Me Gusta la moto, Me Gusta Manu Chao !!!

La notte che io nacqui cadde la luna nella mia culla ed io mi pentii di nascere. Sorga la luna !!!

Con questa prima strofa dell’ultimo brano “ Salga la luna “ (Sorga la luna) conclude il suo primo lavoro discografico titolato “Patchanka “ e pubblicato nel 1988 dall’etichetta indipendente BOUCHERIE, La Mano Negra, band francese dell’underground parigino. Per circa un decennio, fino al 1988 La Mano Negra produrrà ben otto album per poi ultimare questo percorso di vita musicale con l’intraprendere da parte di ogni componete del gruppo carriere artistiche diverse. Fra questi, Oscar Tramor, alias Manuel Chao, ovvero Manu Chao, farà incantare e riflettere il proprio pubblico più fedele della scelta divisoria non poteva che essere l’evoluzione di direzioni artistiche a tutto tondo conquistando con l’uscita dell’album “ Clandestino” il pubblico ed il mondo musicale del pianeta. Manu Chao nasce Sèvres, periferia ovest di Parigi il 21 giugno del 1961 da Ramòn Chao, critico letterario, musicista e giornalista della rivista Triunfo, Le Monde e Le Monde Diplomatique. Attualmente è caporedattore di Radio France responsabile delle trasmissioni in spagnolo dove convergono le comunicazioni ed incontri della maggiore “ intellighenzia” ispano e latino-americana, Ramòn vide i propri natali in terra di Galizia, Spagna, alla quale dedicò anche uno scritto relativo ad un viaggio in motocicletta da Parigi a Santiago de Compostela. Felisa, la moglie nativa della regione ispanica più indipendentista, Paesi Baschi, è donna dotata d’elevata sensibilità culturale ed artistica ed ha sempre condiviso e rispettato le scelte dei figli, Manuel, Tonio e del marito Ramòn. Ritenendo superficiale elencare la sola nomenclatura discografica della Mano Negra e di Manu Chao appare più peculiare mettere in risalto alcuni momenti di crescita sia umana che artistica di tutte le persone che hanno avuto l’opportunità di stare al fianco di questi menestrelli e girovaghi del 2000 del mondo globale musicale sia virtuale che terreno. Le esperienze artistiche di questi musicisti attraversano e condividono le realtà di genti e molti continenti: America del Nord, America del sud, Africa, Asia e Giappone portando Manu Chao e compagni ad intraprendere due viaggi che determineranno personalità e caratteristiche future dell’opera di questi giocolieri della musica. Agli inizi degli anni 90 Manu Chao organizzerà una carovana d’artisti che toccherà i maggiori porti e terre dei tropici americani e del Brasile a bordo di una nave allestita per il seguente progetto: portare musica e spettacolo, festa ed allegria nella sponda del mondo occidentale più povero. Nel 1993, sempre l’intraprendente Manu, sulla locomotiva “ todopoderosa “, battezzata la “Consetida”, viaggia a 25 km l’ora per tutta la Colombia che presenta appena 3200km di ferrovia dove solo 1600 ne sono utilizzati. Si parte da Bogotà e si giunge a Santa Marta sulla costa per un’andata e ritorno. Ramòn Chao accompagna questa folle carovana artistica di centinaia di persone che si sono unite al figlio e ne narrerà l’avventura in un libro “ Un train de glacé et de feu “, editions La Difference, Paris, dove si tracceranno le realtà tristi di quella società: indios, i senza terra, i narcos, i paramilitari, l’esercito e la prostituzione, la pasta base per produrre la cocaina, la vita e la morte della gente. L’intenzione era quella di rispolverare la linea ferroviaria delle vecchie compagnie coloniali delle banane e del caffè e di sicuro ciò andò in porto. Al finale di quest’impresa ormai i tempi erano maturi affinché i membri della Mano Negra intraprendessero altre esperienze singole. Tonio Chao il fratello di Manu si trasforma in DJ per Radio Latina a Parigi, mentre Manu darà vita a Radio Bemba il 30 ottobre 1993 a Bilbao dove è annunciato il concerto che dichiarerà la nascente struttura di riferimento di Manuel dopo la fortunata esperienza con la Mano Negra, il cui simbolo, comparso nei muri della Parigi ottocentesca rappresentava un movimento libertario dell’epoca. Manu Chao è giunto nel luglio del 2001 ad opera della Sardegna Concerti e di Interfestival e “Boa Goa “, con Radio Bemba nel nostro capoluogo irradiandoci della propria sensibilità, umanità e simpatia. Ragazzo schietto e sincero non ha deluso le nostre aspettative sia durante la conferenza stampa che la permanenza nostra con la band nel backstage e anche l’indomani durante le riprese del video per Cagliari di cui siamo stati gli accompagnatori di Raphael, il regista. Abbiamo trascorso delle ore piacevoli ed intense sia durante il concerto che la conferenza stampa nel rievocare le responsabilità politiche e civili degli avvenimenti del G8 di Genova. Ma l’allegria e la stima per Radio Bemba che conserviamo nei nostri cuori ci porta ad augurare a Manu Chao la realizzazione del suo sogno attuale: ”La Carovana Africana “. Hasta la victoria siempre, Manu Chao!!!

                                                                                                                          PAULA PITZALIS

 

Articolo uscito di Paula Pitzalis del luglio 2001