Sotto un certo aspetto l'utilità dell'impiego degli ipertesti nella scuola e nel lavoro scolastico è persino ovvia.
E' facile prevedere che, quando l'elettronica avrà del tutto soppiantato la carta nell'editoria, tutti i libri scolastici avranno forma ipertestuale, capace di adattarsi alle attitudini e alle conoscenze di chi li legge e, addirittura, di verificarne il grado di apprendimento o di presentare i contenuti della disciplina in un modo adeguato alle risposte da lui fornite.
Nell'attesa di questo futuro, prossimo ma non ancora a portata di mano, gli ipertesti possono cominciare ad essere per i nostri studenti uno strumento di studio da affiancare ai libri tradizionali (sempre ammesso che si riesca a disporre delle necessarie attrezzature informatiche).
Gli stessi insegnanti possono iniziare a vedere negli ipertesti qualcosa che da costruire in prima persona, qualcosa che - a meno di porsi come obiettivo realizzazioni eccessivamente sofisticate - possono approntare con la medesima semplicità con cui fino ad oggi hanno redatto dispense, o messo insieme vere e proprie antologie in fotocopie.
E non soltanto per una superficiale esigenza di modernità, semplicemente per offrire in un contenitore aggiornato contenuti vecchi. La forma ipertestuale, infatti, in un modo non possibile ai testi tradizionali fornisce una risposta efficace a reali esigenze didattiche, permettendo di: