Un
altro aspetto molto interessante è quello che riguarda gli armamenti.
Oggi siamo abituati a guardare film di poliziotti che usano armi al passo
con la tecnologia, ma come combattevano nel medioevo?
Gli uomini potevano essere di tre categorie: fanti, arcieri, o cavalieri.
Come ho già detto, i cavalieri appartenevano ad alte classi sociali
e potevano permettersi armi di "lusso" per sé e per i loro cavalli.
L'armatura di un uomo era qualcosa di impressionante. Era capace di pesare
fino a 80 Kg! I fanti erano per lo più contadini, poveri e incapaci
nell'uso delle armi. Spesso combattevano senza corazza e rischiavano molto
più facilmente la vita. Gli arcieri erano persone altamente qualificate
e facevano parte dell'esercito imperiale.
Per quanto riguarda le macchine da guerra ne considereremo tre in particolare.
La prima è quella che veniva usata persino dagli antichi Romani,
ma che non perse la sua efficacia: la torre mobile. La Crociata, infatti,
implicava combattere in territorio nemico, assediare città con evidente
svantaggio sul nemico. La torre mobile permetteva di combattere alla stessa
altezza, evitando il rischio di essere colpiti da frecce nemiche o dall'olio
bollente versato dalle mura delle roccaforti.
La seconda, che pure deriva dalla tradizione Romana, la catapulta,
consisteva in un braccio in tensione capace di lanciare corpi di qualche
chilo contro il nemico.
Tuttavia la vera innovazione tecnologica nel settore militare nel medioevo
fu il balista. Esso era molto simile ad una catapulta, ma a differenza
di quest'ultima affidava la spinta ad un contrappeso ed era capace di sfruttare
molto meglio la forza centrifuga del braccio, sganciando il proiettile
di decine di chilogrammi quando raggiungeva la massima velocità
permettendogli di raggiungere distanze dell'ordine di centinaia di metri.
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