LIGABUE  - Nome e Cognome Tour – 27.07.2006 

Un successo annunciato quello di Luciano Ligabue. Il suo Nome e Cognome Tour ha registrato nella sua tappa cagliaritana il prevedibile tutto esaurito, mandando in delirio circa 15.000 persone assiepate negli spazi della Fiera.

A far da cornice all’evento, un mega palco, due maxi schermi che rimandano in diretta immagini e suoni e poi….c’è lui, il Liga, con la sua prorompente carica di energia.

E’ in ottima forma il rocker di Correggio, bassa Padana, ed è altrettanto chiaro fin dalle prime note il feeling che stabilisce con il suo pubblico. Si muove sicuro, sfodera un sorriso che ti riempie il cuore, sussurra  sornione ‘’sotto come va’’, consapevole che tutti sono pronti a seguirlo. Quello che colpisce è il movimento delle sue mani: dapprima scivolano lentamente verso il basso quasi a chiedere calma e pacatezza per poi innalzarsi gradualmente  imponendo ritmo ed energia. Non c’è dubbio, è un grande direttore d’orchestra capace di modulare e calibrare gli umori.

Accompagnato magistralmente dalle due band che si alternano sul palco, interpreta vecchie e nuove melodie che raccontano una quotidianità fatta di intime storie e realtà drammaticamente attuali. Si parla della morte (‘’sotto il giorno di dolore cha uno ha’’) fino a chiedersi con un pizzico di ironia ‘’a che ora è la fine del mondo’’; si descrive una società troppo spesso dispensatrice di falsi miti (‘’ti brucerai piccola stella senza cielo’’, ‘’quella che non sei, non sarai’’; si inveisce contro gli orrori della guerra (‘’il mio nome è mai più’’), per arrivare, comunque all’amore, ‘’l’amore che conta’’ che in qualche modo riesce a dare un senso alla nostra esitenza.

Banalità dirà qualcuno, bieca retorica. Ma niente può essere catalogato come ‘’scontato’’ quando si riesce a dare emozioni! E ancora, nulla è mai banale quando, comunque, a salire sul palco è una guest star come Mauro Pagani, un artista a 360 gradi. Bellissimo momento il suo, denso di pathos e magia. Non ci sono parole adeguate per descriverlo!

Poi… è adrenalina allo stato puro. C’è anche spazio per una breve ma intensa ‘’tempesta ormonale’’, che fa volare sul palco un reggiseno di colore nero, raccolto con disinvoltura dal rocker  e adagiato sull’asta del microfono. Va bene così!

Applausi ed ovazioni da stadio per tutti, in particolare per il carismatico chitarrista Federico Poggio Pollini, meglio noto come ‘’Capitan Fede’’.

La mia amica Paula approva senza riserva alcuna. Hasta luego Liga!                                                                                                   

