Messaggero Veneto del 6 giugno 2001

VAJONTIl rettile trovato con tanto di piccoli. E intanto un architetto accusa
“Nuova” piazza, critiche e vipere


Non è un momento fortunato per le piazze di Maniago e dintorni. Se, infatti, nel capoluogo di mandamento sono iniziati proprio ieri i lavori di riqualificazione che tante polemiche hanno sollevato nei mesi scorsi, compresa quella dei venditori ambulanti sfrattati dal centro, a Vajont il nuovo manufatto continua a suscitare feroci proteste.
Questa volta a intervenire nel dibattito (che sta assumendo toni gustosissimi nello splendido e raffinato sito Internet locale www.maniaghesi.it), è il noto architetto Giuseppe Corona, un professionista che opera per le principali multinazionali del settore alimentare e da sempre vive nel piccolo comune valcellinese.
«Nel giorno in cui prendono avvio i lavori di piazza Italia a Maniago – ha dichiarato l'architetto – non posso non ricordare ciò che è avvenuto a Vajont nei mesi scorsi. La piazza è divenuta un’enorne piastra tombale, con quell’inconcepibile utilizzo smodato di marmo per una ragguardevole spesa che si aggira attorno agli 800 milioni. Ciò che è accaduto è uno scandalo che mi auguro non abbia a verificarsi anche a Maniago. Ora la piazza di Vajont è divenuta un enorme camposanto: è quasi una seconda catastrofe, dopo quella del ’63. I miei giudizi sono naturalmente tecnici e non politici, ma non posso che censurare un simile strampalato progetto».
Frattanto in prossimità della stessa piazza oggetto delle severe critiche di Corona, è stata rinvenuta ieri mattina, nella zona attigua ad alcuni negozi, una vipera con tanto di piccoli al seguito. Fortunatamente, a parte la grande paura della persona che l’ha scorta sotto un cumulo di rifiuti, il caso si è risolto in breve tempo con l’intervento degli organi preposti alla rimozione del rettile che l’hanno catturato e preso in consegna assieme ai suoi piccoli discendenti. Se non son critiche, son vipere. Davvero tempi duri per la piazza di Vajont...
L.P.