La distribuzione di questa specie è estremamente caratteristica: Marocco, Algeria, Tunisia, Sardegna, Corsica, Sestri Ponente (nella valle dei Mulinassi). Appare chiaro che
la romulea ligure è andata incontro ad un destino analogo a quello del Con volvulus
sabatius (si veda il capitolo iniziale«Alcuni motivi di riflessione»).
Una piantina nana, dai grandi fiori che esigono di essere inondati dal sole per aprirsi, pronti a richiudersi non appena i benéfici raggi
vengano a mancare. Una presenza oltremodo significativa nella flora ligure, una presenza
che, per avere garanzie di conservarsi nel tempo, dovrebbe essere urgentemente difesa dall'avanzata selvaggia
dei rovi in alcuni piccoli prati semiabbandonati che costituiscono ormai il suo unico rifugio; un compito cui è prevedibile saranno chiamati, nel disinteresse altrui, i volenterosi delle associazioni ecologiche.