RADIO ALTER ON THE ROAD

Communications: con MANU CHAO E RADIO BEMBA 

Testo e foto di Paula Pitzalis

Incontrare Manu Chao, Gambit, Majid e David, ossia Radio Bemba è sempre piacevole ed emozionante non solo per la stima ed amicizia sincera che intercorre con questi artisti  impegnati sia nel sociale e nel civile ma anche perché condivido con loro ideali e sogni che ogni giorno ci permettono di intravedere quel sole che oscura i momenti bui delle nostre esistenze. Con Manu Chao e Ramón Chao , il papà di Manu, nonché giornalista e scrittore ed insignito Cavaliere delle Belle Arti e della Cultura dal governo francese, il rapporto instauratosi da diversi anni mi ha permesso di entrare in relazione con persone di grande sensibilità umana ed intellettuale.Questa rubrica a tal fine ospiterà nei prossimi numeri non solo l’intervista realizzata al “ Dejà Vu” di Barcellona un mese fa con Manu Chao e con Gambit allo “ Estudio Fundanciò” de L’Hospitalet de Llobregat di Barcellona, ma anche due conferenze alla quale venni invitata da Ramòn Chao ed Ignacio Ramonet, Direttore de “ Le Monde Diplomatique” all’Università di Palma di Mallorca.

Essere musicista ed essere produttore di Amadou e Mariam…un buon disco ed un grande successo europeo ma con l’impronta di Manu Chao…che vuol dire fare il produttore?

Non so …è una parola…che…

Che si scrive solamente?

«Che si scrive così nei dischi ma in primo luogo è avere la responsabilità che un disco esca bene nel senso che questa responsabilità ha una stretta relazione con il gusto sia dell’artista che del produttore. Il disco deve in primo luogo piacere all’artista ed anche al produttore medesimo. Deve essere una sincronia di gusti. Questo è il fattore più importante ed è questo che ha reso felici Amadou e Mariam. Poi che il disco funzioni molto bene e che stia avendo un successo di pubblico in tutta Europa ben venga ma in primo luogo è che il disco piaccia a chi mette “la sua faccia ed operato” in copertina e dentro il lavoro medesimo con le proprie musiche e canzoni».

Il lavoro del produttore…Come si lavora?

«Io credo che ogni artista con il quale si lavori in questa relazione produttore artista è che ogni artista avendo dei tratti distinti sia caratterialmente che stilisticamente ti porta a relazioni psicologiche diverse.No? Necessita sentirsi bene con queste persone e bisogna fare in modo che loro sentano fiducia in te . Bisogna inoltre avere la possibilità che possano dire ciò che pensano realmente sia in modo duro e sincero che in modo sereno e confidenziale. Ripeto poi che senza dubbio è chiaro che in primis il disco deve piacere all’artista e poi al produttore…»

 Nel Cd vi sono alcuni brani scritti da Mariam. Lavorare con questa grande artista donna e personalità…cosa ti trasmesso sia come donna e come artista?

«Mariam ha una grande personalità che definisco da “ Fuori Serie”, come un a macchina d’epoca di gran valore. È una persona che ha un “feeling” ed un “ Duende” ( traduco nel senso musicale poetico: “Magia”) e un potere così sensibile e sensitivo che è molto forte…e la chimica che si instaurò fu molto rapida. Con Mariam già fin dal primo giorno che ci conoscemmo avevamo scritto già due canzoni insieme …ed anche con Amadou stesso…chimica e magia…»

Un’altra domanda però diversa…con Andrea Gallo il sacerdote che nel suo libro parla di te

«Sì! Andra Gallo un Grande Amico»!

…parla di te in modo così affettuoso…Che ricordo hai di lui?

«…(Con voce profondamente emozionata)…alcuni ricordi di amicizia forte ed anche un immenso rispetto…Ciò che mi impressiona di “ Questo Signore” che ha già i suoi anni è che ha una energia “ fuori serie” ed una volontà…ciò che mi ha fortemente impressionato di Don Gallo è che le sue non sono solo parole, quando lui parla  “ Lui compie!” ».

…Lui parla con tutti…

«…Ma Compie! Si Impegna ed attua…Mette in Pratica e le sue parole»!

