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3.1 BAALA (file
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Usato prevalentemente nella frase 'ciapeer la baala' indica la
transizione dallo stato cosciente alla sbornia più profonda. Dopo aver
fatto notare come la corretta locuzione parmigiana fosse 'ciapeer
la baasa', mi sono da più parti sentito rispondere che il termine
'baala' è molto più aderente alla realtà in quanto deriva direttamente
dall'italiano 'balla'. A voi le considerazioni del caso (tutto
vero).
3.2 GNIINTO (file
WAV)
Mentre gli abitanti della gloriosa città ducale assegnano al nulla il
delicato 'gnint' o 'gninta', il Reggiano D.O.C. adotterà
invariabilmente 'gniinto'. Lo stesso reggiano userà la parola
'gniinto' nei seguenti contesti:
70% dei casi: 'bon da gniinto' (file
WAV)
30% dei casi: 'fa gniinto' (file
WAV)
(Dati statistici raccolti nel biennio '97-'98)
Particolare importanza ha per i reggiani l'espressione 'Bon da
Gniinto' (BDG), che viene usata per indicare qualsiasi persona al
di fuori del parlante. Esempio: 'In't al lavoor a gh'è trì
categorìii: i bòn dabòn, i bòn dapooc e i bòn da gniinto'
3.3 SCHIIVA (file
WAV)
Esprime disprezzo, disgusto, abominio. Il corrispettivo italiano 'schifo'
non rende sufficientemente bene il senso di ribrezzo, che viene abitualmente
sottolineato dai copiosi spruzzi di saliva generati dalla pronuncia 'esplosiva'
del termine in questione.
3.4 LA LOCUZIONE: ANDEER
IN OCA (file WAV)
Per i parmigiani, l'oca è un animale tonto, e quindi la frase 'andare
in oca' è usata per designare lo stato di ovattato torpore tipico
di chi si è 'incantato' con lo sguardo fisso nel vuoto, vuoi perché
folgorato da un'idea che rivoluzionerà il mondo, o perché ottenebrato
da qualche arretrato di sonno o più semplicemente in quanto rapito da
una fantasia sessuale ispiratagli da una femmina all'altro lato della
strada. (Le norme di primo soccorso suggeriscono in questi casi di far
dondolare una mano in un piano verticale posto tra l'infinito e l''inocato').
I reggiani, provenienti invece da una solida tradizione contadina, sono
molto più avvezzi dei 'bagolòn' a fronteggiare fin da bambini
le oche infuriate che si tengono abitualmente nelle fattorie. Nel Reggiano
moderno, pertanto 'andare in oca' è sinonimo di 'arrabbiarsi,
andare su tutte le furie'.
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