Genova - Finale Ligure e dintorni
19 Gennaio 2003

Come una normale Domenica mattina inizia presto e subito frenetica.
L’ appuntamento è alle 10 ma le cose da fare prima sono tante e disparate tipo la spesa per il pranzo, porta i cani alla mamma di Patrizia, cambia le pastiglie ai freni posteriori, dai una lubrificata alla catena e … sono già in ritardo.
Ah, il cellulare!!! Lo accendo per verificare eventuali nuove dell’ ultimo momento e dopo pochi minuti arriva un messaggio. E’ Davide, ha la febbre, accidenti, siamo senza Grifo. Mi spiace tanto. Mi spiace per lui perché la giornata è stupenda, mi spiace per noi perché la compagnia del Grifo è eccezionale.

Federico, Andrea e Yuki sono già li, io e Patrizia arriviamo e in gruppo partiamo subito alla volta di Cogoleto, il traffico è sostenuto e dobbiamo attraversare tutta Genova per raggiungere ed oltrepassare l’ estremo ponente cittadino.
Con puntualità passiamo sotto casa di Marcello che, con Emi, si uniscono al gruppo.
Quattro moto, quattro Transalp, e sette persone. Non un gruppo numeroso ma affiatato e pronto a partire.
Le curve dell’Aurelia, la statale che porta verso Ventimiglia, ci cullano per qualche decina di chilometri e a Noli prendiamo la stradina che sale a Le Manie, località che domina la gola a duecento metri sul livello del mare. La limpidezza dell’aria è notevole, fresca al punto giusto per ricordarci che siamo in inverno, pura e senza un filo di vento come spesso si trova in riviera.
La nostra è una deviazione; allunghiamo la manciata di chilometri che separano Noli da Finale ma la cosa ci permette di salire e poter apprezzare uno stupendo panorama.
Proseguiamo in discesa e raggiungiamo Finale Ligure dove AndRe prende le redini del gruppo e ci porta a vedere un ponte romano perfettamente mantenuto. Qualche centinaio di metri in sterrato per raggiungere il sito animano il gruppo, qualcuno è contento, qualcuno no ma si va lo stesso.
Ormai è ora di pranzo e decidiamo di rosicchiare qualcosa a Finalborgo e dopo meno di un’ora ripartiamo. Il pranzo frugale a base di panini, pizza da asporto, frutta, dole e cioccolata, si svolge intorno ad una panchina, qualcuno seduto, qualcuno in piedi, qualcuno per terra.
Optiamo per salire nuovamente in quota per poi scendere a Borgio Verezzi, ma arrivati sul crinale ci accorgiamo che il cielo non è più terso e che dalla Francia arrivano dei nuvoloni che non promettono nulla di buono. Ma noi siamo ottimisti e apprezziamo ugualmente il panorama notando che fra le nuvole trapassano dei raggi di sole che disegnano, sul mare, motivi incredibili.
E’ ora di ritornare e decidiamo per l’Aurelia che percorriamo tutta fino ad Albissola. Forse è una malattia, forse una mania, forse solo il divertimento a cercare stradine secondarie che offrano bei paesaggi, poco traffico, qualche curva in più ed eccoci lasciare la statale per arrampicarci fino a Stella (paese nativo del Presidente Pertini) per scendere nuovamente in riviera dall’alto. La strada era sporca, le macchine spargi-sale erano passate i giorni precedenti lasciando un leggero strato di ghiaietta che disturbava un po’.
Recuperata la statale a Varazze proseguiamo per Cogoleto dove ci fermiamo in un bar per coronare la stupenda giornata con crepes e cioccolata con panna, progetti per il futuro, viaggi, risate, e tutto quello che esce spontaneamente quando si è con amici.
Usciamo dal locale che è buio, salutiamo Marcello ed Emi, a Genova Sampierdarena salutiamo Federico, alla Foce salutiamo Andrea e Yuki.
Un bel giro, duecento chilometri positivi al massimo, grazie alle favorevoli condizioni atmosferiche e alla squisita compagnia dei compagni di giornata, io e Patrizia rincasiamo pensando che la moto non è solo un mezzo a due ruote ma uno strumento che ti permette di divertirti in gruppo senza doverti rinchiudere per forza in qualche locale in mezzo al casino.

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