Un
successo annunciato quello di Luciano Ligabue. Il suo Nome e Cognome Tour ha
registrato nella sua tappa cagliaritana il prevedibile tutto esaurito, mandando
in delirio circa 15.000 persone assiepate negli spazi della Fiera.
A
far da cornice all’evento, un mega palco, due maxi schermi che rimandano in
diretta immagini e suoni e poi….c’è lui, il Liga, con la sua prorompente
carica di energia.
E’
in ottima forma il rocker di Correggio, bassa Padana, ed è altrettanto chiaro
fin dalle prime note il feeling che stabilisce con il suo pubblico. Si muove
sicuro, sfodera un sorriso che ti riempie il cuore, sussurra
sornione ‘’sotto come va’’, consapevole che tutti sono pronti a
seguirlo. Quello che colpisce è il movimento delle sue mani: dapprima scivolano
lentamente verso il basso quasi a chiedere calma e pacatezza per poi innalzarsi
gradualmente imponendo ritmo ed
energia. Non c’è dubbio, è un grande direttore d’orchestra capace di
modulare e calibrare gli umori.
Accompagnato
magistralmente dalle due band che si alternano sul palco, interpreta vecchie e
nuove melodie che raccontano una quotidianità fatta di intime storie e realtà
drammaticamente attuali. Si parla della morte (‘’sotto il giorno di dolore
cha uno ha’’) fino a chiedersi con un pizzico di ironia ‘’a che ora è
la fine del mondo’’; si descrive una società troppo spesso dispensatrice di
falsi miti (‘’ti brucerai piccola stella senza cielo’’, ‘’quella che
non sei, non sarai’’; si inveisce contro gli orrori della guerra (‘’il
mio nome è mai più’’), per arrivare, comunque all’amore, ‘’l’amore
che conta’’ che in qualche modo riesce a dare un senso alla nostra esitenza.
Banalità
dirà qualcuno, bieca retorica. Ma niente può essere catalogato come ‘’scontato’’
quando si riesce a dare emozioni! E ancora, nulla è mai banale quando,
comunque, a salire sul palco è una guest star come Mauro Pagani, un artista a
360 gradi. Bellissimo momento il suo, denso di pathos e magia. Non ci sono
parole adeguate per descriverlo!
Poi…
è adrenalina allo stato puro. C’è anche spazio per una breve ma intensa
‘’tempesta ormonale’’, che fa volare sul palco un reggiseno di colore
nero, raccolto con disinvoltura dal rocker
e adagiato sull’asta del microfono. Va bene così!
Applausi
ed ovazioni da stadio per tutti, in particolare per il carismatico chitarrista
Federico Poggio Pollini, meglio noto come ‘’Capitan Fede’’.
La
mia amica Paula approva senza riserva alcuna. Hasta luego Liga!
Princess Sissy
Marlin,
Quartu Sant’Elena ( Cagliari-Poetto)- 26.07.2006-07-29
Sará
anche una caldissima estate ma per chi come me incomincia a sentire la mancanza
dell’aria ispanico-barcellonese,madrilena e basca,( basca , aggetivo di Paesi
Baschi e non sostantivo di “ basca” CALDO in sardo), l’unica soluzione é
rifugiarsi in un chiosco verso il lungomare della capitale dell’isola di
Sardegna ed ascoltare le selezioni artistiche di Alberto Sanna del Marlin.
L’anno scorso il Manu Chao ci dilettò al Masnou ma lui adesso é in tour e
perció aspetteremo con calma il suo rientro dalle fatiche musicali sperando che
ci allieti con nuovissime produzioni. Decidiamo con Silvy, alias Principessa
Sissy,( nascondiamo l’identitá fa più “privacy e top secret il fascino
degli incontri “rosa” che qui oggi narreremo). Con Susy e Titti ( sardizzato:
Tittixedda), giungiamo al locale e conversiamo per alcune ore osservando il
pubblico presente e salutando i diversi amici accorsi per la serata musicale.
