Intervista con RadioChango (05.05.2006)
Vista la progressiva crescita di radio on line, attraverso differenti
tipi di streming o possibilità di ascolto, abbiamo intervistato
Vincenzo Megale – collaboratore e co-fondatore della più popolare
radio meticcia on line, Radio Chango.
Il sito della radio (www.radiochango.com), tradotto in più lingue,
rappresenta un punto di incontro per chiunque si interessi all'ascolto
e all'approfondimento della musica meticcia, con numerosi spazi di
discussione e sezioni di attualità e "AltraInformazione"......
Per prima cosa vorremmo una tua piccola presentazione personale; quale
è il tuo ruolo in radiochango.com? come, e soprattutto, dove nasce
radio chango?
RadioChango nasce fra Madrid, Parigi e Barcellona nel dicembre del
2000: un email di Laurent che mise in contatto me (che all'epoca
gestivo "Salga la Luna" -un sito non ufficiale di Manu Chao-) e
il
webdesigner Santi, con l'idea di creare fra i tre un nuovo sito che
parlasse della musica che più ci piaceva, con un chiaro messaggio
sociale. All'epoca non avremmo neanche osato pensare di ottenere un
simile successo, sembrava piuttosto uno di quei progetti pieni di
buona volontà che finiscono spesso col naufragare per mancanza di
mezzi. E invece, oltre 5 anni dopo, continuiamo a gestire RadioChango
nel nostro "tempo libero" servendo più di 500.000 pagine viste
al
mese.
Il mio ruolo riguarda soprattutto il sito: struttura, programmazione,
integrazione grafica, gestione dei contenuti... ma anche gestire la
scarsa contabilità (oggi siamo una s.r.l.), i contatti con gli artisti
e varie piccole cose. Per fortuna contiamo anche con un'amplia rete di
collaboratori.
Radio chango è una radio che esiste soltanto on line; ciò la rende
accessibile contemporaneamente in ogni parte del mondo. Avete mai
pensato , però, a produrre programmi in diretta, o a servirvi di
frequenze già esistenti (in italia sto pensando a Radio Popolare e le
"succursali" sparse per la penisola….come ControRadio di
Firenze..)
per propagandare anche via etere la vostra musica e i vostri
contenuti?
Sí certo, è uno dei nostri sogni nel cassetto. Il problema è che come
ti dicevo abbiamo pochi mezzi e ancor meno tempo a disposizione per
realizzare una FM. In un futuro la speranza è di arrivare ai nostri
ascoltatori anche via etere.
Nel sito di radio chango c'è una sezione di informazione e politica,
Koscienza Sociale. Quanto valore assume (anche a livello di accessi
rispetto ai forum e alle home page dedicate ai gruppi musicali
"ospitati") all'interno del sito?
Se andiamo a guardare le statistiche, la sezione Koscienza Sociale
apporta una percentuale molto limitata di accessi rispetto al resto
del sito, ed appare comunque evidente che RadioChango è un portale
dedicato principalmente alla musica. Ciononostante, siamo fermamente
convinti dell'importanza di legare alla musica un messaggio sociale;
per questo nel sito si possono reperire informazioni difficilmente
trovabili nei mezzi di comunicazione più diffusi. Questo grazie anche
all'apporto diretto di firme prestigiose del giornalismo quali Ramón
Chao o Ignacio Ramonet; nella versione italiana, pubblichiamo spesso
articoli di Gennaro Carotenuto e Beppe Grillo.
Partendo dalla vostra esperienza: quale è il valore di una radio on
line oggi come oggi? Il fatto di parlare a tutto il mondo (con
traduzioni del sito in più lingue), credo aiuti non poco il
passaparola del vostro indirizzo web….
Siamo coscienti che col passare degli anni il nostro sito è diventato
un mezzo di comunicazione internazionale sempre più importante; il
fatto che ogni giorno vengano a leggerlo migliaia di persone da tutta
l'Europa e dall'America Latina ci fa stare ancora più attenti a quello
che pubblichiamo. Da una parte sentiamo che è una responsabilità da
non sottovalutare, dall'altra è vero che proprio questa è la molla che
ci spinge ad andare avanti: la disinformazione, per non parlare
direttamente delle menzogne che ogni giorno ci vengono propinate dai
mass media, necessita una risposta contundente da parte di tutti gli
amanti della verità che si sentono presi in giro. A questo proposito
vorrei aggiungere che non ci permetteremmo mai di ritenerci portatori
di una qualunque verità assoluta, non conosciamo le soluzioni a tutti
gli abusi di questo mondo: ci "accontentiamo" piuttosto di
accendere
la spia del dubbio, di cercar di far pensare la gente, far capire
quanto oggigiorno sia necessario chiedersi chi siano e cosa vogliano i
"portatori di democrazia" che ci dipingono le TV e i giornali.
Anche
per questo assumono una particolare importanza i forum del nostro
sito, sappiamo che la gente di sinistra è spesso divisa ed è un
esercizio molto interessante il confrontare le proprie idee con gli
altri.
Quali sono i rapporti tra Radio Chango e i gruppi ospitati sul sito?
Il rapporto "promozionale" si esaurisce solo attraverso la
trasmissione dei pezzi on line, oppure Radio chango si occupa anche di
una promozione più vasta, anche a livello di agenzia e distribuzione
dei cd?
