I
Bovari Svizzeri (Schweizer Sennenhunde)
Sotto
il nome di Bovari svizzeri si raggruppano 4 razze: il Bovaro del Bernese,
il Grande Bovaro Svizzero, il Bovaro dell'Appenzell e il Bovaro
dell'Entlebuch.
In svizzero i Bovari vengono chiamati "Sennenhunde" che vuol
dire cane dei "sennen", cioè dei contadini e dei vaccari e
questo spiega l'uso cui erano destinati: la guardia e la protezione degli
animali. Oltre a sorvegliare il bestiame, i Bovari avevano il compito di
ricercare l'animale perso e riportarlo nel branco e "sedare" le
risse che si scatenavano tra gli animali.
La vigilanza è quindi una caratteristica fondamentale dei Bovari e la
descrizione che Albert Hein, salvatore di queste razze, scriveva di loro
all'inizio del secolo è ancora valida: "Condurre il bestiame dalla
stalla al pascolo, riunirlo per la mungitura, ricondurlo alla stalla,
sorvegliarlo per l'intera giornata, allontanare gli animali estranei alla
mandria, impedire gli scontri nel branco, sorvegliare e scortare le
persone estranee attraverso il pascolo…"
Un altro tratto comune a tutti e quattro i Bovari è il grande
attaccamento alla famiglia: si affezionano moltissimo e hanno la necessità
di sentirsi circondati da affetto. La vita in un recinto non fa
assolutamente per loro, in quanto potrebbe inasprire il loro carattere
allegro e aperto.
Il
Grande Bovaro Svizzero
(Grosse Schweizer Sennenhunde)
Per secoli il Grande Bovaro
svizzero fu impiegato come cane da tiro dagli ortolani e come guardiano
del bestiame dai macellai.

Ignorato dai cinologi, senza uno standard, diffuso solamente nelle
fattorie dove affiancava i contadini nel lavoro giornaliero, veniva
confuso con il san Bernardo o con il Bovaro del Bernese.
Fu soltanto grazie ad Albert Hein se, nel 1908, in occasione della
esposizione di Langenthal, il G.B.s acquisì una sua identità ben
precisa: un esemplare, scambiato per un Bovaro del Bernese a pelo corto,
fu invece identificato per quello che in realtà era. La razza venne
ufficialmente riconosciuta e le fu dato il nome di "Grosse Schweizer
Sennenhunde".
Negli anni successivi la crescita del numero di soggetti subì fasi
alterne, ma ormai lo standard era fissato e non vi era pericolo di
estinzione, tanto che durante la seconda guerra mondiale, il G.B.S. venne
impiegato dall'esercito per trasportare le munizioni in montagna,
trasmettere i messaggi e proteggere le postazioni militari.
Dotato di temperamento calmo e di una perfetta padronanza di sé,
il G.B.S. è un cane che si presta bene alla guardia e ad una vita in
famiglia a contatto con i bambini: è, infatti, un cane amichevole e
fedele con le persone da lui conosciute e sicuro di sé e diffidente verso
gli estranei.
Necessita di un proprietario che si ponga come il suo leader, fermo nella
sua educazione ma che rispetti il suo carattere allegro e giocherellone,
condividendo con lui la vita in famiglia: non è certamente un cane che
possa vivere isolato in un recinto.
Il Grande Bovaro Svizzero
è tutelato in Italia dal Club Italiano Amatori Bovari Svizzeri, il
C.I.A.B.S., e in Svizzera dal Klub fur Grosse Schweizer Sennenhund: li
ringraziamo entrambi per averci messo a disposizione foto e testi per la
realizzazione di queste pagine.
Malattie
Due sono le principali patologie che possono
interessare il G.B.S.: la displasia dell'anca (la testa del femore non
combacia perfettamente con la cavità dell'anca) e l'osteo condrite
dissecante (degenerazione della cartilagine della spalla).
