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IL GAZZETTINO
Martedì, 19 Giugno 2001
MANIAGO La cerimonia, con tanto di taglio del nastro, si è tenuta nel cortile della biblioteca civica. Una preziosa pubblicazione rivolta soprattutto ai turisti La città dei coltelli ha una nuova carta d'identità
È la guida presentata dal sindaco Di Bernardo. Un vademecum di 108 pagine ricche di cronaca e turismo
 
Maniago

Presentata la nuova guida di Maniago: ed ora - parafrasando le parole di presentazione del sindaco Di Bernardo - la città delle coltellerie ha la sua nuova "carta d'identità". Si è tenuto venerdì sera nel cortile della biblioteca civica il taglio del nastro per la preziosa e attesa pubblicazione maniaghese che arricchirà il pacchetto d'offerta dell'ufficio turistico, ma non mancherà di dare sorprese anche agli stessi cittadini. Per l'occasione erano presenti, oltre al sindaco già citato, l'assessore provinciale Callegaro che, congratulandosi con l'iniziativa di Maniago ne ha preannunciata una simile a livello provinciale, l'assessore comunale all'ambiente Carlo Zoldan, che ha sottolineato come anche una territorio rimasto fuori dai grandi circuiti turistici possa in realtà rivelarsi microcosmo di peculiarità di vario interesse.Il presidente della Pro Maniago Paolo Luisa Vissat, anche lui pronto a salutare l'iniziativa con piena soddisfazione, e l'assessore comunale alla cultura Anna Olivetto che, impegnata da mesi in prima persona nel progetto culturale della guida e nella stesura dei testi, ha dato un'esauriente illustrazione del nuovo strumento che guiderà tra corti, castelli e nuove realtà economiche maniaghesi. «Si tratta - ha esordito la Olivetto - della terza guida di Maniago, facendo seguito a quella compilata nel corso dei lavori del millenario negli ani '80 e quella del 1994. Ma rispetto ad allora - ha sottolineato -la realtà maniaghese è mutata, come dimostrano le pagine dedicate al nuovo Teatro Verdi, al rinnovato Largo San Carlo e a Museo dell'arte febbrile, mentre alcune delle parti già precedentemente considerate hanno trovato nuovi sguardi ed approfondimenti». E addentriamoci dunque tra le 108 pagine del vademecum maniaghese, arricchito da una cartina double face con stradario del paese (curato da Enio Borgatti) da un lato e mappa sentieristica per escursioni a Maniago e dintorni nell'altra, e da un ricchissimo corredo fotografico con molti scatti inediti. I grandi contenitori della guida possono essere sintetizzati nei temi dell'ambiente, dell'arte e della cultura, dell'economia e della storia. Si parte con un'ampia presentazione di "Maniago e il suo territorio" colto dai quattro punti cardinali dello Jouf, del Cellina, del Colvera e dei magredi, e si prosegue con la storia dello stemma comunale (che risale al 1930) e del comune, questa volta spingendo avanti la cronaca degli eventi ben oltre alla soglia dell'arrivo della Serenissima, come si soleva fare, ma giungendo addirittura al terremoto del '76 accompagnato da una foto di una Maniago piena di suture sulla via della ricostruzione.

Giulia Calligaro