Maniago
Si lavora anche al sabato, in piazza Italia, approfittando della
clemenza del tempo. Del resto, gli occhi di tutti sono puntati sul
"cuore" della città dei coltelli e sulla ditta che sta lottando contro
il tempo per consegnare al più presto (la data stabilita è il cinque
dicembre) la prima consistente tranche di lavori. Il momento attuale
sembra essere uno dei più delicati, dal punto di vista degli inevitabili
disagi; del resto, per quanto si faccia per cercare di limitare i
problemi, piazza Italia è grande e la sola posa del porfido, su una
superficie così rilevante, non è operazione di poco conto.L'obiettivo,
dunque, è uno solo: finire i lavori prima possibile. E se da chi è più
direttamente coinvolto dalla situazione - i commercianti che hanno
l'attività in centro - non si levano proteste (almeno pubblicamente) ad
avanzare proposte a loro "tutela" sono altri. Si tratta dei "navigatori"
che, utilizzando il forum on -line "La Lama", quotidianamente si
confrontano sui temi caldi della cittadina. Alcuni "lamisti" invitano a
considerare l'idea di uno sgravio fiscale (sull'Ici) per le attività
commerciali.
La proposta nasce dal fatto che da qualche giorni sono chiusi
contemporaneamente due lati della piazza, con la conseguenza di
inevitabili limitazioni nella circolazione viaria. Tale situazione
secondo i "lamisti" in questione avrebbe potuto essere evitata. Alcuni
parlano di "scompensi", altri di "isolamento" delle aziende di piazza
Italia, via Roma e via Castello. E c'è chi spineg i commercianti a
unirsi per chiedere all'amministrazione uno sgravio sulle tasse locali a
titolo di risarcimento per mancato introito. Addirittura c'è chi esorta
gli amministratori comunali a fare propria l'idea dello sgravio e a
metterla ai voti nel prossimo Consiglio comunale.
«Chiedere sgravi fiscali? Non ne abbiamo mai parlato», ha dichiarato
ieri presidente dell'Ascom Stefano Giacomello. I tempi delle polemiche
con il sindaco sembrano aver lasciato spazio a un atteggiamento di
grande responsabilità (e "rassegnazione") di fronte alle scelte
dell'Amministrazione. «Al punto in cui siamo è inutile fare guerre,
l'importante è che i lavori finiscano prima possibile e che almeno per
dicembre sia ripristinata la normale viabilità. A una riqualificazione
della piazza non siamo mai stati contrari: avevamo altre idee
(soprattutto non ci appare sensata la pedonalizzazione), non sono state
prese in considerazione. Ora non ci rimane molto da fare se non sperare
che i lavori si concludano al più presto e con meno disagi possibili».