                                                                                                 Princess Sissy 

Marlin, Quartu Sant’Elena ( Cagliari-Poetto)- 26.07.2006-07-29

Sará anche una caldissima estate ma per chi come me incomincia a sentire la mancanza dell’aria ispanico-barcellonese,madrilena e basca,( basca , aggetivo di Paesi Baschi e non sostantivo di “ basca” CALDO in sardo), l’unica soluzione é rifugiarsi in un chiosco verso il lungomare della capitale dell’isola di Sardegna ed ascoltare le selezioni artistiche di Alberto Sanna del Marlin. L’anno scorso il Manu Chao ci dilettò al Masnou ma lui adesso é in tour e perció aspetteremo con calma il suo rientro dalle fatiche musicali sperando che ci allieti con nuovissime produzioni. Decidiamo con Silvy, alias Principessa Sissy,( nascondiamo l’identitá fa più “privacy e top secret il fascino degli incontri “rosa” che qui oggi narreremo). Con Susy e Titti ( sardizzato: Tittixedda), giungiamo al locale e conversiamo per alcune ore osservando il pubblico presente e salutando i diversi amici accorsi per la serata musicale. Marcello con la sua mitica cagnolina “ Giovanna” ( non ha disdegnato metà della mia pizza e le patatine fritte di Titti) che scodinzola per ogni tavolo mi riporta alla mente il Chuky del Mariatchi di Estefania e Kike che ci accompagna sempre nella capitale catalana. (¡ Qué nostalgia!). Quanta nostalgia!...ma ecco che appare il mitico Mauro Pagani accompagnato da Mario Brai dei Marenostrum. Ci salutiamo discorriamo alcuni minuti sul panorama musicale italiano e concordiamo che una buona parte della gioventù italiana che si dedica o vuole penetrare nel mondo della musica, vuole raggiungere oggi, ponendosi come unico  obbiettivo, il solo scopo del danaro e del “ successo facile”. Detto da un grande artista come lui ció suona amaro e mi spiega il disimpegno e la scarsa applicazione di ricerche musicali profonde e di un piú solido contenuto rispetto alla nostra generazione ed agli anni settanta. Certo si sa che si guarda al passato della propria giovinezza con occhio diverso ( noi urlavamo : la fantasia al potere) ma il leader della PFM, Premiata Forneria Marconi, che ha calcato le scene dei maggiori palchi mondiali, facendo sì che diventasse una delle band italiane del panorama del rock mondiale tra le più stimate nel pianeta e riconosciute dai più,  mi racconta della chiusura dei più rinomati studi di registrazione come un evento di una crisi economica che va analizzata anche per un decadimento di valori umani a favore di una economia globalizzante che annulla sempre più gli artisti e la musica. Concordo che una buona parte di questo fallimento e cambiamento è da attribuire alle fallaci politiche economico amministrative dei dirigenti delle Majors che della musica ne hanno mercificato l’essenza. Musica di facile consumo e di soldo facile...che tristezza! Gli rispondo...e...penso all’area e alla movida di Barcellona, Irún, Bilbao e Madrid con Fermín Muguruza, Manu Chao, Che Sudaka , Radio Chango e Fufü-Ai, Ojo Projeckt, Amaparanoia e tanti altri per credere in una alternativa di mercato e di indipendenza da sistemi restrittivi e soffocanti. VIVA LA MUSICA INDIPENDENTE E LA LIBERTÀ DI CREARE E SOGNARE! Durerà?... 

Cagliari, 27-07-2006 Fiera Campionaria della Sardegna.

La scomessa tra me e Silvy era quella, da parte sua, di riuscire a toccare il posteriore del Liga con posta in gioco una pizza. Pongo a conoscenza Massimo Palmas della Sardegna Concerti dell’intenzione della Sissy ( non si sa mai di finire davanti ad una corte, non principesca austriaca, come quella che piace alla nostra Sissy ma ad un’altra di contenzioso più plebeo )...  ma il mio obbiettivo rimane quello di salutare Capitan Fede ed il Fabrizio Simoncioni che però risulterà  essere assente da questa formazione 2006. In Sardegna se riesci a sfiorare o toccare il “ posteriore di un personaggio famoso” ( sono detti popolari, credo un poco che si rifacciano all’evento narrato nel Santo Vangelo su quando qualcuno toccò la veste al Cristo...ma Luciano Ligabue non è Gesù) e non so quale fortuna potrebbe baciare la nostra principessa Sissy se ciò accadesse  e trasformarla poi in un personaggio da “ e vissero felici e contenti”. Solitamente è la principessa che bacia un rospo ma qui si discute su un post e non su un ante! Comunque la nostra principessa qualcuno baciò davanti agli occhi testimoni della sottoscritta e della mia amatissima nipote Veronica  con il compito di immortare gli eventi musicali e di costume con l’accredito stampa che gentilmente l’organizzazione sarda ci ha permesso e che ringraziamo.

 Il  numeroso pubblico presente ha potuto apprezzare, in apertura del concerto, la bellissima performance di una delle voci più intense ed uniche al mondo, quella di Andrea Parodi, che incanta con la sua magia interpretativa anche i più giovani dimostrando che la forza dell’arte e la passione più pura per essa possono essere un canto di speranza anche per chi non ci crede più nei cambiamenti esistenziali.