Prima di rispondere concretamente, occorre ricordare che RadioChango
naque innanzitutto dal cuore, dalla voglia di far conoscere gruppi che
ci piacevano. Col crescere, per una questione di rispetto, abbiamo
avvertito la necessità di incorporare nel sito anche gruppi che
magari, a livello personale, ci fanno impazzire meno ma che
rispecchiano le due prerogative che da sempre orientano le nostre
scelte: musica "meticcia" (fusione di generi) e testi
socialmente
rivendicativi (non solo canzonette che parlano d'amore).
La promozione che RadioChango può dare è soprattutto su internet, non
solo nella radio on line ma anche nelle biografie e dossier,
nell'agenda concerti, nelle interviste, ecc. Abbiamo fatto qualche
incursione fuori dal web, aiutando artisti a prodursi le loro proprio
demo, organizzando qualche concerto o ancora, un anno fa, pubblicando
una compilation; questi rimangono comunque eventi sporadici, dobbiamo
ancora crescere molto, ma ritengo che siamo già sulla buona strada per
continuare ad ampliare il nostro raggio d'azione.
Tra gli appassionati si parla del bar Mariatchi di Barcellona come
"sede fisica" di Radio Chango; è una spiegazione esatta?
Non proprio. Il Mariatchi è senz'altro un punto di incontro importante
a Barcellona, e al non avere RadioChango una "sede fisica"
(ciascuno
lavora da casa), era facile che lo si scegliesse come posto per
riunirsi. Inoltre il Mariatchi è gestito principalmente da Aitzi e
Juan Luis, due persone stupende con un profondo amore per l'arte, sono
loro che ci hanno proposto di vendere cd e magliette o di usare la
casella del bar per ricevere corrispondenza. Piano piano anche questo
è un rapporto che cresce e chissà, forse in un futuro diventerà
veramente una "sede fisica" a tutti gli effetti.
Come e dove avviene la scelta dei pezzi e la preparazione dei
programmi radiofonici ascoltabili on line?
Siamo in vari ad avere accesso alla modificazione dei pezzi on line:
chiunque di noi si ritrovi fra le mani un bel disco, può facilmente
mettere in linea qualche canzone. Non c'è un'attualizzazione
"programmata" della radio, diciamo piuttosto che in qualsiasi
momento
possiamo togliere o aggiungere pezzi. Quando un utente si collega, il
sistema sceglierà aleatoriamente un centinaio di pezzi fra quelli
presenti, in modo che ogni volta si abbia la sensazione di ascoltare
una programmazione diversa. Ci sono inoltre dei pezzi che chiamamo
"hits" e che passano più spesso degli altri, sono quelli sui
quali
vogliamo insistere maggiormente. Infine, ci sono circa una trentina di
concerti e vari pezzi sciolti che sono accessibili "on demand"
dai
dossier dei rispettivi artisti, vale a dire che l'utente può
ascoltarli in qualsiasi momento lo desideri.
La compilation "Radio Chango Anejo Riserva" prodotta da voi in
primavera, che tipo di distribuzione ha avuto? Qui in Italia era
praticamente introvabile….può essere il primo episodio di una lunga
serie, oppure non ha ricevuto i risultati sperati?
Non appena uscito abbiamo avuto un forte boom di vendite, poi la cosa
è scemata al punto da non arrivare a compiere le aspettative previste
inizialmente. Ciononostante stiamo ultimando i preparativi per il
secondo volume, se tutto va bene dovrebbe uscire il prossimo autunno.
In quanto alla distribuzione, il disco si trova in Spagna e in pochi
altri Paesi, speriamo di poter offrire una maggior copertura con il
prossimo ma soprattutto, cosa fondamentale per un progetto come il
nostro, di poter inviarlo in tutto il mondo attraverso il nostro sito,
cosa che purtroppo non è stata possibile con il primo.
Credi che partendo da un primo ascolto in streaming e da un primo
contatto attraverso il sito di gruppi presumibilmente sconosciuti ai
più (per lo meno qui in Italia) - vista la grande possibilità che
programmi peer to peer come Emule o Soulseek offrono per quanto
riguarda anche il download di interi album (altrimenti introvabili) -
la circolazione gratuita di musica via web non crei problemi di
"finanziamenti" ai gruppi stessi ospitati da Radio Chango? Vedi
positivamente questa possibilità che il peer to peer offre?
Al contrario, sono convinto che la "pirateria" sia un bene per
l'artista. Meno senz'altro per le case discografiche indipendenti, ma
per esempio per le majors, il fenomeno del peer to peer ha prodotto
solo una diminuzione dei benefici, che è ben diverso dall'avere delle
perdite. Per l'artista che non vende milioni di copie, la diffusione
gratuita aiuta a far conoscere la propria musica, cosa che spingerà la
gente ad andare a vedere i concerti, ed è lì che un artista si
guadagna il pane. Con i dischi si guadagnano una percentuale ridicola:
tu paghi magari 20 euro per un disco e il gruppo ne prende uno solo,
gli altri 19 si perdono fra innumerevoli intermediari...non ha molto
senso. Tornando alle discografiche indipendenti, è compito di tutti
avere la necessaria coscienza per aiutarle: quando un artista ti piace
e non è prodotto da una major, beh allora vale la pena comprare il
disco, anche se potresti scaricartelo. Oggi per esempio è uscito il
nuovo lavoro di Fermin Muguruza, che da 20 anni si auto-produce i
propri dischi: è già scaricabile dalla rete, ma andrò comunque a
comprarlo.
TORE
www.donchisciotte.net
www.officinainformazione.org
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