ROBBIE WILLIAMS


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Musica

 

La storia di Robbie Williams inizia quando quello che era considerato il "bello" della boy-band Take That annuncia la sua decisione di lasciare la miniera d'oro amata dalle teenagers di tutto il mondo, nel 1995. La causa: lo scarso feeling con i compagni, e in special modo con il leader Gary Barlow. Da quel momento Robbie, nato nel 1974 a Stoke-On-Trent, nel nord dell'Inghilterra, inizia una discesa negli abissi della fama: esecrato dalle fans e dai soci del gruppo costretto a sciogliersi, sommerso dai debiti per le clausole legate al suo contratto con i TT, Williams si dà all'alcool e alla droga.
Nel 1997, incoraggiato da George Michael, pubblica LIFE THRU A LENS, il suo primo album. L'accoglienza è disastrosa. Ma a partire dalla pubblicazione del secondo singolo "Angels", le vendite hanno un'impennata, e per un anno il disco di debutto di Williams rimane nelle zone alte delle charts britanniche. Viene rilanciato come star, unico tra gli ex Take That, ed è molto apprezzato anche da un altro tipo di pubblico, come dimostrano i suoi concerti a festival come Glastonbury. Nel 1998 si lega sentimentalmente a un'altra stellina, Nicole Appleton delle All Saints, e pubblica il secondo disco I'VE BEEN EXPECTING YOU, che conferma la bontà della sua intesa con l'autore Guy Chambers e la sua vocazione di grande intrattenitore. Dopo aver tentato inutilmente di conquistare gli americani – un po' come gli Oasis, suoi ex amici e di colpo avversari in una breve guerra a colpi di dichiarazioni sarcastiche – nel 2000 torna con il terzo album, SING WHEN YOU'RE WINNING. Il disco non è forse all'altezza di I'VE BEEN EXPECTING YOU, ma ottiene un buon successo di pubblico e di critica. SWING WHEN YOU'RE WINNING, pubblicato nel novembre 2001, contiene canzoni rese immortali da Frank Sinatra, Dean Martin, Sammy Davis Jr e altri, canzoni che Robbie aveva ascoltato, amato e respirato da bambino. Molti dei brani vengono registrati nei Capitol Recording Studios di Los Angeles dove a suo tempo erano state incise numerose tra le canzoni originali, in alcuni casi con gli stessi musicisti dell'epoca. L'album si apre con una nuova canzone scritta da Robbie e Guy Chambers, “I will talk and Hollywood will listen”. Sono presenti inoltre duetti con Nicole Kidman (con il singolo primo in classifica “Somethin' Stupid”), Jon Lovitz, Jane Horrocks, Rupert Everett, Jonathan Wilkes e, con la benedizione e l'aiuto della fondazione Sinatra, persino con l'ultimo Frank Sinatra in “It was a very good year”.
Robbie pianifica il 2002 come anno di riposo, ma già all'inizio dell'anno esce un film documentario “Nobody someday”, in cui vengono narrati i drammatici alti e bassi della sua vita durante il tour europeo. In quel periodo riceve il suo tredicesimo Brit award – un riconoscimento che supera ogni record. In aprile appare con il cantante dei Faithless Maxi Jazz nel singolo per il progetto 1 Giant Leap “My Culture”. Poi Williams firma un contratto con la Emi – da cui aveva minacciato di allontanarsi – per ben 51 milioni di sterline. Lavora al nuovo album ancora una volta assieme a Guy Chambers. E mentre le cronache mondane progressivamente si svuotano di notizie riguardanti il bel Robbie, lui sparisce dall'Inghilterra e si rifugia in California, a Los Angeles, per diversi mesi. Lì registra il nuovo album e torna in patria poco prima della pubblicazione di ESCAPOLOGY, nei negozi di tutto il mondo dalla metà di novembre 2002. Segue un trionfale tour mondiale, che culmina nei tre concerti di Knebworth, che nell'agosto 2003 raccolgono oltre 300.000 spettatori: da queste esibizioni viene tratto LIVE SUMMER 2003.