraziati. L’unico peccato di cui qui si disquisisce è quello dell’uomo comune contro la Chiesa dei preti aronniti (ma di qualsiasi Chiesa che accolga questa stessa interpretazione), cioè dell’uomo che pretenda sostituirsi ai preti e leggere direttamente la parola di dio scritta sui libri, e ricevere le rivelazioni di dio, anche perché qui cadrebbe l’asino e apparirebbe che queste rivelazioni non ci sono affatto; peggio, voglia farsi una cultura laica e scientifica, del tutto proscritta come la libertà di pensiero, altro che libero arbitrio! Tutti coloro che violano questo comandamento sono per il momento cacciati dalla comunità (Paradiso terrestre), esclusi con l’interdetto del fuoco e dell’acqua, scomunicati. Poi col tempo saranno bruciati vivi insieme ai loro libri come eretici. Su questo stesso schema, solo la Chiesa sarà autorizzata a pubblicare le Sacre Scritture in latino, l’unica lingua della Chiesa, e solo l’interpretazione del papa sarà quella autorizzata, anche oggi con la Bibbia della Cei  in italiano (e cosi via per la Francia, Spagna ecc. cattoliche).

 

Tutto qua. Sia ben chiaro che noi di tutta la storia conosciamo solo i vicari (molto, troppo interessati) di dio e non ciò che dio espresse e avrebbe potuto continuare ad esprimere rivelandosi ancora ed ancora agli uomini successivi, ma perché non lo fece? Perché non esiste. Ma poi, al dunque, a cosa serviva questa parola di dio scritta sulle tavolette d’argilla dai preti mesopotamici se non a catalogare i peccati dell’umanità contro dio? E va bene, l’umanità compie peccati e dio li punisce o li perdona. No. Per il clero di tutti i tempi e paesi l’umanità compie i peccati ed è il clero che li punisce o li perdona, costruendosi il suo potere in terra, i suoi perdoni in cambio delle decime e della costruzione delle prime banche che la storia ricordi. Papa Bonifacio VIII giunse a indire il giubileo del 1300 per accattar soldi dal perdono dei peccati del Purgatorio da lui creato. Ogni tipo di peccato aveva la sua contropartita in moneta sonante. Dunque fu la religione a creare una speciale relazione fra il furbo prete ed un dio invisibile perche inesistente al fine di dar da mangiare gratis al prete e alla sua famiglia, perché in tutte le religioni del mondo  in origine i preti si sposarono ed ebbero figli. Anche la cristiana. Fu solo la Riforma protestante a porre ai cattolici il problema che se non rinunciavano alle mogli non potevano rivaleggiare coi più spirituali (si fa per dire) luterani, e cosi preferirono la cassa, ma di nascosto continuarono a frequentare le donne, oltretutto come concubine e senza problemi di  famiglia a carico, ovviamente insidiando le mogli e le figlie degli stupidi parrocchiani.    

 

Torniamo all’universo, che io ritengo sostanzialmente stabile (come lo riteneva Newton). Se esistesse, ed esiste, un numero infinito di stelle, distribuite in modo più o meno uniforme in uno spazio infinito, non esisterebbe un punto centrale (un centro gravitazionale; l’idea è che le galassie  dovrebbero attrarsi fra loro) verso cui cadere e dunque non c’è né il Big Crunch né il Big Bang. Torniamo a quanto ho detto sopra circa l’universo infinito. Se gli posso aggiungere un’altra sola stella vuol dire che non era infinito. Essendo infinito (quale che sia la sua forma a sfera o a cubo o quel che volete) è saturo. Poiché è saturo lo posso immaginare come un cubo, di gommapiuma abbastanza dura, per esempio. Poi posso immaginare di  legare al suo interno, dove che sia, uno spago e di tirare in una qualsiasi direzione. Noterò che  se all’interno c’e una sollecitazione, questa non riverbera sulle superfici del cubo.  Cosi l’eventuale ipotetico big crunch locale non potrebbe minimamente compromettere la stabilità dell’universo nel suo insieme. L’illusione che le galassie corrano addirittura dando l’impressione di allontanarsi dalla Terra non mi convince. Non lo fate sapere al papa che crede ancora di sedere sul teocalli (la piramide a gradini dei sacrifici umani dei feroci Aztechi) di dio che gli gira intorno dal cielo sopra di lui, mentre sotto di lui tutti, dagli imperatori e re ai lavoratori della gleba temono sulla Terra al centro del Mondo, la scomunica del vicario di dio.