Per essere sicuri che il vostro cucciolo non ne sia affetto, dovete
rivolgervi a quegli allevatori che mettono in riproduzione solamente
soggetti che ne siano esenti, avendolo accertato tramite radiografie il
cui esito deve essere riportato sul pedigree tramite un timbro che attesti
l'esito degli accertamenti.
Oltre alla componente genetica, in particolare nei
cani di grossa taglia, intervengono facilmente anche i fattori di crescita
ad incidere sulla solidità e correttezza delle articolazioni: Vi
consigliamo perciò di monitorare costantemente il corretto accrescimento
del Vostro cucciolo affidandoVi ad un buon veterinario ed all'allevatore,
che per primo ci tiene a produrre soggetti sani.
STANDARD DI RAZZA
ORIGINE:
Svizzera.
UTILIZZAZIONE:
in origine cane da guardia e da tiro, oggi anche cane guida, da difesa e
cane da famiglia.
CLASSIFICAZIONE
F.C.I. : Gruppo 2 ( cani tipo Pinschere, Schnauzer-Molossoidi e
Bovari Svizzeri). Sezione 3 (Bovari Svizzeri). Senza prova di lavoro.
STORIA:
Gli antenati del Grande Bovaro Svizzero sono dei grossi cani disegnati a
tre colori, talvolta anche marrone scuro o giallo, largamente diffusi
nell'Europa centrale come cani da macellaio (mastini). Questi cani
venivano allevati ed utilizzati dai macellai, dai mercanti di bestiame,
dagli artigiani e dai contadini come cani da difesa, da tiro e per
condurre il bestiame. Nel 1908, in occasione di una mostra canina a
Langenthal, che festeggiava il 25° anniversario di fondazione della
Società Cinologica Svizzera (S.K.G.), due di questi cani furono per la
prima volta presentati al giudizio del Prof. Albert Heim sotto il nome di
"Bovari del Bernese a pelo corto". Il grande promotore dei
Bovari Svizzeri riconobbe in quei due soggetti i discendenti dei mastini
dei macellai e grandi bovari. Essi furono riconosciuti come razza a parte
dalla S.K.G. ed iscritti a Volume 12 (1909) del Libro delle Origini
Svizzero (L.O.S.) con il nome di "Grande Bovaro Svizzero". Nel
Cantone di Berna furono in seguito trovati altri esemplari che
corrispondevano alla descrizione di Heim e si iniziò l'allevamento
sistematico in purezza. Nel gennaio 1912 fu fondato il "Club per il
"Grande Bovaro Svizzero" che da quel momento prese l'incarico di
proteggere e diffondere la razza. Per molti anni la base di allevamento
rimase molto ristretta, soprattutto per la difficoltà di reperire
fattrici tipiche. E solamente a partire dal 1933 che più di 50 soggetti
all'anno furono iscritti al L.O.S. Lo Standard fu pubblicato per la prima
volta dalla F.C.I. il 5 febbraio 1939.L'utilizzo di questo cane di poche
pretese ed affidabile al servizio dell'Armata Svizzera come cane da tiro e
da trasporto durante la Seconda Guerra Mondiale portò alla razza
riconoscimento e maggiore diffusione, al punto tale che nel 1945 furono
iscritti per la prima volta più di 100 cuccioli al L.O.S. e si raggiunse
un numero fra 350 e 400 soggetti. Oggi questa razza viene allevata anche
nei paesi limitrofi e, grazie al suo carattere tranquillo ed equilibrato,
viene apprezzato soprattutto come cane da famiglia e da difesa.
ASPETTO
GENERALE: cane tricolore, robusto, dotato di una ossatura potente e
di una muscolatura ben sviluppata. Malgrado la taglia ed il peso, è
resistente ed agile.
PROPORZIONI
IMPORTANTI: lunghezza del tronco/altezza al garrese (10/9); altezza
del torace/altezza al garrese (1/2); lunghezza del cranio/lunghezza della
canna nasale (1/1); larghezza del cranio/larghezza del muso (2/1).
CARATTERE E
COMPORTAMENTO: sicuro, attento, vigile e senza paura nelle
situazioni quotidiane, buono ed affettuoso con le persone familiari,
sicuro di se' con gli estranei, temperamento medio.
