JANET JACKSON
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Nata a Gary, Indiana il 16 maggio 1966, Janet Jackson è la più piccola dei nove figli del clan di Joseph Jackson. A sette anni la troviamo sul palco con i suoi fratelli all'MGM Grand di Las Vegas, ma quello è stato solo il primo passo, fino all'arrivo della serie tv “Good times” cui Janet ha partecipato dal 1977 al 79, seguita poi da “Diff'rent strokes” (Il mio amico Arnold) nell'81 e culminata con “Fame” (Saranno Famosi). Giovanissima anche all'altare, nell'agosto del 1984, per unirsi con James DeBarge, (fratello di El e componente del gruppo musicale DeBarge), ma il matrimonio si è chiuso piuttosto in fretta, ovvero già nel marzo '85. Il suo primo successo di classifica (al numero 6 della chart R&B americana) è stato “Young love” (1982), singolo tratto dal suo primo album JANET JACKSON per l'etichetta A&M, e dopo il flop di DREAM STREET del 1984, l'attrice-cantante ha individuato le persone giuste per guidare il suo percorso discografico: Jimmy Jam e Terry Lewis. Questi ultimi, usciti dalla corte di Prince e dei Time, si erano nel frattempo messi in proprio, firmando i successi di nomi come Cherrelle, Alexander O'Neal e la S.O.S. Band. Con Jam & Lewis, Janet ha creato un connubio indissolubile, in grado di creare un filo conduttore stilistico sui suoi album. CONTROL del 1986 è schizzato in vetta alla chart degli album americani, sfornando un successo dietro l'altro: “What have you done for me lately” del gennaio 1986, seguito da “Nasty” e, ancora “Control”, “Pleasure principle”, “Let's wait awhile” e “When I think of you”. Stava avvenendo il salto di qualità: non si trattava più solo della piccolina di casa Jackson che cercava di farsi largo tra le tradizioni di famiglia in fatto di popolarità, ma la nascita di qualcosa destinato a durare nel tempo. Nell'ottobre 89 esce RHYTHM NATION 1814 (intervallata dalla sua partecipazione a “Diamonds” di Herb Alpert nel 1987), album che conferma e supera il clamore creato dal precedente. 1814 sta per l'anno in cui Francis Scott Key scrisse l'inno nazionale americano e la Jackson ha usato questo pretesto per creare il suo disco più celebrato. Ogni singolo ha conosciuto piazzamenti nella top 5 pop americana e consolidato il suo successo anche in Inghilterra e via via in tutta Europa e oltre. “Come back to me”, “Alright”, “Escapade”, “Love will never do without you”, “Black cat”, “Miss you much” e “Rhythm nation” sono stati i fortunati estratti da quell'album, ma per Janet si stavano schiudendo le porte del cinema. Dopo aver realizzato con Luther Vandross (e la partecipazione di Ralph Tresvant e i BellBivDeVoe) “The best things in life are free”, pezzo portante della colonna sonora del film “Mo' money”, nel '93 ha interpretato il ruolo principale in “Poetic Justice” al fianco del rapper 2Pac, consegnandosi l'ennesimo numero uno con la canzone “Again”, tratta da quel lungometraggio. Nel '95 esce JANET e la storia si ripete: “That's the way love goes”, “If”, “Because of love”, “Any time any place”, e “You want this” (con MC Lyte al rap), non fanno fatica a diventare in breve tempo le canzoni più programmate dalle radio e a far diventare multiplatino l'album. Nel '95 pubblica la raccolta DESIGN OF A DECADE, con l'aggiunta dei due inediti “Twenty foreplay” e “Runaway”, ma si è anche concretizzata la collaborazione tra lei e il fratello Michael per “Scream”. Molte cose sono cambiate dai tempi del suo primo telefilm: Janet Jackson ha scoperto la sua femminilità e, sempre accompagnata da bellissime coreografie, la cantante ha iniziato a sfruttare il suo lato sexy per infiammare sempre più fan in tutto il mondo che accorrevano numerosissimi ai suoi spettacolari concerti. E' cambiata anche l'etichetta discografica però, che da questo momento in poi sarà la Virgin con un contratto di ben 32 milioni di dollari. Dopo l'uscita di JANET.REMIXED, il primo album con la Virgin è THE VELVET ROPE del 1997, anticipato dal singolo “Got til it's gone” (featuring Q-Tip e Joni Mitchell). L'album è stato concepito nel pieno di una bufera nella sua vita privata: segretamente sposata da anni con Renè Elizondo Jr., la Jackson stava infatti attraversando un periodo oscuro per via del fallimento del suo secondo matrimonio. Tuttavia, la sua carriera continua a procedere a gonfie vele, soprattutto nel 1999, quando interpreta un altro ruolo importante al fianco di Eddie Murphy nel film “Nutty Professor: The Klumps” (e cantando “Doesn't really matter” dalla sua colonna sonora), partecipando come ospite speciale in “Luv me luv me” di Shaggy (per la colonna sonora del film “How Stella got her groove back”), “What it's gonna be” di Busta Rhymes e “Girlfriend/boyfriend” dei Blackstreet (loro erano stati suoi ospiti in “I get lonely” da VELVET ROPE). Con Elizondo è ormai ai ferri corti, tanto che lui chiede milioni di dollari per pagamenti arretrati come autore di RHYTHM NATION 1814, ma la Jackson si sente definitivamente uscita dal periodo buio e oscuro di VELVET ROPE e intende dare sfogo al suo ritrovato ottimismo nell'album ALL FOR YOU del 2001, anticipato dal festoso singolo “All for you”. Janet ha molti motivi per essere contenta con milioni di dischi venduti in tutto il mondo e decine di premi vinti negli anni, come il recente riconoscimento alla carriera ai Billboard Music Awards e l'incoronazione come prima icona del canale tv musicale MTV. |
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