 

Sotto le feste di fine d’anno ho stappato una bottiglia di spumante e nel calice ho visto salir su le bollicine veloci come galassie che gli astronomi vedono allontanarsi dalla Terra verso un punto esterno del Cosmo. Mi sono detto che questa osservazione  era come la mela per Newton e che avrei fatto bene a ricordarmela. Ma dove vanno veloci queste galassie verso l’esterno dell’universo? Se ciò fosse vero il vuoto di dio sarebbe da riempire con l’universo da lui ipoteticamente creato, ma cosi non è, abbiamo già deciso,  dunque dove corrono, con  l’universo di cui fanno parte, le galassie, se l’universo e infinito, ma anche saturo e dunque assimilabile ad un universo finito?  C’e dunque qualcosa che non va nell’ipotesi dell’espansione dell’universo, nel Big Bang, e in tutto il resto.

 

L’universo è eterno ed è sempre esistito cosi com’è. L’universo non si espande ma localmente è soggetto a trasformazioni a pelle di leopardo. La sua materia è fissa. Galassie e quant’altro muoiono e si trasformano in altre Galassie eccetera. Localmente il sistema Solare e la sua Galassia è in fase decrescente in cui la fine riguarda tanto di quel tempo a venire che nemmeno possiamo concepirlo nella nostra mente. La morte è insita nella fase decrescente e la chiamiamo in Fisica seconda legge della termodinamica o entropia. Per evitare il degrado di una casa dobbiamo continuamente fare delle riparazioni. Se vogliamo vivere a lungo dobbiamo tenere bene il nostro corpo e curarlo, ma in ogni caso la morte verrà e noi ce ne andremo.  Ma poi ritorneremo grazie non a dio e al cristianesimo, bensì alla Fisica.

 

Le stelle cambiano di colore a seconda della loro vecchiaia, come sappiamo da tanto tempo, dunque probabilmente non perché si allontanino da noi, ma solo perché sono molto vecchie. Il cielo stellato osservato dagli Egizi e dagli Assiri è lo stesso di oggi. Non dico in cinquemila (se gli studiosi delle piramidi di Giza hanno ragione a credere che siano disposte riproducendo la costellazione della Bilancia), ma almeno in tre-quattromila anni di annotazioni astronomiche, queste stelle non si sono mosse dal loro posto, pur ruotando, e ciò mi permette di immaginare che l’universo sia sostanzialmente stabile.  

 

Ora parliamo della quarta dimensione del Tempo. Io da osservazioni mie di vario genere sono giunto a credere che basilari sono lo spazio tridimensionale e il tempo quarta dimensione. Qui e solo qui dove scrivo e dove tutto esiste,   in queste quattro dimensioni, è la vita eterna.  L’universo è nel tempo, infinito. Tutto quel che potremmo immaginare al di fuori del tempo non c’e. C’e solo l’universo col suo tempo e fuori dell’universo e del suo tempo non c’e nulla. Se dio esistesse lo farebbe solo nell’universo e nel suo tempo, ma appunto non esiste. E’ questo lo spazio corrispondente alle onde elettromagnetiche della luce (fiat lux) di dio. Disgraziatamente nella fantasia ebraica dio non aveva nozioni di Fisica e cosi creò dapprincipio i cieli e una terra informe. Solo dopo, dato che si ricordò che non ci si vedeva bene, creò la luce per non combinare un pasticcio, che fece comunque.  Prima del mondo della luce (ma in esso) esistono tre dimensioni successive, raggi gamma, raggi x, raggi ultravioletti; dopo la luce (ma in essa), altre tre dimensioni successive, raggi infrarossi, microonde e onde radio (dieci dimensioni in tutto; il che mi fa pensare che corrispondano alle dieci corde (string theory) teorizzate sulla base della ricerca dell’italiano Gabriele Veneziano), che corrispondono all’eco di un mondo già morto ma che sopravvive con le onde radio in immagini e suoni. Io credo che il cronovisore  sarà realizzato studiando le onde radio e incanalando le immagini captate (da direzioni speciali; teniamo presente che la nostra vista percepisce solo una minima parte di uno spettro assai più vasto; vedi ad esempio quegli occhiali-binocolo usati dai militari per vedere di notte; con particolare adattamento potremmo trasformare, che so io, i raggi infrarossi e le micronde, fino al radar, tutte onde e raggi che sono l’eco di un evento già passato) in un apposito ricettore (analogo ad una macchina fotografica fino alla telecamera) che poi le decodifichi rinviandole ad uno schermo analogo al nostro televisore, meglio, ad un video tridimensionale. Sarà a questo punto che potremo meglio realizzare la macchina del tempo, perché avremo le idee più chiare circa il funzionamento dell’universo, meglio, del nostro piccolo universo locale, e  i cronisti pettegoli e mercenari sputtaneranno la Chiesa intercettando le sue azioni passate con telecamere nascoste, dandoci da ridere gratis con un megagalattico Scherzi da Prete e Grande Fratello, e anche Sorella. Quanto alla via per la macchina del tempo la vedrei prima del mondo della luce, nelle onde ultraviolette, ma qui si ferma la mia possibilità di indagine perché non ho mezzi di ricerca. Ci rifletterò ancora, indubbiamente. Se in qualche modo potessimo viaggiare in una specie di tunnel di onde ultraviolette che sfuggisse, e deve sfuggire al tempo (il tempo è solo nella nostra Casa delle onde elettromagnetiche della luce, nelle tre dimensioni più il tempo), viaggeremmo a grande velocità fino, diciamo, alla fermata Dinosauri, o Piramidi, ritrovandoci a destinazione. Tornare indietro significherebbe installare in queste fermate strategiche delle macchine per il ritorno. Ritengo che il principio valga, mutatis mutandis, anche per i viaggi intergalattici.

 

Poiché tutto si muove e ruota, anche l’universo ruota. A noi ora non  interessa la storia dell’universo, ma solo quella della piccolissima Terra, dove solo stanno i dinosauri e le piramidi. Ruotando la Terra intorno al Sole (che a sua volta ruota intorno ad un suo punto di riferimento) si lascia dietro una scia invisibile ma reale di storia passata, all’infinito, da quando la prima vita ha cominciato a spuntare qua e là (da ancor prima, ma allora essendo una semplice massa di pietra infuocata il tempo era come se non passasse, e non ci interessa). Passiamo ai dinosauri o alle piramidi, al Colosseo con i cristiani mangiati dai leoni. Tutto questo ben di dio è conservato nel tempo e nessuno ce lo potrà mai togliere. Tutto vi vive (e vi nasce e muore dentro; ma questo non ci toglie il sonno) all’infinito. Questa è la seconda bella notizia: i  morti sono in realtà vivi e dunque non c’è alcun bisogno di resuscitarli dalla polvere in cui sono finiti per condanna di Jahveh o dalla cenere in cui sono stati ridotti dal suo vicario papa, caro Gesù e compagnia bella di falsari assassini. Delle piramidi oggi sopravvivono le superfici smozzicate dal vento e le punte spuntate, ma nel loro spazio-tempo originario esse svettano lucenti sul deserto, e sotto di esse gli egizi che conducono la loro vita di ogni giorno, quella che vissero, esattamente attimo per attimo, dalla nascita alla morte. Nel loro spazio-tempo essi vissero e vivono la stessa vita. Se con la macchina del tempo entro nel loro spazio-tempo li vedo vivere. Se non ci vado essi nel loro spazio-tempo vivono lo stesso. Lo so, è abbastanza deludente il fatto che alla fine siano come cristallizzati in un tempo passato che, poiché è passato non torna più. Ma un conto è sapere che stanno vivi da qualche parte e un altro che sono ridotti a polvere e che dalla polvere non si torna indietro, come se riprendessi la scena di Giordano Bruno bruciato sul rogo e poi la potessi far girare al contrario dalle ceneri che si riuniscono tra le fiamme a riformare il corpo.  Sapere che in un determinato spazio (Campo de’ Fiori, Roma)-tempo (1600 d. C.) posso salvare Giordano Bruno dalla sua crudele esecuzione trasferendola sul criminale Cardinal Bellarmino è una bellissima notizia. Prima o poi ci arriveremo con finanziamenti specifici, e soprattutto esperimenti di laboratorio.

 

Il punto è che ormai la nostra scienza (quella ostacolata dai papi che bruciarono vivi gli scienziati fino alla Breccia di Porta Pia) sta viaggiando a passi sempre più rapidi, e prima o poi ci darà la vita eterna. Non dico stupidaggini se penso alla possibilità di sostituire in continuazione le varie parti usurate di un corpo che oggi sono cuore, arti, occhi ma che domani saranno anche cervello e altro ancora (apparato genitale). Non sarà forse la stessa cosa, ma quasi che riparare un computer. Alla lunga sarà tanto di routine che la stessa professione medica sarà abbassata a vendita di parti di ricambio che quasi quasi qualcuno o tutti saranno  in grado di applicare da soli. Purché vi sia un centro di autocoscienza, anche un robot non si differenzia affatto da un uomo o da un cane o un gatto o  un pollo. Noi scopriremo da dove nasce l’autocoscienza. Creeremo un robot autocosciente e lo invieremo con la macchina del tempo indietro in un determinato spazio-tempo. Una volta che avremo le chiavi della vita eterna (alterneremo lunga vita a lunghi sonni per non renderla una condanna  a vita; questa la lasciamo volentieri a dio) ci verrà la voglia di riportare in vita nel nostro spazio-tempo coloro che sono vivi nel loro spazio-tempo, e cosi per modo di dire li “resusciteremo” dai morti ammazzati dalla Chiesa di Roma e da tutte le chiese e da tutti i tiranni e assassini in genere, dalle stesse brutte coincidenze della vita (incidenti vari, penso alla nave Costa Concordia, al bambino lasciato morire dentro la macchina dal padre distratto, a una madre che portava il bimbo in braccio insieme alla macchinetta del caffè che gli scoppiò uccidendolo; sono cose tristi e che possono capitare a chiunque, dovute solo alla seconda legge della termodinamica, che ci annebbia i movimenti del corpo e della mente; la cosa bella è che possiamo riportarli in vita; quando non so ma che avverrà ne sono sicuro, in quanto il motto è: è solo questione di tempo, e ne abbiamo infinito; vuoi che in un tempo infinito non riusciremo come umanità a realizzare la vita eterna e la macchina recupera viventi da altri spazi-tempi?), e li riporteremo in vita tutti, e ancora tutti gli uomini e donne di buona volontà che rispettarono la loro coscienza, la morale e le giuste leggi locali, non facendo volontariamente male a nessuno, animali compresi, non ingannando il prossimo con gravi truffe, comprese quelle religiose. La morte “eterna” lo è relativamente ai viventi, quando pensano ai loro morti. Ma un morto “resuscitato” non percepirà affatto l’eternità della sua morte, credendo di risvegliarsi semplicemente dal sonno del giorno prima.  Un’altra bugia si fa scappare dio nel giardino dell’Eden (che in ebraico significa steppa, il giardino dei nomadi)  e cioè che caccia Adamo ed Eva affinché ora che sono come lui non mangino anche dell’albero della vita eterna. La verità è che l’uomo, nato dalla scimmia a sua volta discendente, alla lunga, dall’ameba, da solo è stato in grado col suo cervello, unica vera luce (per quanto luce riflessa della stupida materia) dell’universo, di creare la civiltà e di addomesticare il mondo in cui vive (non parlo delle varie merde che lo insudiciano, assassini e truffaldini, ma dei Premi Nobel e simili)  che alla lunga potrà davvero essere un unico grande immenso Paradiso. Giordano Bruno e le mille streghe bruciate sul rogo dalla Chiesa, ma che dico, tutti i morti divenuti polvere nelle loro vuote casse di zinco, ve li vedete voi resuscitare dai morti secondo la menzogna della Chiesa che la cultura (che accaparrava facendo finta di bruciare in piazza) se l’è vista portar via fin dal tempo di San Domenico, dalle università e non solo italiane? Cosa dirà dio dopo aver creato l’uomo dalla terra come un vaso (c’era già nella religione egizia e mesopotamica),  tu sei polvere e in polvere tornerai, e poi nella presunta resurrezione, tu sei polvere e dalla polvere ti rifarò uomo? Solo un vaso d’argilla potrà fare, no, neanche quello.

Il punto è prima di tutto quale è la via che dobbiamo percorrere, che gira intorno al Sole che gira intorno a qualcos’altro, poi  con quali mezzi andarci e tornare (come in Stargate qualcuno preferirà restarci, portandosi dietro la tecnologia della vita eterna). Con la stessa tecnologia della macchina del tempo potremo rapidamente raggiungere galassie lontane miliardi di anni luce. E’ un bene che la scienza sia difficile e non alla portata di tutti, altrimenti l’universo sarebbe già una pattumiera.  

Arrivai a identificare il mondo della luce quadridimensionale ragionando sulle ipotesi e calandole nel mondo che vedo e in cui vivo. Credo che questo spazio-tempo infinito che si svolge (con la rotazione terrestre) analogamente ad un serpente disegnato dagli Egizi sui loro papiri o nelle camere funerarie, con le spire arrotolate come una vite da legno, girando appunto intorno al Sole, ogni anno, cioè ogni giro intorno al Sole, o giù di lì, ritornano al punto in cui si incontrano, si intersecano. Penso che ci saranno, oltre a questa che ipotizzo, altre ipotesi, ma questa è la più ovvia. Io mi immagino che certe persone particolarmente ricettive (analogamente ad un cronovisore) siano in particolari circostanze atmosferiche capaci di vedere e udire ciò che accade in questo spazio-tempo riaffacciatosi al nostro perché tanto contiguo da “trasparire”. E’ forse il caso della nave detta l’Olandese volante apparsa a molti marinai; di molti casi di fantasmi che altro non sono che persone viste  (non coperte dal lenzuolo bianco!) vivere nel loro spazio-tempo. Particolarmente degno di osservazione mi pare il caso menzionato a p. 384-5 di Nel mondo dell’incredibile di Selezione dal Rider’s Digest, Milano,  1980-83, secondo cui due turiste inglesi  il 4 agosto 1951 a Dieppe, in Normandia, assistettero per ben tre ore al sonoro di una  battaglia (le prove generali dello Sbarco) di artiglieria avvenuta, si appurò, nove anni prima.   

Se vedo bene e queste immagini-sonoro riusciremo a captarle anche dove non le vediamo e percepiamo coi nostri sensi, attraverso apparecchi sofisticati che io non posso ovviamente realizzare non disponendo di un laboratorio attrezzato, ma che dovrebbero operare presumibilmente nelle onde radio analogamente ai nostri televisori, allora avremo fatto il primo balzo, grandissimo, non solo per la resurrezione dai morti, ma anche per la fine di tutte le religioni e, finalmente, il trionfo della Ragione umana dei migliori al servizio dei normalissimi, ma uomini buoni.

 

Fine

 

 

 

PUBBLICITA’ REGRESSO SU TELECOMITALIA IN MANO AGLI SPAGNOLI BIGOTTI  REAZIONARI CATTOLICI

 

 

ATTENZIONE! Avete creato o avete intenzione di creare un sito con contenuti seri, scientifici, o cui comunque tenete particolarmente, sull’insieme Xoomer.it, Virgilio.it, Telecomitalia? NON FATELO! Tutti i miei lavori (frutto di anni di lavoro intenso) postati sul sito di questo GESTORE INFEDELE, XOOMER.IT:

 

http://xoomer.virgilio.it/corsinimg

sono stati rimossi insieme al sito stesso senza alcun preavviso e motivazione. Non pensavo minimamente che potesse accadere un’assurdita simile, ed e per cio che il fatto mi ha colto di sorpresa. Quando me ne sono accorto e ho reclamato, la motivazione dei tecnici (perche solo da loro ho ricevuto risposta) e stata che non usavo il sito da tempo! Cioe non inserivo nuovi lavori… Queste teste di cazzo non capiscono che non sono io a dover frequentare il mio sito, ma gli utenti, voi,  che vi ci collegate e che in ogni tempo trovate lavori da consultare, per sempre. E pensare che questa storia da incubo inizio quando mi arrivarono delle e-mail di Telecomitalia che  mi… pregava di postare i miei lavori su Xoomer.it, e io stupidamente accettai.

 

 

 

 

 

 

 

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