Nelle
ultime cinque edizioni della Biennale di Venezia, Pier Giorgio Bonassin
è stato sempre presente con la sua macchina fotografica ad osservare
l'ambiente della manifestazione, per registrare l'evoluzione dell'arte,
il comportamento dei visitatori , e cogliere, tra la gente, attimi e
momenti significativi della prestigiosa rassegna lagunare; una indagine
per poter descrivere in concreto l'atmosfera che regna in questa
manifestazione, da sempre, fin dalla prima edizione, nel lontano 1895.
L'obiettivo del fotografo ha frugato nei padiglioni, nelle sale
espositive, in un contesto che da decenni ormai rappresenta un
palcoscenico di risonanza mondiale.
L'autore ci ripropone
una serie di Rivisitazioni, segmenti iconici catturati tra gli spazi di
mondi culturali diversi, in alcuni casi contrapposti, in altri speculari tra
loro, comunque sempre dinamici, dal 1986 al 1995: una proposta di ricerca
ambiziosa che oggi, in parte , viene resa pubblica, ma che è solo un
frammento, un punto intermedio importante, che si arricchirà in futuro. Un
progetto che certamente servirà, un giorno, ad integrare i documenti più
rappresentativi di una parte di storia di questa "istituzione di
pubblica utilità e beneficenza", cui dette vita ufficialmente, il
Consiglio comunale di Venezia del 19 aprile 1893.
Una
sequenza di immagini, dunque, che sintetizzano da un lato il cammino della
ricerca fotografica elaborata da Pier Giorgio Bonassin, e dall'altro
registrano l'evolversi dell'arte nell'ultimo decennio, in Italia e nel
mondo: le sue tendenze, gli eventi più importanti, le sollecitazioni
culturali che hanno caratterizzato le diverse edizioni, l'ampia "progettualità"
che registra in ogni sua edizione la rassegna veneziana, pedana visibile,
concreta e condizionante dell'arte mondiale, del suo evolversi, del suo
articolarsi concettuale, nel tempo e nello spazio.
Una
ricerca a colori elaborata "all'interno" della Biennale, nella
quale sono sufficientemente evidenziati, in sintesi, i diversi linguaggi
artistici che sono maturati nel tempo storico indagato. Le
"osservazioni" iconografiche di Bonassin sono sintesi dinamiche di
universi concettuali differenti, di mondi artistici in evoluzione, che il
tempo via via ha registrato e consegnato alla storia degli eventi
culturali.. Memorie sedimentate nel tempo, che l'autore registra e proietta
nel futuro con lo scopo di farne un diario, quasi intimo, segreto, delle sue
visite alla Biennale.
Dieci
anni di "movimenti" culturali, percorsi concettuali importanti,
nei quali sono maturati nuovi approdi artistici, nuove tematiche
conoscitive, nuove motivazioni di studio e d'indagine interpretative, nuovi
modi di esprimersi e nuove dinamiche descrittive nell'universo della cultura
in genere e dell'arte in particolare. Diversi e conseguenti segmenti
interpretativi del mondo e delle sue dinamiche evolutive.
Dieci
anni nei quali Pier Giorgio Bonassin ha perfezionato il suo modo di leggere
iconicamente i soggetti e gli oggetti del reale che pone a pretesto della
sua ricerca fotografica, per interpretare e concettualizzare le sue
osservazioni, le sue scelte interiori, che poi trasmette attraverso le
immagini, come descrizioni di realtà concrete, effettuali, senza peraltro
invadere i campi delle facili astrazioni o delle pseudointerpretazioni di
maniera, forzatamente moderne.
Fausto Raschiatore Tratto
da: FOTOGRAFIA ATTUALITA' E TENDENZE - Nuova Arnica Editrice 1996
Pier
Giorgio Bonassin
nasce a San Donà di Piave il 16 maggio 1958. Vive a Venezia.
Fotografa sin dagli anni '80, e lavora preferibilmente per temi.
Innanzi tutto le auto d'epoca, le cui immagini sono apparse su
numerose riviste italiane ed estere di settore, facendolo
conoscere ed apprezzare presso il grande pubblico.
Altro tema che persegue fin dal 1986 è "Rivisitazioni".
Analisi sul mondo dell'arte, rivisitato appunto, negli spazi
della Biennale di Venezia.
Dal
settembre 1992, gestisce a Mestre, in collaborazione con i
fratelli Poletto la galleria “Il PONTE”, punto di riferimento
per la fotografia mestrina e luogo di passaggio per fotografi
professionisti e fotoamatori.
Più
recentemente, ed in modo particolare dal 1994, anno in cui è
entrato a far parte del Circolo Fotografico la Gondola di Venezia,
si è dedicato al tema delle mani e del nudo femminile,
conseguendo numerosi premi e riconoscimenti.
Nel corso degli anni, a partire dal marzo del 1986 ha esposto in
cinquanta mostre personali in Italia ed all'estero.
Sue
fotografie sono conservate presso gli Archivi, FIAF, Auto
d’Epoca, LLoyd Adriatico, Venicemarathon, Museo
dell’Automobile “Luigi Bonfanti”, Circolo Fotografico La
Gondola.
Nel
2001 è stato insignito dalla FIAF dell'onorificenza "Artista
della Fotografia Italiana".
Web:http://piergiorgiobonassin.it
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