Marcello con la sua mitica cagnolina “ Giovanna” ( non ha disdegnato metà
della mia pizza e le patatine fritte di Titti) che scodinzola per ogni tavolo mi
riporta alla mente il Chuky del Mariatchi di Estefania e Kike che ci accompagna
sempre nella capitale catalana. (¡ Qué nostalgia!). Quanta nostalgia!...ma
ecco che appare il mitico Mauro Pagani accompagnato da Mario Brai dei
Marenostrum. Ci salutiamo discorriamo alcuni minuti sul panorama musicale
italiano e concordiamo che una buona parte della gioventù italiana che si
dedica o vuole penetrare nel mondo della musica, vuole raggiungere oggi,
ponendosi come unico obbiettivo, il
solo scopo del danaro e del “ successo facile”. Detto da un grande artista
come lui ció suona amaro e mi spiega il disimpegno e la scarsa applicazione di
ricerche musicali profonde e di un piú solido contenuto rispetto alla nostra
generazione ed agli anni settanta. Certo si sa che si guarda al passato della
propria giovinezza con occhio diverso ( noi urlavamo : la fantasia al potere) ma
il leader della PFM, Premiata Forneria Marconi, che ha calcato le scene dei
maggiori palchi mondiali, facendo sì che diventasse una delle band italiane del
panorama del rock mondiale tra le più stimate nel pianeta e riconosciute dai più,
mi racconta della chiusura dei più rinomati studi di registrazione come
un evento di una crisi economica che va analizzata anche per un decadimento di
valori umani a favore di una economia globalizzante che annulla sempre più gli
artisti e la musica. Concordo che una buona parte di questo fallimento e
cambiamento è da attribuire alle fallaci politiche economico amministrative dei
dirigenti delle Majors che della musica ne hanno mercificato l’essenza. Musica
di facile consumo e di soldo facile...che tristezza! Gli rispondo...e...penso
all’area e alla movida di Barcellona, Irún, Bilbao e Madrid con Fermín
Muguruza, Manu Chao, Che Sudaka , Radio Chango e Fufü-Ai, Ojo Projeckt,
Amaparanoia e tanti altri per credere in una alternativa di mercato e di
indipendenza da sistemi restrittivi e soffocanti. VIVA LA MUSICA INDIPENDENTE E
LA LIBERTÀ DI CREARE E SOGNARE! Durerà?...
Cagliari,
27-07-2006 Fiera Campionaria della Sardegna.
La
scomessa tra me e Silvy era quella, da parte sua, di riuscire a toccare il
posteriore del Liga con posta in gioco una pizza. Pongo a conoscenza Massimo
Palmas della Sardegna Concerti dell’intenzione della Sissy ( non si sa mai di
finire davanti ad una corte, non principesca austriaca, come quella che piace
alla nostra Sissy ma ad un’altra di contenzioso più plebeo )...
ma il mio obbiettivo rimane quello di salutare Capitan Fede ed il
Fabrizio Simoncioni che però risulterà essere
assente da questa formazione 2006. In Sardegna se riesci a sfiorare o toccare il
“ posteriore di un personaggio famoso” ( sono detti popolari, credo un poco
che si rifacciano all’evento narrato nel Santo Vangelo su quando qualcuno toccò
la veste al Cristo...ma Luciano Ligabue non è Gesù) e non so quale fortuna
potrebbe baciare la nostra principessa Sissy se ciò accadesse
e trasformarla poi in un personaggio da “ e vissero felici e
contenti”. Solitamente è la principessa che bacia un rospo ma qui si discute
su un post e non su un ante! Comunque la nostra principessa qualcuno baciò
davanti agli occhi testimoni della sottoscritta e della mia amatissima nipote
Veronica con il compito di
immortare gli eventi musicali e di costume con l’accredito stampa che
gentilmente l’organizzazione sarda ci ha permesso e che ringraziamo.
Il
numeroso pubblico presente ha potuto apprezzare, in apertura del
concerto, la bellissima performance di una delle voci più intense ed uniche al
mondo, quella di Andrea Parodi, che incanta con la sua magia interpretativa
anche i più giovani dimostrando che la forza dell’arte e la passione più
pura per essa possono essere un canto di speranza anche per chi non ci crede più
nei cambiamenti esistenziali.
