La città
in cifra, ecco tutti i numeri
I
residenti sono al 30 aprile 2000 sono 10.807, in
maggioranza le donne
Sfogliando la pubblicazione del “Primo profilo di
salute» del comune di Maniago,riportiamo alcuni dati
relativi alla città delle coltellerie ed alla nostra
regione.
La popolazione residente a Maniago, al 30 aprile 2000,
ammontava a 10 mila 807 unità (femmine 5 mila 510 e
maschi 5 mila 297. In percentuale le femmine sono sul 51
per cento, gli uomini al 49 per cento. Alla stessa data,
considerando varie fasce di età,i bambini (maschi e
femmine) da 0-9 anni erano complessivamente 876 unità,da
10-19 anni (mille 24), da 20 a 29 (mille 580),da 30 -39
(mille 669), da 40-49 (mille 562), da 50-59 (mille 491),
da 60-69 (mille 145).
Inoltre la fascia da 70-79 comprendeva 962 unità mentre
quella da 80-89 contava 402 persone. Infine 96 i
cittadini che avevano superato la soglia dei 90 anni.
Nelle fasce fino ai 40 anni i maschi prevalgono anche
significativamente sulle donne.Il bilancio si sposta a
favore delle femmine dai 60 anni in poi. Specialmente
nelle ultime fasce, dagli anni 80 in poi, il numero
degli uomini risulta più che dimezzato rispetto alle
donne (complessivamente 363 femmine contro solo 135
maschi).
Altro dato. Le persone (in gran parte anziane e molto
anziane), che hanno usufruito del servizio domiciliare
fornito dal comune nel 1999 ammontano a 76 unità (29
maschi e 47 femmine). Altro indicatore, di raggio
regionale, definisce il tasso di mortalità medio nel
decennio 1989-1999, distinto per causa di morte e sesso.
Il picco più alto è rappresentato dai decessi per
malattie circolatorie,seguito al secondo posto da quelle
dei tumori. La graduatoria prosegue con morienze dovute
a malattie dell’ apparato digerente,
respiratorie,traumatismi ed avvelenamenti,endocrine ed
immunitarie,psichiche e genito-urinarie.
Quanto alla mortalità distinta per sesso, gli uomini
deceduti sono in netta maggioranza rispetto alle donne.
Altro dato,correlato al tasso medio annuo per 100 mila
abitanti, riguarda i decessi per incidente stradale.
Anche in questo caso i maschi detengono un triste
primato. In base a questa unità di misura su 23 morti
sulla strada,gli uomini sono 18 a fronte di 5 donne. |
|
|