Tra gli esponenti del casato dei conti di Maniago, spicca la figura di Fabio II, uomo dai numerosi interessi soprattutto in campo artistico e storico, ma anche preciso amministratore pubblico. Figlio del conte Pietro Antonio e di Caterina di Brazzà, Fabio nacque a Maniago nel 1774, in un tempo che si preannunciava preoccupante per i grandi cambiamenti politici che si stavano profilando, visto che la repubblica di Venezia, che allora reggeva le sorti del Friuli, stava cedendo alle pressioni di Francesi e Austriaci. La cultura illuminista e la grande esperienza accumulata durante i numerosi viaggi in Italia e all’estero consentirono al giovane Fabio II una maggior apertura politica rispetto ad altri nobili contemporanei ed una visione dei problemi e della vita del tempo più rispondente al vero. Fabio II deve la sua notorietà alla Storia delle belle arti friulane, un corposo studio sulla storia dell’arte regionale, pubblicato nel 1819 e oggetto recentemente della terza ristampa. Più rispondente alle necessità di conoscenza del territorio maniaghese è la Statistica dei cento quesiti, ovvero la Statistica relativa al cantone di Maniago che il conte Fabio compilò nel 1807 per conto del Prefetto del Dipartimento di Passariano. Un manoscritto, ora pubblicato, che delinea con precisione la situazione politica, economica e sociale di Maniago e dei paesi vicini.
Morì nel 1842.