Poi
a seguire il Liga con la sua band...un grande concerto e tanta professionalità.
Un buon rock italiano...e tanta introspettiva personale che universalizza con i
suoi testi diventando canto di tutti. Storie intime e storie sociali; storie di
tutti i giorni, storie umane. Intanto mi allontano un attimo verso il back stage
e ne approfitto per salutare Capitan Fede che si prepara per risalire sul palco.
Al primo impatto non mi riconosce e poi mi fa presente che il cambio di colore
dei miei capelli lo ha equivocato. No problem.. Cerco il Fabrizio Simoncioni,
grande assente...ma scopriremo un giorno dove l’artista si è rintanato.Alla
stampa specializzata l’arduo compito di risolvere l’enigma. Faccio presente
del link che con Esteban abbiamo eseguito con il portale italiano dedicato
a Manu Chao.. ( http://digilander.libero.it/manuchaoit)
e lui mi ricorda di verificare se siamo in contatto con quello nuovo, www.federicopoggipollini.com
. Gli racconto che il suo primo disco mi ha lasciato un poco perplessa e lui mi
fa presente che lo pubblicò in un periodo particolare ed intimo della sua vita.(
Ahi!!!Queste donne che ci rovinano il capitano!) Mi ricorda invece che ha già
inciso tre CD e che l’ultimo ha una “verve rock” più intensa e meno da
cantautorato...ok Capitano! Verificheremo e saremo alquanto critici, gli
rispondo scherzando, e lui di
rimando mi racconta di quando in tour con i Litfiba ed i Mano Negra giocavano a
calcio con Manu Chao e la band nei momenti di riposo. Di quei momenti ne
conserva una registrazione.( FEDE CI OMAGGI CON IL TUO FILMATO DI ALCUNI MINUTI
PER IL NOSTRO NPORTALE DI QUESTO
EVENTO STORICO MUSICALE? TI FACCIAMO BACIARE LA PRINCIPESSA SISSY! ). Rammento
quando con Manu Chao parlammo dei Litfiba e dello scioglimento di Piero Pelù
con Ghigo Renzulli...ma questa è storia passata e Federico Poggipollini deve
scappare per ritornare sul palco. Ci salutiamo e gli ricordo che porterò i suoi
saluti a Barcellona a Manu Chao e poi raggiungo la principessa Sissy e Veronica.
Intanto Mauro Pagani conquista con la sua jam session e partecipazione al
concerto del Liga l’attenzione di noi tutti. Una stand ovation! Che notte
magica! Inconfondibilee il suo stile...unico! Indefinibile!
Quando
Mauro Pagani abbandona il palco per cedere la scena al Liga con
Silvy ci complimentiamo con l’artista il quale ci ricorda che con la
terra di Sardegna il legame è dettato da relazioni intime affettive che lo
riportano agli anni passati. Ci racconta della
sua amicizia con Demetrio Stratos e Fabrizio De Andrè e Silvy che da “illo
tempore” è una grande estimatrice della PFM chiede di potere baciare un suo
mito. Così si conclude questo resoconto principesco, tra un principe della
musica italiana e la nostra nobile Sissy , con la variante che non un rospo ma
un Re ha reso felice la triste principessa che con testimoni a seguito di due
fatine, io la Jana Paula e Veronica, assistiamo al momento di un vivere felici e
contenti, perchè abbiamo testimoniato come giornaliste e fotografe un attimo
fuggente di un uno scoop giornalistico rosa intonato con il clima estivo
isolano. Certo lo sfondo non è quello della costa smeralda ma il nostro Poetto
riserva sempre grandi sorprese!
Ringraziamo
lo staff della Sardegna Concerti e l’addetto stampa Paola Cireddu ed il mitico
Luca Guerra senza il cui apporto tale favola non sarebbe potuta essere
raccontata.
Testo
e foto di Paula Pitzalis