Il nostro primo viaggio per
l'inferno del sottosviluppo riguarderà il territorio compreso
tra l'Europa orientale e la Russia. Abbiamo scelto di concedere
la precedenza a quest'area geopolitica per via della sua vicinanza
all'Occidente sviluppato. I prossimi viaggi seguiranno lo stesso
criterio: la polveriera asiatica, che confina con le steppe russe;
il mondo islamico, a ridosso con l'Asia; l'Africa subsahariana,
sita sotto il territorio musulmano; il Sudamerica, immediatamente
successivo all'Africa secondo le lancette dell'orologio.
Il titolo di questo paragrafo è enfatico, come lo è
stato il precedente "Il trionfo del capitalismo" e
come lo saranno i prossimi. Dovevamo rendere l'idea del coacervo
di pulsioni, emozioni, sentimenti, speranze, utopie, illusioni
susseguitisi nel corso di questi secoli.
Nelle società patriarcali gli spettri della coscienza
erano riservati agli intellettuali (Virgilio, Dante, Shakespeare).
Le masse, contadini-guerrieri, erano soggetti passivi della politica
di potenza dei baroni feudatari; alle truppe interessava solo
il bottino di guerra, il sangue dei nemici vinti, le donne da
violentare e i bambini da seviziare. Oggi se ne vedono ancora
delle tracce sparse nei focolai di guerra del Terzo mondo.
Con l'avvento della società di massa i popoli, ormai protagonisti
dello scacchiere geopolitico, avrebbero seguito il volere dei
potenti solo se convinti della giustezza della causa, attraverso
la propaganda. Come risultato, il coacervo: tutti si sarebbero
adeguati, dittatori, politici, giornalisti, scrittori
Le
prime pagine dei giornali a caratteri cubitali, i titoli dei
libri dai toni messianici, la televisione e la radio come quarto
potere, con tutto l'insieme dei mass-media.
Ogni area geopolitica ha le sue peculiarità, frutto dell'esperienza
storica (sempre drammatica) e delle miserie socio-economiche
(razzismo, fanatismo, dittature, colonialismo).
Nell'oriente del mondo capitalista vi è stata storicamente,
e persiste ancora, una discrepanza tra la distribuzione delle
etnie - a maggioranza slava - sul territorio e i confini degli
Stati nazionali. Di qui la presenza di cospicue minoranze locali,
con le correlative persecuzioni razziali (l'ex-Jugoslavia e la
Cecenia oggi, di recente la Germania nazista).
Lenin, Stalin e Tito avrebbero tentato di ridimensionare queste
differenze, ma senza successo: la dottrina marxista-leninista,
che rinnegava i valori della tradizione (razzismo compreso) avrebbe
semplicemente, e non sempre volontariamente, sostituito le persecuzioni
del passato con nuove forme d'intolleranza, deportazioni di massa,
stragi, riduzione in miseria, dittatura. Crollato l'Impero sovietico,
il modello consumista americano sta indicando una via alternativa,
come era già successo dopo la seconda guerra mondiale
nell'Europa occidentale e nell'Asia orientale.
Il continente asiatico è ora come ora lo scacchiere più
pericoloso. Sono due le bombe pronte a scoppiare: quella atomica
(Cina, Pakistan e India, nemici storici, la possiedono insieme
alla Russia) e quella demografica (Cina, India e Indonesia sono
i territori più popolosi del pianeta). Di qui il titolo
"Polveriera asiatica".
Il mondo islamico era, un tempo, prospero: "Il meraviglioso
mondo della civiltà moresca di Spagna (
) era debitore
della sua nascita a istinti nobili, virili, perché diceva
si alla vita anche con le rare e raffinate delizie della vita
moresca!
Più tardi i cavalieri crociati combatterono
contro qualcosa, davanti a cui meglio sarebbe convenuto loro
prostrarsi nella polvere, - una civiltà al cospetto della
quale persino il nostro secolo diciannovesimo dovrebbe apparirci
molto povero, molto "tardo"" (Nietzsche, af. 60).
L'immobilismo secolare, il colonialismo e la nascita di Israele
avrebbero fatto rifiorire il fanatismo. Ed oggi è il fondamentalismo,
come un tempo il cristianesimo, a porre barriere alla modernità
in tutto l'Islam, non ultimo probabilmente l'attentato dell'11
settembre 2001.
Il continente africano, a differenza degli altri, non ha mai
avuto fortuna: nella preistoria le popolazioni erano ancora nomadi
(i boscimani: par. b) od organizzati in deboli Stati, quando
nel resto del mondo si stavano formando Imperi; poi ci sarebbe
stata l'umiliazione del commercio schiavile (non solo europeo);
nell'800 si sarebbe concretizzato l'"allucinante ma realistico
progetto di spartizione"; dopo la seconda guerra mondiale
si sarebbe sprigionata la violenza della decolonizzazione e,
proprio mentre si cominciavano a percepire i vantaggi del processo
d'industrializzazione, l'Aids ha rovinato tutto. Oggi la cronaca
riporta casi di genocidio (i più famosi: Ruanda e Burundi).
Per quanto riguarda il Sudamerica, non c'è bisogno di
ricordare lo sterminio degli indiani nel '500. Da allora in poi,
il territorio sarebbe stato spartito tra le potenze coloniali.
A partire dall'800 (dottrina di Monroe) sarebbero stati gli Stati
Uniti a detenere il quasi monopolio nel commercio tra Nord e
Sud del continente, attraverso due sistemi: la dittatura e le
multinazionali. L'unica forma di opposizione sarebbe stata la
guerriglia marxista. Malgrado tutto il Sudamerica possiede, insieme
al resto del territorio americano, una ricchezza che suscita
invidia: il melting pot, la presenza di molteplici razze che
convivono pacificamente.
Bibliografia:
Nietzsche Friedrich
Wilhelm, L'Anticristo |