TESTA:
in armonia con il corpo, la testa deve essere robusta, ma non pesante. La
testa dei maschi è più massiccia di quella delle femmine.
CRANIO:
piatto e largo. Il solco mediano parte dalla depressione cranio-facciale e
va progressivamente scomparendo sulla sommità del cranio.
STOP:
poco pronunciato.
REGIONE
FACCIALE: Tartufo: nero, canna nasale
diritta, senza solco mediano. Muso: robusto,
più lungo che profondo, non deve sembrare a punta, ne' visto dall'alto,
ne' visto di profilo. Labbra: poco
sviluppate, ben aderenti; di colore nero. Dentatura:
completa, robusta e a forbice regolare. L'assenza di un premolare P1
oppure P2 è tollerata. I molari M3 non sono presi in considerazione. Occhi:
a mandorla, di media grandezza, ne' infossati ne' sporgenti, di colore dal
nocciola al marrone-castano, con una espressione sveglia ed amichevole.
Palpebre ben aderenti. Orecchie: di media
grandezza, triangolari, attaccate piuttosto alte. Portate piatte in
riposo, sono portate in avanti quando il cane è in attenzione. Ben
coperte di pelo sia all'interno sia all'esterno.
COLLO:
potente e muscoloso, piuttosto tarchiato. Senza giogaia.
TRONCO:
Dorso: moderatamente lungo, solido e diritto.
Rene: largo e molto muscoloso. Groppa:
lunga e larga, che discende leggermente arrotondata verso l'estremità. Torace:
potente e largo, disceso fino ai gomiti. In sezione la cassa toracica ha
la forma di un ovale largo, ne' piatto ne' a botte. Petto ben sviluppato e
piuttosto ampio. Addome: ventre e fianchi
poco retratti. Coda: piuttosto robusta, lunga
fino ai garretti. Pendente in riposo; in attenzione e in movimento è
portata più alta e leggermente curvata verso l'alto, ma mai arrotolata o
portata rovesciata sul dorso.
ARTI
ANTERIORI: In generale: appiombi
piuttosto larghi, visti da davanti diritti e paralleli. Spalle:
scapole lunghe, robuste, oblique, ben aderenti e muscolose, formanti con
il braccio un angolo non troppo aperto. Avambraccio:
con ossatura robusta, diritto. Metacarpo:
solido, visto di fronte è diritto, risto di profilo è quasi verticale.
ARTI
POSTERIORI: In generale: gli appiombi
visti da dietro sono diritti e non troppo chiusi. Metatarsi e piedi ne' in
dentro ne' in fuori. Gli speroni devono essere asportati. Cosce:
piuttosto lunghe, larghe, potenti e muscolose, che formano con le gambe un
angolo ottuso ben marcato. Garretti: robusti
e ben angolati. Piedi: robusti, diritti e
paralleli, con dita chiuse e ben arrotondate; unghie forti. Andatura:
movimento coprente molto terreno e ben bilanciato a qualsiasi andatura;
passo in avanti ampio e sciolto con buona spinta del posteriore; al
trotto, sia visti da davanti sia da dietro, gli arti devono essere
condotti diritti.
MANTELLO:
Natura del pelo: pelo duro, con pelo di copertura fitto e di media
lunghezza; sottopelo fitto dal grigio scuro al nero. Il pelo di copertura
corto è ammesso in presenza di sottopelo. Colore:
fondo nero con focature bruno-rossiccio e macchie bianche simmetriche. Le
focature si trovano fra il nero e il bianco sulle guance, sopra gli occhi,
all'interno delle orecchie, ai lati del petto, sulle quattro zampe e sulla
parte sotto della coda. I disegni bianchi si trovano sulla testa (lista) e
sul muso, sulla gola ed il petto (senza interruzione), sui piedi e sulla
punta della coda. Fra la lista bianca e la focatura sugli occhi dovrebbe
esserci una striscia nera. Una macchia bianca sulla nuca ed un collare
bianco sono tollerati.
