Max Gazzé (Teatro Smeraldo - Milano  28/02/02)

Commento:   Antonio Tabarroni
Max Gazzè Basso, voce
Ginevra Di Marco Voce
Clemente Ferrari Tastiere, fisarmonica
Finaz Chitarra
Francesco Magnelli Magnellofoni
Cristiano Micalizzi Batteria
Paolino Percussioni
Special guest:
Manuel (degli Afterhours) Voce

Da buon tifoso che segue la propria squadra anche fuori casa pure io ho deciso , nonostante Max fra due settimane venga nella mia città, di andare in trasferta e per la precisione a Milano - Teatro Smeraldo - dopo un frettoloso viaggio da Bologna.

Ore 20.00

Entriamo nel teatro: c'è gia un po' di gente ,non tanta però a far si'  che ci sia il pieno: mancavano circa 500 posti dei 2000 disponibili o qualcosa di meno.

Ore 21.00

Dopo un ora e mezza di vagabondaggio prendo posizione nei posti riservati: balconata con trave di ferro e corrimano che mi copre proprio proprio il viso del mitico. Ahimè!!! In compenso di fianco a me siedono due 'simpaticissime' nonchè 'biondissime' fans di max.ahivoi!!!

Ore 21.30

si fa sul serio e finalmente si incomincia.

Purtroppo avevo gia letto le recensioni precedenti e mi ero un po' rovinato la sorpresa del max prima 'assente' e poi 'proiettato' nei due primi brani.
Si inizia quindi con "L' origine del mondo" per poi passare 'sul ciliegio esterno' dell'introverso Gianni Sergente.
E a quel punto ,ecco che esce lui,si' proprio lui.......
"Non era previsto",la sempreverde "Il bagliore dato a questo sole",e il timido ubriaco versione 2002!

Max è entusiasta dell'acustica e lo dice esplicitamente al pubblico,un pubblico che segue con molta attenzione la parte piu introspettiva della serata...
Si continua con due brani tratti dall'ultimo album: Megabytes ed Eclissi di periferia,quest ultima molto piu bella in versione live confronto a quella standard dell'album.
E poi Vento d'estate, La tua realtà, L'eremita e la mitica Quel che fa paura  a chiudere la prima parte dello spettacolo...

Ma il bello deve ancora venire e lo si raggiunge  proprio in apertura di seconda parte con la stupenda 'Ederlezi' di Bregovic cantata magnificamente da Ginevra Di Marco (in cinta di un bambino maschio)
Niente di nuovo, la 'Favola', l'intro country di Morricone a precedere Il debole fra i due, Colloqium vitae che diventa una bellissima ballata, Il dolce della vita, Cara valentina (rimane sempre la migliore), Casi ciclici - CSI remixed e una canzone degli Afterhours ("Sui giovani d'oggi ci scatarro su" - ndr) cantata assieme al cantante degli stessi Manuel servono a dare quel qualcosa di magico al concerto arrichito con giochi di luce (anche dello stesso Max) apparentemente semplici ma molto efficaci.

Insomma un gran bel concerto,peccato che i milanesi siano un po freddini ma.....
ci pensa una musica puo fare a far alzare e scatenare anche i piu timidi.
Insomma grazie Max e alla prossima( che per me è fra 10 giorni a Bologna)
ciaooo

Antonio Tabarroni