TAPPA:

SULLA VIA DEL BUCCHERO

 

Sempre in via dei Consoli si affaccia la vetrina di un altro negozio nel quale si commercializza e produce un altro tipo di ceramica: il bucchero.

L’origine di questa ceramica è assai antica; per datarne l’origine bisogna risalire sino all’epoca etrusca. Già gli Etruschi facevano uso di questa ceramica dal tipico color nero per creare oggetti di uso quotidiano. Le Tavole Eugubine, che sappiamo essere scritte in parte in lingua etrusca causa la discendenza del popolo degli Umbri da quello degli Etruschi, documentano l’uso del bucchero durante l’epoca umbra. Si tratta dunque di un’arte antica, la cui lavorazione fortunatamente non è andata persa, e che tuttora oggi possiamo ammirare.

 

Premiata fabbrica ceramiche R. Baffoni

Purtroppo quella in via dei Consoli è soltanto un'esposizione; qui non si può ammirare l’artigiano all’opera, ma se si chiede a Raimondo Baffoni, proprietario, di mostrarci da vicino la lavorazione del bucchero, egli non esiterà a condurci nel suo laboratorio, poco fuori Gubbio.

Con l’andare del tempo, molti artigiani, per esigenze quantitative di produzione (grazie ad un mercato che si andava allargando sempre più), si sono visti costretti a spostare il proprio laboratorio dal centro storico verso le zone limitrofe o nelle frazioni che circondano il Comune di Gubbio, per godere di spazi più ampi. Quello che restava nel cuore di Gubbio diventava esclusivamente punto vendita o punto di esposizione della merce. Stessa sorte è toccata a Baffoni.

Se però non possiamo più godere della vista di un artigiano al lavoro, non dobbiamo dubitare che le tecniche di lavorazione non siano quelle tradizionali.

Raimondo, come gli altri artigiani che sino ad’ora sono stati menzionati, ha scelto di seguire rigorosamente le procedure classiche della produzione del bucchero, senza mai cedere al richiamo della lavorazione industriale. Certo è che lavorando a livello industriale, i ritmi di produzione sono molto più elevati, ma anche vero che l’originalità del prodotto poi scompare completamente. A Gubbio forte è l’identità col passato e con la tradizione e gli artigiani si impegnano al massimo per difendere questo patrimonio, che rende Gubbio un tesoro prezioso per tutta la regione Umbria. Mai e poi mai, quindi, l’artigiano eugubino, e Baffoni ne è un esempio, ha preferito scegliere la strada del “made in… chissà dove”; ogni pezzo artistico viene prodotto sul territorio, nei laboratori ed in base alle tecniche della lavorazione classica, tradizionale.

La lavorazione del bucchero segue delle procedure diverse da quelle della ceramica data la sua natura diversa: a corpo nero e lucido. Nell’antichità il bucchero si otteneva da un’argilla molto raffinata, ricca di ossido di ferro. L’oggetto plasmato veniva cotto in forni con atmosfera priva di ossigeno. La mancanza di ossigeno induceva determinate trasformazioni chimiche che determinavano la colorazione nero del manufatto.

Oggi la tecnica è più o meno la stessa.

 

Tecniche delle lavorazione del bucchero

La gamma di forme create da Raimondo è veramente vasta; trattasi comunque di aggetti aventi unicamente lo scopo di abbellimento e arredamento. Molte forme richiamano modelli etruschi e dell'antichità greca. Ai piatti decorati con oro e platino, si aggiungono brocche, orci, vasi, anfore e quant’altro possa impreziosire interni ed esterni di un'abitazione.

 

Indirizzi e recapiti

Orari di apertura

Il laboratorio è aperto tutti i giorni dalle 9 alle 12:30 e dalle 14:30 alle 18:30
Il negozio è aperto principalmente durante i periodo festivi