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7.1 GLI "ARQUEST"
E I Mc DONALD'S (file WAV)
Il nebuloso termine reggiano 'arquèst' sta ad indicare ciò che
mio nonno chiama 'fràtaij', conferendo al termine in questione
un'intonazione vagamente dispregiativa, difficile da rendere nella
comunicazione inespressiva tipica di Internet. La pronuncia reggiana,
al contrario, sottolinea il profondo legame subconscio che sussiste con
uno dei plinti della piramide alimentare d'Oltrenza: le frattaglie.
Un tempo costituente irrinunciabile dell'alimentazione contadina più
caratteristica, gli 'arquèst' sono spesso oggetto di colpevole
indifferenza da parte delle giovani generazioni, che talora arrivano persino
a ripudiare con ribrezzo finanche il solo pensiero delle frattaglie, preferendo
ad esse cibi dannosissimi quali pizza (abominio!), patatine Pai, chewing-gums
(sì, c'è chi se ne nutre), bastoncini Findus e hamburger. Va tuttavia
riconosciuta la colpevole complicità dei mezzi di informazione di massa,
i quali hanno contribuito non poco a fare crollare la popolarità delle
frattaglie nei modi più disparati, come, ad esempio, gli interminabili
salotti televisivi nei quali il professorone di turno presenta la nuova
dieta primaverile a base di spremuta di avocado.
Che fare, allora delle frattaglie risultanti dalla macellazione delle
migliaia di capi bovini, ovini e suini destinati a servire il mercato
delle più pregiate bistecche ? Per ironia della sorte uno degli alimenti
più aborriti dai giovani è divenuto costituente principe dell'alimentazione
fast-food, che trova il proprio capostipite nella catena Mc Donald's,
così popolare tra i teen-agers da fare approdare un avamposto di junk-food
persino qui a Parma. La legge del contrappasso impone però ai giovani
parmigiani e reggiani di ingoiare, sotto l'aspetto innocente della
carne tritata, tutte le viscide interiora, i fegatelli, le milze, i butterati
pancreas, i soffici polmoni (palmòn), le snodate trachee (canalùss), le
cigliate pareti dello stomaco (stòmegh) e gli schifiltosi intestini retti
(bùuz dal cùul).
Teniamo a precisare, rivolgendoci ai numerosi fan degli anolini, che autorevoli
esponenti dell'Accademia Culinaria dell'Alpe di Succiso sostengono
con fermezza che piccole quantità di 'arquèst' aggiunte al ripieno
dei 'caplètt' conferiscono a questi ultimi quell'autentico
sapore che era andato perduto negli ultimi decenni. Provare per credere.
7.2 PICIOORLI, PICIURLON
(WAV)
Non è un'invenzione degli Americani di Gavassa, ma un semplice modo
per connotare un sasso nato e frammentatosi in provincia di Reggio.
Al fine di esaurire l'argomento, esaminiamo in dettaglio le varie
nomenclature delle diverse categorie di pietrisco:
7.2.1. GIEERA = ghiaia. Identico al parmigiano, identifica la ghiaia,
ovvero i sassi tritati.
7.2.2. PICIOORLI (oppure SAASS) = sasso = GIERON (parm.) Chi non ricorda
con malcelata nostalgia le interminabili lotte giovanili tra bande rivali,
condotte a 'gieroneedi', ovvero a sassate ? Non sempre chi veniva
colpito alla zucca da un sasso scagliato con inaudita forza da un 'bociòn'
della fazione rivale riusciva a cogliere la poesia connaturata a questa
spontanea manifestazione dei più autentici istinti tribali, ma forse chiedo
troppo.
7.2.3. PICIURLON = sasso di notevoli dimensioni. Non ha corrispettivi
in parmigiano. Gli scaltri parmigiani infatti non si sognarono mai di
fare a 'geronate' con i macigni, sport che lasciarono ben volentieri
agli Obelix di Reggio.
7.2.4 PREEDA 'D BISMANTVA = Pietra di Bismantova. Formazione rocciosa
presso Castelnuovo ne' Monti, è un po' la 'Ayers Rock'
nostrana. Nessuno è ancora stato in grado di sollevarla.
7.3 GUAASA (WAV)
Indica la rugiada. Diversi esegeti del vernacolo Reggiano insistono nel
fare notare la sottile differenza tra 'guàsa' (prodotto estivo
della condensazione del vapore acqueo ) e 'ruzeeda' (che si presenta
quando una brevissima pioggia lascia i prati bagnati). Si noti che nelle
zone appenniniche si preferisce il termine 'sguàsa'.
Si ricordi inoltre la locuzione 'Tireer 'na ruzeeda 'd madòni'
che indica il peculiare stile di inveire a largo spettro contro tutte
le somme autorità religiose in una frase sola.
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