IL GAZZETTINO 
Giovedì, 22 Febbraio 2001 

Prima volta che  La Lama - Maniaghesi.it  viene citata come fonte da un giornale


MANIAGO/ Microcriminalità
Escalation di furti, sicurezza a rischio
La gente chiede soluzioni al Comune. Di Bernardo: «Ci stiamo muovendo con il sindaco di Fanna»
Maniago

«Nonostante le innumerevoli sollecitazioni, gli incontri e i confronti, in alcune fasce orarie la vigila nza delle forze dell'ordine istituzionalmente preposte a questo compito continua a essere carente. Nessuno mette in dubbio l'impegno e la buona fede di chi ci sorveglia, ma non basta.La gente chiede soluzioni all'Amministrazione comunale: noi stiamo facendo il possibile, ma non abbiamo né il potere né gli strumenti per fare da soli".La dichiarazione del sindaco Emilio Di Bernardo s'inserisce nel dibattito cittadino aperto dalla necessità da una crescente richiesta di sicurezza da parte dei maniaghesi. La città dei coltelli è infatti alle prese con un escala tion di furti e di episodi di microcriminalità ai quali non era certo abituata e un po' tutti si interrogano sulle soluzioni da adottare. Tra i tanti, i maniaghesi "on-line", attraverso il gruppo di discussione "La Lama": da chi sollecita un'assemblea pubblica a chi (inevitabilmente, purtroppo) punta l'indice sulla presenza degli stranieri.

«Forse la gente ha una percezione della sicurezza esasperata - commenta Di Bernardo - ma è autentica. Oggi tutti, indistintamente, si sentono esposti al pericolo e noi dobbiamo far sentire al cittadino la tranquillità necessaria. Il problema è da tempo nella lista delle priorità Anche di recente, insieme al sindaco di Fanna, ho avuto un incontro con i comandanti dei carabinieri, della guardia di finanza e della polizia municipale per organizzare un migliore coordinamento degli interventi sul territorio, per altro sulla base di un protocollo d'intesa sottoscritto in prefettura tempo fa. Il punto è garantire una sorveglianza continua, suddividendo i compiti. E il cittadino deve percepirla ».

Ma gli strumenti a diretta disposizione del sindaco non sono molti e l'intervento della polizia municipale ha i suoi limiti. «Sì - spiega il sindaco - in due anni abbiamo rafforzato l'organico e già dall'anno scorso sono stati attivati turni per la sorveglianza notturna, ma il vigile non può essere ovunque, I suoi compiti sono limitati e non è certo lui la figura repressiva per eccellenza: anche "i vigili Rambo" voluti del sindaco di Pordenone arrivano fino a un certo punto».Nel frattempo, il Comune ha comunque preso contatti con un'agenzia specializzata - la stessa che sta curando il piano sicurezza per Sacile - per studiare forme di intervento tarate sulle esigenze e le emergenze della realtà maniaghese. «Ci muove la necessità di capire, per adottare le misure più adatte, efficaci. Fermo restando che qualsiasi nostra azione non può sostituirsi alla sorveglianza delle forze dell'ordine istituzionalmente preposte a tali compiti ed è in questa direzione che insisteremo».

Cristina Savi

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