Max Gazzé (a Villa Bellini - Catania 29/07/00) - Parte II
Fotografie e commento: Alessandro Castagna
Max Gazzè Basso, voce
Giorgio Baldi Chitarre elettriche
Cristiano Grillo Chitarre elettriche, cori
Clemente Ferrari Tastiere
Cristiano Micalizzi Batteria

Le immagini di questa pagina sono state realizzate dal fotografo Alessandro Castagna (nella foto qui a fianco).
Se pensate di riutilizzare queste foto vi prego di riportare anche il nome dell'autore.


 
Max Gazzè - Sabato 29 Luglio 2000 - Giardino Bellini in Catania

I pigri pomeriggi estivi di quel 29 luglio andavano lentamente snaturando la vaga letteratura di un essere alquanto insolito. Questo essere dalle forme strane e dalle parole trasverse è un musicista che prende il nome di Max Gazzè. Il luogo del concerto si appresta ad accogliere questo personaggio. 
L'ambiente si modifica, si trasforma in un irreale spazio poetico: il soundcheck mi rende partecipe, assieme ai musicisti e a Max, di una sensazione sublime. La luce che vibra in quel luogo catanese, che è il Giardino Bellini, trasforma l'eterno in temporalità. Credo sia la stessa luce che Max insegue fino alla fine del check, che vaga e si sposta verso il concerto che la sera prenderà forma. 
Devo essere sincero...la differenza che mi porta a pensare a cosa potrebbe rendere più interessante il concerto dal check che sto vivendo in questi momenti, mi devia il pensiero. Sopra il palco, durante il soundcheck, respiri un'aria labile che ti porta ad essere emotivamente fragile e influenzabile. 
Il mio lavoro è quello di riuscire a bloccare in momenti le sensazioni che si susseguono sul palco: fotografare il soggetto interiore, la qualità espressiva di ogni singola persona. Il viso segnato di Max è forse lo stimolo più grande che riesce a colpirmi. Il luogo a me familiare diventa uno spazio uguale a se stesso che si accresce e si nega. Credo che questo mio stato d'animo è specchio dei versi, ma anche delle note senza fiato che prendono forma su quel palco. 
Il pubblico che è arrivato a seguire il concerto rende l'aria più pesante del solito: la loro presenza diventa assoluta. Sono una nota positiva che mancava nell'insieme. Aggiungono all'ambiente sonoro una qualità esterna che trasforma l'emozione, il colore e il calore della musica in infinite particelle eccitate. 
Quando lo spettacolo comincia il tutto si trasforma in un perfetto dialogo tra Max e il pubblico che lo ascolta e lo guarda. La band lo sostiene ritmicamente, le frequenze del suo Sting Ray vengono esaltate e scandite dai musicisti e si accende qualcosa di inspiegabile... se si resta attenti a quello che succede tra palco e platea si riesce a percepire uno strano silenzio attorno al verso: il tempo diviene illusione. 
Questo è quello che si respira e che si riesce a vivere ad un concerto di Max Gazzè. Molti sono gli elementi che compongono questo piccolo mistero che si viene a creare. Fanno tutti parte di un universo a noi vicino, di un'antipatica sapienza che si manifesta solo in alcuni momenti. 
I brani più recenti aprono il concerto, i brani meno recenti ricongiungono il tutto a un motivo musicale ispiratore, le improvvisazioni di Max supportano e sostengono l'energia del suono. Tutto è il caos, riconducibile al Caso. Il mio messaggio è esplicito: tutte le grandi cose avvengono non per nostra volontà. Anche questa volta è così... Max è il Caso e ci colpisce la sua presenza sul palco. Il tutto nasce dal nulla e dal nulla nasce l'Essere, il Tutto, il MAX.
 

Alessandro Castagna
Roma - 21 Marzo 2001
 

In queste foto: Max e Giorgio Baldi durante il sound-check
Sopra: Max durante il concerto
Sotto: Giorgio Baldi
Sopra: Cristiano Grillo e Max Gazzè