L'autobus è un veicolo automotore che trasporta esclusivamente persone ed i loro bagagli personali. Il termine è composto da due parti: una, "bus", dal latino omnibus = "per tutti" (a sua volta contrazione di voiture omnibus = "Veicolo per tutti" in francese) e il prefisso "auto" a sua volta contrazione di autovettura.[1] Oggi è definito brevemente anche solo come bus. In Germania è definito legalmente come Kraftomnibus (KOM).[2], in Italia è chiamato anche pullman.Nel 1827 fu inventato in Inghilterra l'autobus a vapore. Il primo traffico di linea a trazione a combustibile fu inaugurato il 18 marzo 1895 tra Siegen e Netphen e veniva gestito dalla Netphener Omnibusgesellschaft. Per l'esercizio della linea venne impiegato un veicolo dal nome Landauer, che effettivamente aveva più somiglianze con la carrozza omonima che con un autobus moderno. Questo primo autobus del mondo veniva costruito a mano a partire dal 1895, quindi persino un anno prima dei primi autocarri, nell'azienda a conduzione familiare del pioniere dell'automobile Carl Benz e disponeva anche di otto posti a sedere e di un motore da 5 cavalli. La sua velocità media era di 15 km/h, tanto da poter percorrere il tratto di strada tra Siegen e Netphen in 1 ora e 20 minuti. Il viaggio costava la cifra, per i parametri di allora esosa, di 70 pfennig. Per la ridotta maneggiabilità dei primi autobus Benz l'esercizio degli autobus nel territorio di Siegen era stato, tuttavia, nuovamente interrotto prima della fine dell'anno. Nonostante questo colpo sorsero negli anni successivi in tutto il mondo collegamenti di linea sempre più nuovi grazie al continuo miglioramento delle tecniche dei veicoli.Il taxi (in italiano anche tassì) è un'automobile che effettua un servizio trasporto di passeggeri pubblico su piazza a pagamento, ovvero su stazionamento in apposite aree pubbliche, specificatamente in una città con alla guida un autista, definito tassista o taxista.A differenza del trasporto pubblico di linea, dove il percorso e le fermate di salita e discesa sono decisi dall'ente locale affidatore del servizio o dal gestore della linea ferroviaria, tramviaria e di autobus, il servizio offerto dal taxi è definibile come porta a porta. Il taxista in sosta nel parcheggio o raggiunto con l'eventuale apparecchiatura radiotaxi acquisisce la richiesta dell'utente, quindi lo preleva all'indirizzo concordato che dev'essere all'interno del comune di appartenenza (o del comprensorio) e lo trasporta infine alla destinazione richiesta. Il taxi può essere fermato "al volo" anche per strada. Il servizio è normalmente obbligatorio, tranne alcune deroghe, in tutta l'area comunale mentre è facoltà del conducente accettare o meno una destinazione al di fuori di quest'area.In Italia, per poter effettuare questo tipo di attività il singolo cittadino deve provvedere a una iscrizione a ruolo ottenuta previo esame presso una commissione regionale, solitamente nel capoluogo di Regione in cui si risiede, deve ottenere il certificato di abilitazione professionale, detto CAP (è sufficiente il KB) e deve essere titolare di una licenza specifica rilasciata dall'Amministrazione comunale del Comune di competenza. Inoltre, per effettuare il servizio, l'autovettura deve essere di colore bianco o grigio(dipende dalle regioni), avere almeno 4 porte, avere installato un dispositivo luminoso di riconoscimento posto sul tetto che rechi la scritta TAXI e deve avere, se previsto dal regolamento comunale, anche un tassametro piombato e omologato all'interno della stessa in ottemperanza alle norme del codice della strada. I regolamenti per il rilascio della licenza differiscono in ogni caso da comune a comune da nazione a nazione.