RISERVA
DELLO ZINGARO
Nei primi mesi del 1980 si era progettato di far
passare una strada lungo la costa che unisse S.Vito lo Capo e Scodello, ma
terrorizzati da una futura “cementificazione” della zona che avrebbe
distrutto quel piccolo angolo incontaminato della costa nord della Sicilia, il
18 Marzo 1980 6.000 amanti della
natura, supportati dalla stampa, da alcune associazioni e da uomini di sport e
politici, marciarono per far si che quella zona restasse cosi’ come la natura
l’aveva creata.
E’ cosi’ che nascera’ subito dopo LA
RISERVA DELLO ZINGARO (1.650 ettari)
In questa zona nidificano circa 39 specie di uccelli (tra cui il falco
Pellegrino e una delle ultime dieci coppie dell’acquila dei Monelli presenti
in Sicilia), vi si trova una diversità faunistica che e’ la piu’ alta di
qualunque tratto di costa siciliano, in pochi anni di ricerche sono state
catalogate circa 700 specie di piante, di cui almeno 20 endemiche o rare.
Nella grotta dell’Uzzo,
l’Universita’ di Roma e la Soprintendenza alle antichita’ della Sicilia,
hanno ritrovato reperti di fondamentale importanza pe lo studio delle antiche
civilta’ mediterranee.
Si consiglia una sosta alla Grotta Preistorica dell'Uzzo il cui ingresso si
trova a pochi passi del sentiero. L'imponente Grotta è stata oggetto di una
campagna di scavi dove sono stati trovati resti che documentano la presenza
dell'uomo nel Paleolitico e rinvenuta all'interno una Necropoli del periodo
Mesolitico. Prima di arrivare in C/da Tonnarella dell'Uzzo si scorge un rifugio
e un'area attrezzata. Il caseggiato che domina la cala della Tonnarella un tempo
sede di una piccola ed antica tonnara (1700) dove è allestito il museo
dell'Attività Marinare, per far conoscere tutto sulla cattura dei tonni è
l'ultima tappa di questo itinerario costiero.
Lo Zingaro Riserva Terrestre è tuttavia strettamente legata al mare, che non è
soltanto il confine geografico ma lo sfondo costante del paesaggio e il
complemento indispensabile degli aspetti naturalistici. Il profilo litoraneo è
un'alternanza di alte pareti di roccia che sprofondano nel blu e di insenature
degradanti dolcemente verso il mare. Le calette tutte ciottolose viste dal mare
hanno l'aspetto di nicchie più chiare incavate sul fianco delle muraglie
dolomitiche che entrando da Sud versante Scopello e andando verso Nord prendono
il nome di: Cala della Capreria, Cala del Varo (raggiungibile via mare), Cala
della Disa o Zingaro, Cala Beretta, Cala Marinella, Cala Torre dell'Uzzo il cui
substrato calcareo esalta la trasparenza dell'acqua proprio come un ambiente
tropicale. E in fine Tonnarella dell'Uzzo.
Riserva dello Zingaro
San Vito lo Capo 91010
Trapani Tel. 0923 / 26111
riservazingaro@libero.it
San Vito Municipio
Direzione della
Riserva Naturale dello Zingaro
Tel. 0924 35108 Fax 0924
35752
email: info@riservazingaro.it
Uff.
Conservazione Natura Az. Foreste Demaniali Regione Sicilia
Via Liberta', 97 Palermo Tel. 091 / 6274235
Cefalu'
L'esposizione al sole
può provocare brutti
scherzi...