EclisSun

 

Coronografo per la visione di Protuberanze


Nato in origine con il nome "MarSun", rinnovato strutturalmente ed equipaggiato di filtro interferenziale H-alfa a banda ancora più stretta (1,5 Ang. anziché 2,5Ang) ha anche cambiato nome in  "EclisSun", molto più compatto e funzionale. Non c’è altro strumento che possa eguagliare in luminosità e finezza dei dettagli, le immagini  delle  protuberanze  osservate  attraverso il Coronografo. Questo  strumento, inizialmente nato e così chiamato per l’osservazione della corona solare, nel mio caso permette la visione delle sole protuberanze in quanto utilizza un filtro centrato sulla banda di emissione H-alfa  e non un filtro centrato sulla riga del Fe, responsabile dell’emissione della luce coronale. Questa, oltretutto, si rende visibile soltanto da postazioni ad elevate altitudini ed ancora meglio da apparecchiature poste in orbita oltre l’atmosfera.

Nelle linee generali, la combinazione ottica da me realizzata nella costruzione di "EclisSun" è quella ideata da B.Lyot nel suo primo strumento costruito intorno al 1930 ed utilizzato a Pic du Midì nei Pirenei. E’ stato aggiunto un componente ottico (lente di campo) per rendere più corta l’intera originale versione. Sono state adottate nuove soluzioni per quanto riguarda l’intero dispositivo di occultazione che viene ancorato alla lente per mezzo di collante cianoacrilico.

Con tale sistema ho aggirato la non facile incombenza di dover praticare un foro al centro della lente portante il sostegno del suddetto dispositivo oltre a prevenire la  possibile  rottura  della stessa, in caso di urto accidentale del sostegno stesso. Tutti i componenti ottici sono acromatici ed  anche di elevata resistenza al calore del Sole.

Anche EclisSun si avvale dello stesso dispositivo di Blocco IR utilizzato in CromixSun ed utilizza lo stesso filtro Interferenziale (lamina) contenuta nell’identica meccanica del Modulo usato in CromixSun. Questo rende possibile il temporaneo passaggio e l’utilizzo del Modulo stesso anche nelle varie  composizioni  modulari di CromixSun.

A differenza di quello costruito da B.Lyot, molto lungo e quidi di scarsa praticità, il Coronografo "Eclissun" è uno strumento di ridotte dimensioni e contemporaneamente un eccellente accessorio che si applica con estrema facilità al porta oculare del telescopio (solo rifrattore) consentendo di osservare spettacolari vortici di plasma solare che si innalzano dalla fotosfera, lungo il bordo del sole, guidati dalla presenza di forti campi magnetici.

Infatti, con "EclisSun", viene simulato, all’interno del rifrattore utilizzato, un eclisse totale di Sole dove il posto della Luna è preso da un piccolo cono metallico in alluminio alla base del quale è inserito un  anellino, intercambiabile, per occultare con la massima precisione ed in ogni periodo dell’anno, il disco luminoso del Sole fornito dal telescopio.

Per il mio rifrattore 102/1000 ho dovuto predisporre, quindi, una serie di piccoli anelli occultatori, in ottone, di diametro opportuno, smussati a 45° con lavorazione al tornio. La differenza di diametro tra un anellino di occultazione ed il successivo è di soli 0,05mm. Pertanto, il disco solare viene schermato dall’intero dispositivo conico di occultazione e la sua luce intensa viene deviata ed assorbita sulle vicine pareti del tubo del telescopio evitando l’entrata nel campo dell’oculare.

Il calore viene dissipato dagli elementi ottici e meccanici che si trovano a  diretto contatto con l’intero dispositivo. Il riferimento unico per l’esatto diametro degli anelli da realizzare è la precisa lunghezza focale dell’obiettivo del rifrattore che si utilizza per l’osservazione. Una semplice formula matematica traduce in millimetri il diametro angolare del Sole espresso in secondi d’arco nei vari mesi dell’anno. Il telescopio rifrattore utilizzato per EclisSun, non subisce alcuna modifica, né ottica né meccanica.

E’ indispensabile una montatura equatoriale o altazimutale comunque motorizzata in entrambi gli assi di rotazione. In questo strumento, deve potersi verificare la coincidenza perfetta del piano dove si forma l’immagine del disco solare fornito dal telescopio con la base del cono occultatore dove è collocato l’anellino di ottone che ne definisce esattamente i contorni. Il tutto si realizza con le due indipendenti messe a fuoco del telescopio e del Coronografo.

Prima si mette a fuoco lo schermo conico del solo coronografo, poi, si fa coincidere con questo il disco solare messo a fuoco mediante la cremagliera del telescopio. Anche nel Coronografo occorre trovare la giusta inclinazione del Filtro interferenziale per centrare la sua “finestra passante” sulla lunghezza d’onda dell’H-alfa.

EclisSun, nel suo interno, è dotato di un diaframma governato da ghiera esterna atta a dosare la giusta quantità di luce che consente di ottenere immagini col migliore contrasto. Anche "EclisSun", come ogni altro mio strumento, viene realizzato per consentire la fotografia e l’uso di CCD – Webcam.

Poiché un eccessivo ingrandimento del disco solare, con oculari a corta focale porta inevitabilmente il bordo del disco stesso fuori del campo, ho previsto l’uso di un "Decentratore" o "Slitta" che in un modo o nell’altro riporta al centro del campo il bordo e quindi la protuberanza che si vuole osservare anche ingrandendola a piacimento. Necessariamente deve essere utilizzata una Lente di Barlow per l’opportuna estrazione del piano focale permettendo, così, anche foto ingrandite di una sola parte del disco solare.

Ho tentato anche, e con successo, di utilizzare al completo (ottica e meccanica) i Filtri Interferenziali prodotti dalle Ditte USA Lumicon e  Thousand, inserendoli nel progetto ottico di EclisSun. Sono state solo necessarie alcune varianti nelle lunghezze focali di alcuni componenti ottici. Alcune foto di EclisSun “ibrido” sono visibili nelle opportune finestre del Sito.  

Inoltre, il Coronografo EclisSun, grazie ai suoi componenti acromatici, permette un’ottimale visione delle occultazioni di stelle da parte della Luna. Occorre, ovviamente, estrarre dalla sua sede il solo Filtro Interferenziale H-alfa. Nel caso, il cono occultatore serve a “nascondere” il disco lunare che con la sua luce spesso impedisce di cogliere con precisione gli istanti di sparizione e riapparizione della stella. Coloro che volessero tentare un’autocostruzione di Eclissun, possono leggere il mio articolo pubblicato sulla Rivista “l’Astronomia” n. 30 e 31 del 1984.

Pochi forse sanno che l’inventore del Coronografo, appunto Bernard Lyot, malauguratamente perì in un incidente aereo nel 1952 di ritorno da una missione in Africa dove aveva assistito ad un’Eclisse totale di Sole.