Effettivamente il supporto cartaceo risulta essere assai meno pratico di quello elettronico per la realizzazione di strutture ipertestuali.
Il rimando da pagina a pagina (o da volume a volume in un'enciclopedia), la ricerca in elenchi alfabetici o tematici, sono operazioni lunghe e tediose. Per non perdere tempo spesso si rinuncia a seguire certi percorsi se si ha il minimo dubbio che possano essere infruttuosi.
Grazie all'elettronica e all'informatica, invece, le cose sono assai più semplici: basta "cliccare" con il mouse su una parola opportunamente evidenziata per realizzare istantaneamente il collegamento a tutt'altra parte del testo (o addirittura ad un altro testo). Verificare se un rimando può essere utile o meno ai nostri interessi è questione di pochi secondi.
Non esiste il rischio trascurare per fretta o pigrizia qualche informazione importante; il vero pericolo sta piuttosto nella eccessiva facilità del movimento, nella possibilità di perdersi tra le troppe sollecitazioni che ci possono essere proposte, nel dimenticare, procedendo di collegamento in collegamento, l'interesse che inizialmente ci aveva mossi (naturalmente molto dipende da come l'ipertesto è costruito).