CAMPANULACEAE
Phyteuma cordatum Balbis
Fiteuma di Balbis Clicca sulla
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Protezione totale
Questo fiteuma (preferisco italianizzare il nome del gene" re
anziché accettare i prosaici appellativi di «raperonzolo» o
«raponzolo», che mal si attagliano a piantine assai delicate),
questo fiteuma, dicevo, è stato inserito tra le specie meritevoli di
protezione totale per la sua rarità: è un endemismo delle Alpi
Liguri e Marittime rinvenuto, finora, solo in una mezza dozzina
di posti, tra la provincia di Imperia (una sola località), quella di
Cuneo e le Alpes-Maritimes francesi.
Il fiteuma di Balbis, cosi chiamato in onore dello scopritore, un
botanico piemontese che lo descrisse nel 1806, è un piccolo
miracolo di frugalità: sul monte che lo ospita, nell'entroterra di
Bordighera, popola fenditure minime di rocce calcaree, di cui è
spesso l'unico abitatore, a quote sui 1600-1900 metri, fiorendo
tra la metà di giugno e quella di luglio.
Forse più che le raccolte dei gitanti questa specie ha motivo di
temere quelle dei botanici professionisti. Giustificata la
protezione totale.