Poi a seguire il Liga con la sua band...un grande concerto e tanta professionalità. Un buon rock italiano...e tanta introspettiva personale che universalizza con i suoi testi diventando canto di tutti. Storie intime e storie sociali; storie di tutti i giorni, storie umane. Intanto mi allontano un attimo verso il back stage e ne approfitto per salutare Capitan Fede che si prepara per risalire sul palco. Al primo impatto non mi riconosce e poi mi fa presente che il cambio di colore dei miei capelli lo ha equivocato. No problem.. Cerco il Fabrizio Simoncioni, grande assente...ma scopriremo un giorno dove l’artista si è rintanato.Alla stampa specializzata l’arduo compito di risolvere l’enigma. Faccio presente del link che con Esteban abbiamo eseguito con il portale italiano dedicato  a Manu Chao.. ( http://digilander.libero.it/manuchaoit) e lui mi ricorda di verificare se siamo in contatto con quello nuovo, www.federicopoggipollini.com . Gli racconto che il suo primo disco mi ha lasciato un poco perplessa e lui mi fa presente che lo pubblicò in un periodo particolare ed intimo della sua vita.( Ahi!!!Queste donne che ci rovinano il capitano!) Mi ricorda invece che ha già inciso tre CD e che l’ultimo ha una “verve rock” più intensa e meno da cantautorato...ok Capitano! Verificheremo e saremo alquanto critici, gli rispondo  scherzando, e lui di rimando mi racconta di quando in tour con i Litfiba ed i Mano Negra giocavano a calcio con Manu Chao e la band nei momenti di riposo. Di quei momenti ne conserva una registrazione.( FEDE CI OMAGGI CON IL TUO FILMATO DI ALCUNI MINUTI PER IL NOSTRO NPORTALE  DI QUESTO EVENTO STORICO MUSICALE? TI FACCIAMO BACIARE LA PRINCIPESSA SISSY! ). Rammento quando con Manu Chao parlammo dei Litfiba e dello scioglimento di Piero Pelù con Ghigo Renzulli...ma questa è storia passata e Federico Poggipollini deve scappare per ritornare sul palco. Ci salutiamo e gli ricordo che porterò i suoi saluti a Barcellona a Manu Chao e poi raggiungo la principessa Sissy e Veronica. Intanto Mauro Pagani conquista con la sua jam session e partecipazione al concerto del Liga l’attenzione di noi tutti. Una stand ovation! Che notte magica! Inconfondibilee il suo stile...unico! Indefinibile! 

Quando Mauro Pagani abbandona il palco per cedere la scena al Liga con  Silvy ci complimentiamo con l’artista il quale ci ricorda che con la terra di Sardegna il  legame è dettato da relazioni intime affettive che lo riportano agli anni passati. Ci racconta  della sua amicizia con Demetrio Stratos e Fabrizio De Andrè e Silvy che da “illo tempore” è una grande estimatrice della PFM chiede di potere baciare un suo mito. Così si conclude questo resoconto principesco, tra un principe della musica italiana e la nostra nobile Sissy , con la variante che non un rospo ma un Re ha reso felice la triste principessa che con testimoni a seguito di due fatine, io la Jana Paula e Veronica, assistiamo al momento di un vivere felici e contenti, perchè abbiamo testimoniato come giornaliste e fotografe un attimo fuggente di un uno scoop giornalistico rosa intonato con il clima estivo isolano. Certo lo sfondo non è quello della costa smeralda ma il nostro Poetto riserva sempre grandi sorprese!

Ringraziamo lo staff della Sardegna Concerti e l’addetto stampa Paola Cireddu ed il mitico Luca Guerra senza il cui apporto tale favola non sarebbe potuta essere raccontata.

Testo  e foto di Paula Pitzalis
Testimone Veronica Pitzalis