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P    r    e    s    e    n    t    a

Tra periferia e America

 
 

 

Massimiliano Falsetto
 
Dal 4 al 31 luglio 2003
Albergo Leon D'Oro 
Piazza Italia Maniago (PN)
chiuso il martedì

 

 

La periferia, i giovani. Un combinato di riflessioni, quello di Massimiliano Falsetto, di Ghedi, che trascende la fin troppo facile e comune retorica di maniera per approdare con efficacia e immediatezza a spaccati di un universo che si alimenta degli equivoci e dei guasti dei nostri giorni.
Il disagio giovanile è certamente tematica di dirompente attualità e, come tale, non immune ai rischi d’interpretazioni distorsive, il più delle volte ingeneranti una non corretta ricezione delle problematiche ad esso legate.
Falsetto ne sviluppa i termini con accuratezza e profonda partecipazione emotiva, elargendoci segmenti di un vissuto intinto di spunti forti ed interessanti. La sua disamina é attenta e, mi si lasci passare il termine, sufficientemente “informata”, forte di un appropriato corredo nozionistico tecnico e concettuale, per certi aspetti “drarnmatizzante”, ma che ben rende l’idea delle inquietudini caratterizzanti il mondo giovanile: cadenze mimetiche, atteggiamenti, oggettistica, abbigliamento.., tutto tradisce un misto di rabbia e rassegnazione, apatia e trasgressione; didascalie e calligraficamente confuse allocuzioni murarie; strutture logistiche e architetture urbane ammantate di un’atmosfera in un certo modo irreale quando non perfino sinistra, e in ogni caso evocanti insicurezza e smarrimento; segnaletica “beffarda”, simbolo di un degrado che non é soltanto materiale.
Emblematica, al riguardo, l’immagine del ragazzo che s’imbatte nel cartello riportante la parola “sciopero”. Un annuncio, se vogliamo, che compendia significato e motivazioni di tutta la trascrizione. “Sciopero” come violare, disattendere, ma anche e soprattutto, se ancorato alla terminologia giovanile, come idiosincrasia alla comprensione di tutto quanto é suscettibile di comprensibilità. “Sciopero”, in definitiva, come sinonimo di disagio, laddove null’altro di alternativamente valido colmi il vuoto del disinteresse e dell’incuria. Mi pare di poter dire, peraltro, che ogni elemento compositivo, fisiologico in primis, nell’elaborato di Falsetto esprime valori documentativi e simbolici al tempo stesso.
L’autore ne esalta intrigantemente le peculiarità espressive mediante l’utilizzo di un taglio orizzontale teso a privilegiare l’equilibrio strutturale, e di un colorismo dalle accattivanti tonalità crepuscolari in quanto venato di accenni di vago sapore espressionistico.
Davvero un bel lavoro, con una sua anima, e come tale, a voler richiamare un concetto di leonardesca memoria, decisamente “laudabile”.

 

Articolo di LUIGI FRANCO MALIZIA

dal “FOTOAMATORE” (oggi FOTOIT) dicembre 1999

   

TRA PERIFERIA E AMERICA

 

CENNI SUL REPORTAGE

Questa mostra è una raccolta di immagini scattate nel 1999 nella periferia bresciana. Ho voluto mettere in evidenza il disagio giovanile esistente in questo luogo documentando il degrado, la noia, la voglia di evasione di un gruppo di ragazzi verso un luogo immaginario chiamato “America”. La periferia é una terra di mezzo. Né città, con i suoi svaghi e le sue attrazioni, né paese, con la sua realtà rurale.

Ho osservato e fotografato ragazzi con i capelli colorati in cerca di qualcosa tra il grigio dei palazzoni e delle fabbriche, nei bar, nelle sale d’attesa del treno che porta in città. Ho toccato con mano la noia abissale di vuoti pomeriggi domenicali.

Ho voluto esaltare i colori per contrastare ancora di più la drammatizzazione ambientale. Oggi, credo, che quei ragazzi non abbiano ancora trovato l’America.

 

iNFORMAZIONI TECNICHE

Le immagini sono state realizzate seguendo una tecnica chiamata “sandwich” che consiste nel sovrapporre due diapositive stampandole come se fosse una.
Il     supporto usato é carta fotografica “Cibachrome” di tipo metallico. Dati gli elevati tempi di esposizione sotto l’ingranditore, è stato possibile effettuare delle mascherature come per il bianco e nero.

 

BIOGRAFIA DELL’AUTORE

Massimiliano Falsetto nasce nel 1966 a Napoli, trasferito per lavoro a Ghedi dove vive dal 1987. Sposato con due figli. Iscritto nel 1995 al Circolo Fotografico Ghedese che lascia nel 2001. Attualmente non è iscritto ad alcun fotoclub.
Iscritto alla FIAF dal 1996. Gli è stata conferita l’onorificenza AFI nel 2002.
Gli altri suoi principali reportages realizzati sono : “INTERNI”, 1997; “MADONNARI”, 1998; “LA NAJA DEGLI ULTIMI”, 2000; “CENTRO COMMERCIALE”, 2001; “CORSO DI NUOTO”, 2002.

   

ALCUNI DEI RICONOSCIMENTI AL REPORTAGE “TRA PERIFERIA E AMERICA”

OTTENUTI NEI CONCORSI FIAF:

-     Miglior Autore Assoluto “IL PAESE DI DON CAMILLO”, Brescello 1999.

-     Miglior Autore Assoluto “CITTA’ DI MORCIANO”, Morciano di Romagna 2000.

-     Miglior Reportage “GRAN TOIJR DELLE COLLiNE”, Impruneta 1999.

-     Miglior Reportage “GRAN TOUR DELLE COLLINE”, Vallombrosa 1999.

-     1 Premio “TROFEO BIBBIENA”, Bibbiena 1999.

-     1 Premio “SENZA TESTA”, Osimo 1999.

-     1 Premio “PREMIO VERONA”, Verona 1999.

-     1 Premio “CONVENTO S.ANTONIO”, Potenza Picena 2000.

-     1 Premio “TROFEO PONTEVECCHIO”, Bologna 2000.

-     1 Premio “TROFEO IL CASTELLO”, Firenze 2000.

-     2 Premio “GRAN TOUR DELLE COLLINE”, Rignano sull’Arno 2000.

-     2 Premio “GRAN TOUR DELLE COLLINE”, Figline Valdarno 2000.

-     2 Premio “TRUCIOLO D’ORO”, Cascina 2000.

-     2 Premio “CITTA’ DI BERGAMO”, Bergamo 2000.

-     2 Premio “IL CAVOCCHIO”, Guardiagrele 2000.


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Aggiornato il: 31 marzo 2015