TAGLIA
(altezza al garrese): Maschi: 65-72 cm. Femmine:
60-68 cm
DIFETTI:
ogni diversità dai punti su citati è da considerarsi difetto da valutare
in relazione al grado di allontanamento dall'ideale richiesto e da
penalizzare secondo la gravità. Gravi difetti di proporzioni e taglia.
Difetti di costruzione. Caratteri sessuali secondari poco pronunciati.
Ossatura troppo leggera o troppo pesante. Cranio arrotondato. Muso troppo
corto, troppo lungo o troppo appuntito, naso rialzato. Occhi troppo
chiari, troppo infossati o sporgenti. Entropion, ectropion. Orecchie
attaccate troppo basse, troppo piccole e troppo appuntite, non aderenti,
con pieghe. Prognatismo o enognatismo. Mancanza di denti ad eccezione dei
due premolari 1 (PM 1); i molari 3 non sono presi in considerazione.
Schiena troppo corta, insellata o cifotica. Groppa rialzata o fortemente
inclinata. Cassa toracica esile o a forma di botte. Coda a gancio, coda
portata sul dorso. Arti con ossatura troppo sottile, insufficientemente o
eccessivamente angolati; appiombi scorretti, vaccini o cagnoli; arti
troppo vicini al suolo. Articolazioni del carpo non solide, cedevoli.
Piedi allungati, con dita aperte. Carattere debole, aggressività. Difetti
di disegno: lista bianca interrotta; macchia bianca troppo grande sulla
nuca; collare bianco ininterrotto; pettorina bianca interrotta; bianco che
oltrepassa nettamente i carpi (stivale).
DIFETTI DA
SQUALIFICA: occhi gialli da rapace, occhi blu, anche solo parte
dell'iride. Coda arrotolata. Pelo troppo lungo o troppo morbido. Mantello
non tricolore. Colore di fondo diverso dal nero. N.B.: I maschi devono
avere due testicoli normali, completamente discesi nello scroto.
Caratteristiche
comuni alle quattro razze di Bovari Svizzeri
Il
termine che gli svizzeri utilizzano per indicare i Bovari e’
Sennenhunde, cioe’ cane dei Sennen, che sono i contadini che allevano
mucche.
Da
cio’ e’ facilmente intuibile di che tipo di cani si parli e a che uso
essi sono destinati: la guardia e la protezione dei capi di bestiame .
Tutte
e quattro le razze sono contraddistinte dall’ identica distribuzione dei
colori e delle macchie, pur presentando strutture fisiche molto differenti
fra loro . Anche dal punto di vista caratteriale i bovari svizzeri (Bovaro
dell’ Appenzell, Bovaro del Bernese, Bovaro dell’ Entlebuch e Grande
Bovaro Svizzero) differiscono notevolmente fra di loro.
Tutte
le razze sono pero’ contraddistinte dal loro attaccamento alla
famiglia,si affezionano moltissimo ai proprietari e, li seguono ovunque, a
volte rischiando anche di essere molto invadenti. Sono dunque cani molto
poco adatti alla vita in canile, in quanto la prolungata solitudine
potrebbe inasprirne il carattere che e’ in genere allegro ed aperto.
Nei
cantoni della Svizzera tutte e quattro queate razze sono state a lungo
utilizzate per la guardia del bestiame negli alpeggi, essi non dovevano
solo badare alla custodia dei capi, ma anche cercare un animale perso e
riportarlo nella mandria. Quando il cane si trovava nella fattoria serviva
anche a tenere lontani gli intrusi e svolgeva spesso altri compiti quale
quello di trainare il carretto con i bidoni del latte destinati alle
latterie.
La
vigilanza , caratteristica fondamentale nel carattere dei Bovari Svizzeri,
e’ ancora oggi riscontrabile in tutte e quattro le razze, nonostante
oggi il loro stile di vita si vada facendo molto meno rustico e si stiano
facilmente adattando a divani e poltrone.
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