Questo è importante!”

«Siamo in mille che rifacciamo e ricostruiamo il mondo ogni notte!”…nei bar della città…ma ci sono poche persone che lo compiono ogni mattina ed ogni giorno»!

…Hanno scritto diversi giornali europei che ti hanno invitato …dicono…al “ Live Aid”…è vero che ti hanno invitato?

«La verità è che mi chiesero tre mesi prima dell’evento se io potevo partecipare ma per problemi di impegni e di correttezza  e “de manera POLITE” il mio calendario non lo permetteva…e secondo perché un evento così, non so come in altri paesi ma in Francia, un evento così tanto solidale ed organizzato da Clear Channel non mi sembrava…»

…Certo!” Un Poco contraddittorio!

«…non volevo mettermi in polemiche…poi quelli hanno continuato ad annunciarmi nei cartelloni. Io ritornavo a chiamarli che per favore non mi annunciassero visto che non avrei potuto partecipare e loro proseguivano ad annunciarmi sia nei cartelloni che nei manifesti.Quando li chiamavo loro mi rispondevano: “ No!No!Scusaci c’è stato un errore!” …e loro invece continuavano ad annunciarmi nei manifesti fino al giorno del concerto a Parigi che venne trasmesso in diretta Tv il Live Aid con la Clear Channel…il presentatore uscì nel palco ed annunciò “ Ci scusiamo con il pubblico perché Manu Chao ha appena cancellato il suo concerto all’ultimo minuto”…allora l’unico fatto che voglio precisare è che se vogliono cambiare il mondo organizzando i concerti in questo modo non so se lo avranno fatto per l’Africa…lo spero …in ogni caso con me si sono comportati in un modo che così di certo non cambieranno il mondo…mi sono sentito molto offeso perché tutta la gente pensò che io avevo cancellato il concerto all’ultimo minuto mentre loro hanno agito presentandomi sapendo che non avrei potuto partecipare già da diversi mesi che gli feci presente la mia impossibilità…»

Perché molta gente approfitta del tuo nome?

«Accade molto spesso! In molti luoghi annunciano i concerti di Manu Chao senza avvisarmi …ma questa volta fu molto dura e mi arrecò un grande dolore sapendo che io già li avvisai da mesi che non avrei potuto partecipare mentre loro hanno usato il mezzo televisivo nonostante sapessero che non ci sarebbe stato alcun mio concerto presentandomi come se io fossi un irresponsabile… l’artista irresponsabile che cancella all’ultimo minuto un concerto».

In questi concerti che hai tenuto al Mariatchi di Barcellona e con Radio Bemba al Masnou e qui al Dejà Vu hai cantato una canzone dove utilizzi la parola “cocaina”. Che significato ha per te questa parola ed in quale contesto la usi?

«Suppongo che sia la canzone “ Vivir sin tí” e che è una “ rumbita”,( piccola rumba). Utilizzo in questa canzone la parola “cocaina” come…il perché è che nella canzone parlo della “passione” che ho verso una donna che la si può paragonare a quella che hanno molti verso la cocaina perché per me questa donna è “ mi droga ruina” nel senso che è un tipo di interpunzione ossia un  modo di dire e di esprimere che questa donna è per me come una droga…Per ciò che riguarda invece la cocaina come droga io non consumo cocaina. Non mi piace.Io fumo marijuana , bevo vino e mi piacciono i prodotti della terra. Molta gente pensa che io consumo cocaina. Molta gente lo pensa!…ma…non è una droga che mi interessa e che consumo! È una droga che sta creando molte distruzioni e danni ed ho molti amici che sono “ agganciati”alla cocaina e questo mi sembra un mezzo di controllo della gente per la mafia nascosta dietro di molti governi. Sì! Dichiara che io non consumo cocaina…preferisco il “ Licor Cafè!… “ il liquore al caffè!” ( Ridiamo) ».

Adesso…un tour in Latino America?

«Stiamo provando adesso! Andremo in Argentina ma non vi è niente di sicuro…però un tour…per il momento ne stiamo parlando…mi piacerebbe fare un tour con Radio Bemba il prossimo anno per l’Europa ed altri paesi… però adesso non te lo posso confermare».